Il video dell'intervento di Carmine Di Martino,associato di Filosofia Teoretica nel dipartimento di filosofia dell'Università degli Studi di Milano,, in occasione della quarta edizione del convegno concorso nazionale di filosofia Romanae Disputationes.
Parlndo a centinaia di studenti Di Martino li ha invitati a superare ogni approccio intellettualistico e puramente curioso per approdare a una riflessione critica e a una indagine di tipo filosofico sullo sviluppo raggiunto dalla tecnologia (techne), sui suoi effetti e sugli orizzonti post-umani che si stannoa aprendo che potrebbero portare l'umano al di là (oltre) dell'umano.
Per comprendere se e quanto l'uomo debba essere considerato intrinsecamente unito o qualcosa di estrinseco all'uomo naturale, è necessario secondo Di Martino riflettere e discutere sulle posizioni esistenti alla ricerca di esperienze utili a ricostruire la storia evoluztiva dell'uomo per scoprire il ruolo che la tecnica ha avuto nell'evoluzione stessa, fin da quando l'uomo ha assunto la sua posizione eretta e ha imparato a usare, diversamente dalle sciemmie, le sue mani, un uso che poi ha modificato lo sviluppo della bocca e anche del cranio e delle abilità cognitive ("Anassagora afferma che l'uomo è il più intelligente degli animali grazie all'aver le mani").
Riflettere sulla tecnologia o Techne implica una riflessione anche sul Logos e sul linguaggio. Due tematiche trattate nella seconda parte della lezione di Di Martino e presentate come intimamente intrecciate e rappresentanti due facce della stessa medaglia riconducibile all'umano.