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Italiani? Sempre più mobili e tecno-dipendenti!

Italiani? Sempre più mobili e tecno-dipendenti!

09 Luglio 2014 Marco Mazzucchelli
Marco Mazzucchelli
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Dai dati raccolti dai sondaggi Nielsen, emerge come gli italiani siano sempre più un popolo di...Mobile worker.
Le innovazioni tecnologiche e le esigenze derivanti da un mercato sempre più globalizzato e flessibile, hanno ormai reso nulla la differenza tra il lavoro in ufficio e fuori.
Di seguito tutti gli approfondimenti che delineano i profili dei "nuovi" lavoratori italiani.

Quando si parla di Mobile Worker ci si riferisce ad una folta categoria di italiani che hanno subito o sono stati protafonisti, nel corso degli ultimi anni, di una profonda e rapida trasformazione nelle loro abitudini personali, e nelle metodologie e attività lavorative. Il cambiamento deriva principalmente da due aspetti: l'innovazione tecnologica ed il mutamento del mercato.

All'interno di una economia sempre più globalizzata e flessibile, dove i viaggi di lavoro sono sempre più diffusi, la distinzione tra la propria postazione fissa (ad esempio il proprio ufficio) ed il dover operare dall'esterno, è sempre meno netta. In supporto a queste nuove esigenze è prontamente accorsa l'innovazione tecnologica, la quale, in pochi anni, ha messo a disposizione dei Mobile Worker sempre più dispositivi mobili ed applicazioni digitali professionali, strumenti sempre più approfonditi e curati in grado di semplificare e garantire un'ottima operatività in qualunque luogo ci si trovi.

Il 22% dei lavoratori autonomi e il 43% dei liberi professionisti non fa più alcuna distinzione tra la propria postazione fissa di lavoro e quella esterna e ricercano sempre maggiormente la possibilità di operare con un solo strumento. In questo senso, assume importanza una recente statistica, la quale mette in mostra come l'investimento in tecnologia da parte di un'azienda sia ritenuto significativo per il 50% delle persone coinvolte, le quali ritengono inoltre che questo potrebbe giovare sia alla semplificazione della vita lavorativa, sia all'organizzazione del proprio tempo lavorativo, oltre che alla possibilità di aumentarne l'efficienza. 

E' interessante notare come questa nuova "era tecnologica" abbia trasformato rapidamente il modo di lavorare: infatti, dalle ricerche effettuate, emerge come ben il 73% delle persone sia sempre connesso ad una rete internet e perciò sempre reperibile, aspetto che non può che migliorare l'efficienza lavorativa. Quest'ultima tematica è confermata dal 61% dei lavoratori, i quali sostengono di essere maggiormente produttivi rispetto al passato, potendo in particolar modo ottimizzare i tempi dei propri trasferimenti, oltre che da un altro sostanzioso 54%, che ritiene di avere un maggiore controllo dell'attività, avendo soprattutto il supporto derivante dal poter reperire informazioni in qualunque momento.

Queste indagini permettono di delineare maggiormente i profili dei Mobile Workers anche dal punto di vista anagrafico; se, infatti, solo per il 49% degli "over 50" l'innovazione tecnologica e l'adattamento a questo nuovo stile di vita lavorativa risulta essere un'esigenza, la stessa aumenta fino al 63% per gli "under 35", categoria che, nonostante non sia direttamente cresciuta con i nuovi strumenti digitali, ha comunque iniziato la propria carriera lavorativa in un contesto altamente digitalizzato. 

Ultimo aspetto degno di nota è quello collegato agli strumenti digitali utilizzati. Nello specifico, il computer portatile risponde a molte delle necessità dei lavoratori, ma anche degli studenti; i principali usi condivisi da queste due categorie sono l'invio e la ricezione delle e-mail, la ricerca di informazioni, la lettura e la modifica di documenti, l'effettuare lo shopping on-line e la gestione delle commissioni. Note unanime a sfavore di questo classico dispositivo sono l'ingombro ed il peso dello stesso, oltre che la scarsa durata delle batterie.

Il tablet viene invece preferito dai lavoratori per altre attività, tra le quali la lettura di quotidiani e le attività ludiche, mentre vengono sottolineate la facilità di utilizzo e la velocità come i principali pregi di questo dispositivo. E' interessante notare come il tablet sia considerato, per più del 50% delle persone coinvolte nelle ricerche, come uno strumento maggiormente adatto ad attività legate alla sfera personale, risultando quindi essere poco adatto alla sfera professionale.

La trasformazione da lavoratore classico a Mobile Worker è stata piuttosto rapida, ma il cambiamento è stato accolto inizialmente con diffidenza dalla maggior parte dei lavoratori. I nuovi dispositivi digitali offrono innumerevoli strumenti professionali (soprattutto applicazioni) che facilitano l'operatività quortidiana ed il controllo da parte dei lavoratori, ma la loro conoscenza e utilizzo in azienda ha ancora un uso limitato, segno forse che il processo di innovazione non è completato, ma abbia soltano gettato le basi per un radicale cambiamento futuro, forse inesorabile e che finirà per eliminare qualsiasi resistenza attuale.

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