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Darsi tempo, non volere tutto e subito sembra diventato impossibile.
Intervista di SoloTablet con la psicologa Giulia Checcucci - "Credo che sarebbe utile mettere in luce come si stia viaggiando troppo velocemente, senza fermarsi a guardare chi si ha intorno, troppo presi a fotografare cibi, eventi o persone da postare su Facebook o Twitter o Istagram! In questo senso credo che sarebbe davvero utile una riflessione a livello generale, non solo di psicologi e scienziati ma anche di famiglie, educatori, insegnanti perché è da loro che occorre iniziare a mettere in luce quanto sia importante dare nuovi modi di interagire con le tecnologie, imparando a scegliere e darsi tempi in cui usarle e tempi in cui fare altro e in altro modo."
Si trova in Blog / Psicologia e tecnologia
La doppia faccia della tecnologia
La tecnologia dà la possibilità di andare in nuovi territori e correre in più mondi. Può essere trasformata in una nuova religione e sembrarlo, perché è come un nuovo mezzo di comunicazione universale. Imparando a restare presenti a sé stessi e acquisendo consapevolezza dei comportamenti patologici in cui è possibile cadere, è possibile prestare maggior attenzione ai dettagli senza farsi travolgere.
Si trova in Blog / Psicologia e tecnologia
Non siamo più in grado di sopportare la solitudine e l’attesa
Ritengo che un punto fondamentale nel comprendere gli effetti della tecnologia sull’essere umano è che stiamo scegliendo di creare un mondo in cui la tecnologia ci semplifica la vita enormemente, offrendoci soluzioni veloci e accurate sempre. Questo ci evita la frustrazione che invece è un elemento del processo di apprendimento. Quindi credo che stiamo rischiando di trasformare la tecnologia in una nuova religione perchè ci risolve un sacco di problemi, dimenticandoci però che in questo modo rischiamo di perdere la nostra capacità di risolvere i problemi che la vita ci pone davanti.
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Tecnologia: educazione e consapevolezza, fin dalla più tenera età
La trasformazione – tecnologica e non – in atto obbliga tutti, giovani e adulti a mettersi in discussione, a concepire nuovi modelli mentali e d’azione più flessibili e adattabili rispetto al passato. Penso che le tecnologie siano semplici strumenti nelle nostre mani in grado, se sfruttati positivamente e consapevolmente, di ridurre moltissime problematiche migliorando concretamente la vita delle persone.
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Tecnologia e centralità del ruolo educativo dei genitori
Sta a Noi adulti, genitori e non, creare un contesto tecnologico sicuro, fatto di regole, Contenimento, limiti, vicinanza, Contatto e Condivisione, accompagnando il bambino per mano, Portandolo, e non solo nel senso figurato del termine, a complessificare e ampliare tutti I Funzionamenti di Fondo, facendogli esperire tutte le modalità possibili, tutti i colori della gamma di quel “ventaglio” di possibilità del suo Sé.
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Tecnologie e sviluppo del Sè
I social e le nuove tecnologie, se non snaturate dal loro obiettivo iniziale ossia di sviluppo e di miglioramento, possono davvero essere un’importante opportunità di crescita. Penso, per esempio, a quei bambini/ragazzi che hanno difficoltà negli apprendimenti: in questo caso, tecnologie specifiche, possono davvero essere di aiuto a questi ragazzi, supportando genitori e insegnanti, e permettendo loro di non abbandonare lo studio per la fatica incontrata nel loro percorso scolastico, come invece accade in situazioni estreme.
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Un appello a minimizzare la distrazione
Tre quarti della popolazione italiana è online almeno sei ore al giorno. Il 50% usa regolarmente i social network per stare connesso, con persone, media e Marche. Quanti di loro si stanno interrogando sulla qualità della loro interazione con la tecnologia, sulla loro vulnerabilità psicologica che può tradursi in dipendenza e debolezza?
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Cyberbullismo e media sociali: dipendenze, senso di inadeguatezza stress e ansietà
Molte indagini giornalistiche e scientifiche sembrano avere individuato in applicazioni sociali come Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat un potenziale problema reale per ragazzi tra i 14 e i 25 anni di età e per la loro salute mentale. Gli effetti derivanti dall'uso di queste applicazioni, in particolare di Instagram, sono un aumento di sentimenti negativi legati al senso di frustrazione e di inadeguatezza e all'ansia che ne deriva.
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100 strategie analogiche per resistere al digitale (e allo smartphone)
Spegnere lo smartphone e disconnettersi non è obbligatorio ma salutare. Favorisce il benessere fisico e psicologico. Aiuta la mente a rilassarsi e a ricordarsi di avere un corpo. Serve a riprendere il contatto con la realtà, con sè stessi e con gli altri. Lo si può fare dopo una scelta consapevole o attraverso alcune buone pratiche. 100 per l'esattezza, quelle proposte in un libro digitale appena pubblicato.
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Distopie tecnologiche prossime venture e uso dello smarthone
I media prestano poca attenzione ad alcune, poche, ma interessanti notizie che evidenziano come cresca il numero di dipendenti delle grandi aziende tecnologiche che staccano la spina e si disconnettono da Internet. Comportamenti che sembrano usciti dal libro di Dave Eggers The Circle ma con esiti esattamente opposti.
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