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Microsoft, Linkedin e la sua nuova interfaccia!

Microsoft, Linkedin e la sua nuova interfaccia!

15 Maggio 2017 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Linkedin diventata una proprietà di Microsoft. Ovvio che, prima o poi, l'azienda di Windows sarebbe intervenuta per dare a Linkedin una nuova interfaccia, con un'impronta capace di marcare la separazione con il passato e caratterizzarla in modo coerente con gli obiettivi di business a cui Microsoft ha destinato l'investimento su Linkedin. Ora che il cambiamento è avvenuto ogni utilizzatore di Linkedin ha avuto modo di fare il confronto con il passato e di valutare la nuova interfaccia. I giudizi emergenti non sono molto positivi, anzi in massima parte sono negativi! Ma forse lo sono solo quelli degli utilizzatori più anziani....

Chi come me è iscritto a Linkdein dal primo momento non può esimersi dal condividere una una sua valutazione in forma di riflessione sul recente ridisegno dell'interfaccia utente operata da Microsoft che ha cambiato in modo sostanziale l'esperienza utente. Un intervento valutato da alcuni come una semplificazione e un adattamento ad approcci più simili a social network come Facebook e per molti altri come la distruzione dell'esperienza utente che aveva caratterizzato il professional network di Linkedin.

Molte le reazioni negative

Un cambiamento percepito da molti come negativo, non tanto perchè ha obbligato a cambiare abitudini consolidate nell'abitare gli spazi del professional network di

Linkedin ma perchè poco attento alle esperienze, alle aspettative, alle motivazioni d'uso e alle pratiche online dei suoi membri.

Molte delle reazioni negative sono nate da una interfaccia che ha completamente distrutto l'esperienza utente pregressa e per averlo fatto senza  avere introdotto novità sostanziali di qualità. Secondo coloro che si sono spressi negativamente, il cambio dell'interfaccia era prevedibile perchè collegata a una pratica corrente di tutti i siti web che vogliono stare al passo con la nuova testa dell'utente della rete e le sue modalità di agire onlin. L'innovazione però non dovrebbe stravolgere completamente l'organizzazione e la logica con cui ogni sito, portale o applicazione ha fatto crescere ed evolvere la sua audience.

Microsoft con Linkedin sembra esserci riuscita alla grande! In senno negativo: ha distrutto l'interfaccia precedente che trovava il gradimento di molti dei suoi utilizzatori tradendoli con un ridisegno complessivo inadeguato nel layout, nell'organizzazione, nella rappresentazione visiva dei contenuti e nella logica che li governa.

Molti utilizzatori assidui di Linkedin si sono sentiti spiazzati, sia per una rifacimento estetico che ricorda le facce piene di rughe delle protagoniste delle canzoni di De Gregori, sia soprattutto per la distruzione sistematica che è stata operata dell'esperienza utente. Oggi un utilizzatore di Linkedin deve fare i conti con un cambiamento così profondo che per trovare nuovamente il bandolo della matassa deve perdere tempo alla ricerca dei contenuti che gli interessano ma soprattutto per trovare le forze per farlo. La confusione infatti è tanta, nonostante tutto sembra essere stato fatto seguendo le nuove logiche semplificatorie e minimaliste del Web 3.0/4.0.

Probabilmente la nuova interfaccia è stata dettata dalla volontà di Microsoft di rilanciare il ruolo e l'immagine di Linkedin come strumento per l'offerta e la domanda di posti di lavoro. Nel fare questo tutto è stato ridotto (nessun riferimento certo al Corona di Crozza), semplificato, portando alla sparizione visiva di punti di riferimento diventati standard per gli utenti. Ad esempio le pubblicazioni e i progetti ora sono nascosti (solo uno è visibile direttamente) e per trovarli bisogna agire su menu a tendina. Le pubblicazioni personali ora sono scomparse e per vederle bisogna agire con un click. Inoltre la loro visualizzazione occupa una solo colonna, riempiendo la pagina di spazi bianchi che avrebbero potuto essere usati meglio, come lo erano nella precedente interfaccia a due colonne. nascosti sono anche i gruppi perchè è sparita la sezione ad essi dedicata. Con pazienza si può scoprire come fare per ottenere gli stessi risultati di prima ma solo al prezzo di tempo e risorse sprecate, per un risultato non ottimale e per imparare modalità di accesso ai contenuti che si dimentica in fretta. Inoltre, qualora si fosse trovato il modo di visualizzare i gruppi, solo re sono direttamente visibili, per visualizzare gli altri servono altri click e altro tempo.

Un'altra modifica che molti utenti non amano è l'aver bloccato la barra con il menu orizzontale della testata. Una barra che rimane fissa anche quando si scorre la pagina verso il basso e che impedisce un'esperienza di lettura e navigazione omogenea e coerente con le pagine selezionate. Più grave ancora è la difficoltà introdotta nel visualizzare in tempi rapidi chi ha visitato il profilo. Ora queste informazioni sono sciolte nel menu delle Notifiche (finalmente però hanno ul loro meccanismo di feed) ma vanno ricercate nella lunga lista di informazioni legate ad anniversari, offerte di lavoro, nuove nomine o carriere professionali, ecc. Un'altro intervento inspiegabile per una piattaforma come Linkedin è la sparizione o la minore enfasi prestata ai "follower". Gli unici visibili sono i più recenti! E' sparito Pulse e sembra avere perso ogni importanza anche la pagina aziendale. La possibilità di farlo (Crea la tua pagina aziendale) esiste ancora ma il link per farlo è nascosto così come lo anche quello dei gruppi. Unico elemento enfatizzato è l'offerta di nuove posizioni di lavoro.

Nella nuova interfaccia è più difficile visualizzare il proprio numero di collegamenti ma anche i riconoscimenti, le certificazioni e i premi professionali ricevuti. Sono state rese meno visibili anche le raccomandazioni: ne vengono mostrate solo due, per le altre bisogna esercitarsi in successivi click. Il profilo utente è peggiorato nella grafica e nella presentazione a video, ad esempio poco spazio è stato dato all'immagine della persona, con un risultato sgradevole sia dal punto di vista grafico e visuale sia professionale. E' diventato più complicato anche navigare nell'elenco dei propri contatti perchè la sezione dedicata alla Rete dei contatti propone una esperienza utente insufficiente e inadeguata per utenti abituati alle esperienze regalate dalla interfaccia precedente. Infine la cosa più negativa in assoluto che gli sviluppatori di Microsoft sono riusciti a fare è di essere riusciti a far sparire la cosa a cui gli utenti tenevano di più, la sezione che mostrava anche graficamente quante erano le persone che avevano manifestato l'apprezzamento per gli skill che ogni persona aveva associato al proprio profilo Linkedin. La nuova visualizzazione è pessima, inutile e senza senso! Un intervento questo che evidenzia una difficoltà reale nel comprendere bisogni, motivazioni e richieste degli utenti. Un'incapacità non nuova per un'azienda come Microsoft e per la quale è già stata penalizzata pesantemente nel passato, ad esempio perdendo terreno nei confronti di aziende come Apple.

Infine la cosa più incredibile di tutte è il fatto che la nuova interfaccia Linkedin non sia responsive e quindi praticamente inutilizzabile da Mobile, almeno da tutti coloro che cercano esperienze utente di qualità. E meno male che poco tempo fa Mobile First era il grido di battaglia del nuovo CEO appena arrivato per ricucire le ferite impresse all'azienda da Ballmer.

Le critiche alla nuova interfaccia sono numerose ma non sembra abbiano prodotto alcuna forma di ripensamento in Microsoft. Facile prevedere che l'uso di Linkedin vedrà un calo quantitativo ma ancor più qualitativo. Molti professionisti infatti non troveranno più le forti motivazioni che prima li avevano guidati ad incrementare la loro presenza e partecipazione online con la pubblicazione di informazioni, storie, notizie che servivano a qualificare l'asettico profilo biografico e professionale con contenuti di qualità. La pubblicità associata al lancio della nuova interfaccia può avere portato a nuove registrazioni ma sul lungo termine gli abbandoni aumenteranno, in particolare quelli dei membri più attivi e influenti.

Non tutti i pareri sono negativi.

Alcuni hanno visto nella nuova interfaccia un intervento di ripensamento completo molto diverso dagli abbellimenti del passato. Un intervento immediatamente percepibile dalla home page che ha trasformato la navigazione del professional network, uniformando l'esperienza online e quella attraverso l'APP per Mobile, in una esperienza più simile a quella che l'utente sperimenta con social network come Facebook. Ad esempio esattamente là dove Facebook visualizza gli argomenti che fanno tendenza, Linkedin invita ora a cliccare su "Ciò che serve conoscere ora" e sui profili delle persone con cui collegarsi. La perdita di professionalità che caratterizzava l'interfaccia precedente non sembra un problema a chi probabilmente sta pensando a un uso più commerciale, produttivo e redditizio di Linkedin. L'obiettivo indicato da Microsoft racconta di una revisione finalizzata a migliorare le opportunità di navigazione e conversazione (introdotto una interfaccia di messaggistica in tempo reale) semplificando l'esperienza utente, migliorando gli algoritmi (alcuni dotati di intelligenza artificiale) che alimentano e gestiscono la piattaforma e migliorando la personalizzazione dei contenuti proposti.

I dati di utilizzo futuri e di abbandoni determineranno la valutazione finale

Se questi erano i propositi e questi i risultati positivi colti da alcuni osservatori e commentatori, molti utenti di vecchia data di Linkedin non sembrano avere apprezzato e hanno cominciato a lamentarsi online. La critica maggiore però non si manifesterà in commenti o recensioni critiche ma verrà evidenziata dal calo degli accessi e dagli abbandoni del professional network nel prossimo futuro. Probabile comunque che nulla di nuovo succeda e che Linkedin continui a rimanere il professional network di riferimento. Lo rimarrà sicuramente per tutti coloro che usano piattaforme come Linkedin in modo sporadico e senza sfruttarne le funzionalità avanzate di cui queste applicazioni sono oggi dotate. Gli altri potranno scegliere l'abbandono, senza sapere quale alternativa scegliere, o sperare che le loro lamentele e insoddisfazioni vengano ascoltate da Microsoft e portino a nuovi aggiornamenti e aggiustamenti.

In conclusione

Per tornare alla mia esperienza personale e al motivo per cui ho condiviso questa riflessione, il punto di debolezza principale sta secondo me nei risultati che si ottengono a livello personale. Dall'introduzione della nuova interfaccia le notifiche, richieste di collegamento, ecc. arrivate nella mia mailbox sono letteralmente crollate. Un cattivo segno che potrebbe riguardare soltanto la perdita di attrattività del mio profilo ma sintomo di un fenomeno che se coinvolgesse un numero allargato di utenti, porterebbe a disamorarsi di Linkedin e in futuro, magari anche grazie all'apparizione sul mercato di una nuova proposta di profesisonal networking, anche ad abbandonarlo!

 

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