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Tecnofobi e tecnofili alla prova del progresso
Segnaliamo un articolo di Pierluigi Battista pubblicato sull'inserto Lettura del Corriere della Sera che tocca un argomento più volte trattato su SoloTablet. Il tema è quello della tecnologia e del suo ruolo nel trasformare la realtà con effetti non sempre desiderati. Punto di partenza dell'articolo è la lettura dell'ultimo libro di Vargas Llosa "La civiltà dello spettacolo", nel quale sostiene che la civiltà contemporanea sia diventata ormai un gigantesco e abbietto videogioco..
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La tecnologia spegne la voglia di novità
Una delle riflessioni che Edmund Phelps ha condiviso con i lettori di la Repubblica in una intervista di Eugenio Occorsio. Il tema è la crisi attuale e come essa possa essere superata. In passato le crisi venivano superate grazie a garnde capacità di inventare cose e mondi nuovi. Oggi questa capacità sembra essersi inaridita.
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Hikikomori
Segnaliamo un interessante articolo scritto da Fabio Treppiedi dal titolo "Hikikomori nella prospettiva di Leibniz " e pubblicato sul sito di scritture.net. L’hikikomori (‘stare in disparte’) rappresenta una sorta di ‘personaggio concettuale’ che, prendendo le mosse da Deleuze e dalle implicazioni politiche dell’atto di creazione, permette di ‘riattivare’ nel contesto attuale la monade di Leibniz: l’unità di coscienza che esprime se stessa e la totalità del mondo, i quali non esistono l’una senza l’altra pur senza confondersi mai tra loro.
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Sottoproletariato cognitivo e ignoranza ipermoderna
Segnaliamo la recensione di Francesco Coniglione sul libro di Davide Miccione, "Lumpen Italia. Il trionfo del sottoproletariato cognitivo" (IPOC, Milano 2015). Un libro che lllustra con una grande attenzione ai fenomeni che caratterizzano la nostra società della post-modernità al termine la crescita di una nuova classe di ignoranti ipermoderni e indigenti cognitivi, persone che "non sanno mai di non sapere", non si acccorge neanche di essere ignorante e scambia il proprio digiuno culturale per la massima realizzazione del sapere. L’ignoranza che nel passato era il frutto del proletariato economico e del sottosviluppo civile e il carattere di settori marginali della società, che attraverso l’acculturazione non riuscivano a liberarsi dalla propria condizione di minorità, è ora diventata una condizione diffusa, che si è trasmessa a tutti i gangli della società, alti a bassi, medioborghesi e proletari, sino a raggiungere le “cime abissali” della politica.
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Ideoscriptura: scrittura-figura-azione
Da sempre siamo circondati dai segni e, grazie ai segni, impariamo a comunicare. I nostri antenati probabilmente utilizzavano un sistema di espressione fatto della convergenza di gesto, suono, visione, esercitati e vissuti come un atto universale. E noi ogni volta che li “ri-tracciamo” non facciamo che duplicarli nella rappresentazione, creando sempre qualcosa di nuovo e di diverso.
Si trova in Tecnobibliografia
Rimanere umani al tempo delle intelligenze artificiali
Cosa c’entrano Leopardi, Goethe, Kant, Pascal e Spinoza con la tecnologia e l’era digitale? Lo ha spiegato molto bene Francesco Varanini nel suo ultimo libro. “Le cinque leggi bronzee dell’era digitale. E perché conviene trasgredirle”. Un libro per persone curiose e (tecno)consapevoli, che usano il pensiero critico per comprendere la complessità delle tante realtà parallele nelle quali si è liquefatta la realtà fattuale odierna, che amano la lettura come strumento di conoscenza e si interrogano sul ruolo che la tecnologia ha assunto nelle loro vite, come individui, gruppi e comunità La tecnologia ha cambiato il mondo e si prepara a dominarlo. Noi però possiamo cercare di continuare a rimanere esseri umani. Il come è ben raccontato nel libro di Varanini.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
A proposito di Etica
La nuova etica non dovrebbe essere un’etica “arcobaleno”, un po’ gialla, un po’ nera un po’ bianca, ma la naturale prosecuzione di quel cammino di civiltà che, pur tra mille contorcimenti e contraddizioni, ha visto i suoi primi passi nella democrazia ateniese e i più recenti traguardi nelle rappresentanze sindacali (che in oriente mancano) e nelle lotte delle femministe (certamente poco conosciute nell’Africa sub sahariana).
Si trova in Blog / FilosoFare
La tecnologia ha sequestrato la capacità umana di intuire gli stati d'animo del prossimo. Poi offre il suo soccorso!
Il dibattito sugli aspetti non prettamente tecnologici dalla rete si concentrano prevalentemente sulla privacy o sui temi comunicativi e sociali. Queste sono importanti aree di riflessione, ma ciò che spesso manca è l'attenzione verso gli aspetti psicologici, antropologici e direi anche spirituali, nel senso di evoluzione/involuzione della consapevolezza e delle qualità che ci rendono umani. A dirlo è Ivo Quartiroli in una intervista concessa a SoloTablet ricca di spunti, di riflessioni utili alla elaborazione di pensiero critico e alla comprensione del presente tecnologico in cui siamo tutti coinvolti, immersi e in qualche modo imprigionati.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Tablet a scuola: deconcentrazione garantita e istituzionalizzata
Considerati i risultati molti si interrogano se valga ancora la pena andare a scuola. Se lo chiedono soprattutto i nativi digitali che grazie alla loro abilità nell'uso delle tecnologie hanno accesso a fonti di conoscenza e di sapere alternativi in grado di fornire loro strumenti e materiali per una formazione personale e professionale adeguata ai tempi. Nel frattempo le istituzioni scolastiche reagiscono alla immobilità istituzionale introducendo nuovi gadget tecnologici a scuola.
Si trova in MISCELLANEA
Common Ground tra amache e zombie
Quezon City, Filippine, 16 luglio 2012, uno zombiedrago, con piccoli girasoli luminosi piantati nel corpo si aggira nella notte, entra nei negozi, diverte-spaventa la gente e, poi, quando i girasoli si spengono, muore.
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