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Oltre il libro, un orizzonte di libri digitali

Oltre il libro, un orizzonte di libri digitali

03 Febbraio 2015 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
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Per il momento l'unico dato certo è il calo nelle vendite di libri. In Italia il mercato degli e-book cresce ma rappresenta pur sempre solo il 3% circa del mercato del libro. Una indicazione chiara che il libro cartaceo non è destinato a sparire in tempi brevi e neppure ad essere sostituito dall'e-book. Una realtà in netto contrasto con quanto una comunità allargata e tecnologica di giornalisti, blogger e esperti hanno raccontato, tutti molto compresi dalla grande ispirazione di segarsi il ramo sul quale stanno anche loro ancora seduti. Il futuro sarà digitale e il libro che verrà sarà tutta un'altra cosa...

Il mercato ha sempre ragione, forse!

La novità emergente nel mercato degli e-book sono i nuovi servizi di abbonamento introdotti da Amazon con Kindle Unlimited (lanciato a metà 2014) e da soceetà meno note come Scribd e Oyster. La nuova offerta rischia di creare molto interesse e qualche mal di testa a quanti amano la lettura attarverso libri digitali e che rischiano si essere sommersi da un nuovo tipo di surplus informativo fatto di libri scaricati sul tablet o su un e-reader e che rimangono a riposare e a ricoprirsi di polvere, fortunatamente anch'essa digitale. Tutte queste nuove iniziative sono alla portata del vasto pubblico.

Costano solo 10 dollari al mese ma offrono, per il momento, una proposta limitata di libri, pochi dei quali veramente noti. Scribd e Oyster sono stati capaci di attrarre i più grandi editori americani come HarperCollins, Simon & Schuster,e Macmillan  ben contenti di contrastare il predominio di Amazon sul mercato.

Gli ebook da me pubblicati: Tablet: trasformazioni cognitive e socioculturali, Tablet a scuola: come cambia la didatticaInternet e nuove tecnologie: non tutto è quello che sembraLa solitudine del social networker,   Nei labirinti della tecnologia,  e 80 identikit digitali Il prossimo in arrivo: APP Marketing: lo sviluppo non è che l'inizio.

Queste nuove proposte arrivano su un mercato americano nel quale le vendite di libri digitali rappresentano già circa il 25%, un quarto dei consumi di libri negli Stati Uniti. In Italia siamo invece fermi ancora ad un modestissimo 3% e ben lo sanno coloro che scrivono e pubblicano e-book alla ricerca di un nuovo mercato e di un successo maggiore rispetto a quello che può garantire un libro in libreria in tempo di criisi.

Non è un problema di arretratezza tecnologica del nostro paese ma colpisce la distanza tra quanto sostengono i numerosissimi corifei della tecnologia e del digitale con la realtà. A pensarci bene la stampa era stata capace di portare a termine la sua rivoluzione in tempi più brevi e in maggiore profondità.

L'e-book non è lo smartphone e non segue un'evoluzione ad esso comparabile. Sarà vero che, grazie ai nuovi dispositivi mbili, si legge e si scrive di più ma certamente la lettura non è quella degli e-book. Almeno per il momento!

Anche sul fronte dell'offerta, ogni gruppo editoriale dispone oggi di una proposta online  (Amazon, Feltrinelli, Hoepli, ecc.) ma a farla da padrone è solo un grande distributore globale come Amazon che non è neppure un editore ma possiede semplicemente un grande magazzino nel quale vicino ai tovaglioli di carta e alla carta da parati si può trovare anche un libro in formato digitale.

Il libro è morto, forse no, è rinato in forma di e-book

La scarsa diffusione dell'ebook potrebbe indicare che il libro non è morto e non morirà mai. Una speranza coltivata da molti intellettuali, autori e amanti della lettura confermata dall'andamento del mercato, che almeno in Italia non sembra per il momento indicare rapidi cambiamenti. In realtà grandi cambiamenti ci sono e stanno interessando tutte le case editrici, i cui investimenti sono focalizzati in massima parte, almeno in certi ambiti editoriali, sul digitale. E' una rivoluzione lenta ma in rapida accelerazione resa possibile dal fatto che l'e.book non è più un libro ma qualcosa di diverso. E' l'applicazione al libro di tecnologie che lo trasformano in qualcosa di diverso, per ambizioni, dimensioni, ambiti di utilizzo, funzionalità.

Il libro digitale è solo una componente del prodotto tecnologico finale noto come e-book. Il libro cartaceo allineato sullo scaffale di una libreria continua a essere un oggetto vivo e percepito come tale da lettori che amano il suo formato e la sua copertina ma soprattutto la sua funzione di strumento di conoscenza, riflessione , indagine e comprensione del mondo. Il libri digitale rischia invece di diventare una specie di prodotto mummificato, nascosto nelle pieghe del cloud computing, indifferenziato tra i molti altri che lo accompagnano in una avventura fatta di bit indistinguibili e a rischio di sparizione (il libro cartaceo almeno rischia solo l'obsolescenza e l'ingiallimento della carta...).

Anche se la realtà del libro è ben lontana dagli scenari descritti dai tecnofili amanti del digitale e dagli osservatori superficiali della realtà, è indubbio che il libro si trova di fronte a una biforcazione da orlo del caos. Una delle possibili destinazioni è il declino e la sua sostituzione con il libro tecnologico e digitale. Nulla di grave perchè il libro, anche nella sua nuova forma continuerà a svolgere il suo compito culturale e sociale ma lo farà in modo diverso e forse con un pubblico che non si porrà più i dubbi che si pone quello attuale, abituato e cresciuto con il contatto fisico e la ruvidezza tattile di un libro cartaceo.

Un dato interessante viene anche dall'analisi attenta del nuovo mercato del libro. Ad orientarsi al digitale sono gli editori che posseggono cataloghi composti non solo da libri di consumo e facille lettura ma di libri di conoscenza, composti da saggi, testi scolastici, libri scientifici e professionali, testi universitari. L'accesso a questo tipo di libri non è da tutti, serve un reddito adeguato e una cultura oltre che un interesse specifico motivato da esigenze di studio, di ricerca, di lavoro.

Una riflessione a parte meritano poi i libri scolastici digitali, diventati, prima ancora che uno strumento di nuove forme di didattica, un affare economico per editori che hanno deciso di cavalcare l'onda e la moda del tablet e di sfruttare con abilità l'innamoramento verso questa piattaforma di schere entusiaste di insegnanti. Da questo panorama sembrano rimanare esclusi i consumtori. Una categoria generica di potenziali acquirenti di libri che non sembrano attirati dal libro digitale, così come lo sono poco per la sua versione digitale. Le 50 sfumatoure di grigio, i libri di Volo o le ricette della Parodi e altri libri di cassetta simili vendono meglio nel formato cartaceo perchè possono finire intonsi e non terminati su ripiani vuoti delle case di molti. In formato digitale rimarrebbero nascosti e illeggibili dagli smartphone che tutti possiedono più per messaggiare e socializzare che per leggere. E poi non potrebbero fare buona mostra in una libreria e indicare agli amici che in quella casa si legge!

 

Il futuro è  ricco di opportunità e biforcazioni, per tutti i lettori

L'aspetto più interessante dell'e-book è che apre un'alternativa e nuove opportunità di lettura, soprattutto per persone che non dispongono di grandi budget per l'acquisto di libri. Il costo dell'e-book può essere tenuto molto basso perchè i costi di produzione e distribuzione sono ridotti fino al 60%. La trasformazione in digitale elimina figura professionali ma incide in termini di costi in ogni fase della sua produzione. Il libro digitale semplice non è molto dissimile per forma e per tipo di utilizzo che se ne fa e offre a lettori forti o abituali la possibilità di letture diverse tramite supporti elettronici che arricchiscono la leuutura di strumenti di ricerca e informazione. Ai lettori deboli offre invece l'opportunità di un primo inizio e di farlo con una delle numerosissime proposta pensate e confezionate con nuove idee editoriali e redazionali legate alla tecnologia e alla rete.

Ciò che colpisce dell'evoluzione dell'e-book, soprattutto nel contesto casalingo e periferico italiano, è l'enfasi che su di essa è stata posta da migliaia di commentari della rete. Stando a quanto stanno scrivendo da anni l'ebook dovrebbe avere già sostituito il libro cartaceo da tempo e avere trascinato una miriade di nuovi consumatori alla lettura. Così non è, soprattutto per la leetura. Gli ideologi del libro digitale sostengono con forza l'idea che l'ebook favorisca la lettura rendendo popolare un oggetto, il libro, che spesso ha popolato solo le librerie di intellettuali e persone con qualche privilegio economico e sociale. La loro idea di rivoluzione tecnologica porta alla moret del libro cataceo e alla vittoria su quanti si aggrappano strenuamente al passato per difendere il loro diritto alla lettura nelle forme tradizionali a cui sono stati cresciuti.

La realtà non è però dicotomica o cartesiana, non ci sono detinazioni chiare e distinte da seguire con piacere o perchè forzati. Vecchio e nuovo sono destinati a convivere, carta e bit continueranno ad eorgare conoscnenza e divertimento, informazione e intrattenimento. Le librerie domestiche si ridurranno in dimensioni ma continueranno a ospitare bellissimi libri cartacei di qualità, unitamente a lettori digitali e altri strumenti avveniristici che arriveranno. Il modo di accedere alla lettura accomunerà i lettori del cartaceo e del digitale. Entrambi leggeranno per capire il mondo, per farsi una cultura, per informarsi, per studiare, per investigare, ecc. ecc.

Se questo è lo scenario è sbagliata la visione radicale e totalitaria di chi intravede nel libro digitale il futuro e il destino, una specie di chiave magica con cui avvicinarsi al mondo per conoscerlo, comprenderlo e dominarlo. Al di fuori del libro digitale c'è ancora la libertà del libro cartaceo così come al di fuori della presunta libertà utopica della rete, esiste ancora la libertà di non stare in rete e di perdersi in reti sociali non digitali, in letture cartacee, in comportamenti disomogenei e non massificati, individuali e non necessariam,ente sociali.

La biblioteca universale di Google e i labirinti della conoscenza futuri

Google ci sta preparando alla biblioteca globale digitalizzando tutti i libri esistenti e costruendo una tassonomia per cercarli e trovarli. Nel farlo li sta trasformando in una sequenza di dati per prepararli a nuovi tipi di lettura. Un'idea fantastica e da sperimentare ma che fa anche riflettere. Così come il motore di ricerca odierno è sempre meno strumento di ricerca e sempre più un grande strumento per soddisfare bisogni associati ad un profilo utente così come è percepito da Google, il domani del libro e delle biblioteche potrebbe essere condizionato da semplici algoritmi o complessi oggetti tecnlogici capaci di orientare i gusti e le letture, di fare associazioni e aggregazioni determinate tecnologicmante e private della genialità, creatività, singolarità, improvvisazione e cultura umana.

Benchè al 3% dello share di mercato, l'editoria di libri digitali attrae folle di novelli scrittori e autori convinti di poter sfruttare la viralità della rete per diventare dei best-seller. Farlo è relatovamente facile, o costi limitati o quasi nulli e si può anche ricorrere a strumenti per l'auto.pubblicazione. La stragrande mmaggioranza di essi sperimenta subito quanto aleatorio sia il successo in rete, difficile l'obiettivo guadagno e quanto costi la promozione in termini di attività di marketing e comunicazione. Anche il libro migliore finisce nella palude della rete, fatica a farsi trovare e raggiungere e si affida a meccanismi e motori tecnologici orientati da chi spende di più in pubblicità e dal numero dei clic. Fino a ieri conoscevamo per nome e cognome tutti gli autori. Oggi che tutti siamo diventati scrittori, continuiamo a cliccare nella speranza di trovare quello che potrebbe interessarci ma dopo una lunga serie di clic scopriamo che la Rete ha logiche un pò diverse di una libreria e che trovare ciò che si cerca a volte è come chiedere ad un libraio di aprire le porte della cantina o del magazzino dei libri dimenticati.

 

Bisogna rivolgersi al futuro senza proiettarvi le nostre illusioni

Fare previsioni sul futuro del libro è come pronosticare quando Renzi ci porterà a elezioni generali. Ma siccome in futuro trova varie strade per manifestarsi non dovrebbe essere complicato farsi un'idea su quello che succederà. Non tutti saranno contenti del divenire del libro in formato digitale ma è indubbio che di e-book parleremo sempre di più e il libro digitale come prodotto è qui per rimanere a lungo, ben oltre il lirbo attuale. Le vecchie generazioni punteranno a tenere insieme i due mondi, quello cartaceo impolverato e in parte ammuffito delle loro librerie di casa e quello digitale su tablet e dispositivi elettronici sempre più potenti e ricchi perchè collegati in cloud computing alla librerai universale di Google. Le nuove generazioni, che continueranno a leggere, vivranno prevalentemente di digitale e venderanno du ebay i libri dei nonni e degli zii che andranno a ruba come oggi andrebbero le prime bibbie stampate, se arrivassero sul mercato commerciale.

La cosa più ineteressante sarà la sparizione di una distinzione netta tra le due tipologie di libri. I due prodotti continueranno ad essere diversi nella nella forma. A sparire sarà la distinzione concettuale che oggi li pone su due fronti avversi. A sparizione avvenuta potrebbero anche non esistere più libri così come li concepiamo oggi ma solo prodotti tecnologici contenenti anche libri o un libro. Sicuramente questo è il destino di molti libri specialistici, oggi venduti in poche centinaia di copie e irraggiungibili per il prezzo ai più, e domano disponibili per tutti nel grande mare magnum digitale della rete delle reti. Questi testi vivranno vita autonome all'interno di comunità di specialisti, scienziari, ricercatori, professori universitari o semplici cultori di magia e dell'occulto. L'essenza digitale di questi libri permetterà rapidi e frequenti aggiornamenti, collegamenti e ricerche oogi impensabili e impraticabili da coloro che ne fanno uso nella loro versione cartacea. Questi libri si trasformeranno in servizi, in interventi editoriali mirati e personalizzati e raggiungeranno il mercato globale.

Una sorte simile aspetta il libro scolastico, ance se con alcune differenze sostanziali legate alla specificità degli operatori editoriali in questo mercato e dello stretto collegamento di queste tipologie di libri ad una lingua e cultura, ad un determinato modello scolastico e a metodologie didattiche che non sempre possono essere glbalizzate o internazionalizzate. L'evoluzione sarà però simile a quella del libro specialistico e sarà guidata dalla domanda e dai cambiamenti che i vari attori dell'istruzione nostrana riusciranno a imporre all'interno dell'istituzione scolastica nazionale. Se gli innovatori avranno la meglio e se il progetto LaBuonaScuola dimostrerà di non essere solo uno slogan ma un programma di iniziative concrete e di un piano finanziato adeguatamente, l'e-book potrebbe diventare il cavallo di battaglia della nuova scuole e cambiare tutto, nella idattica, nelle forme dell'apprendimento multimediale, dell'autoapprendimento e di tecnologie interattive che cambieranno il modo di imparare e di creescere delle nuove generazioni.

 

La scuola sarà digitale o non sarà! Chi rifiuta gli e-book passerà per passatista e conservatore...

E' certo che il libro scolastico sparirà, sostituito da dispositivi tecnologici pieni di contenuti, testi, oggetti e anche libri digitali. I nuovi strumenti di studio e di insegnamento a scuola possono diventare oggetto di diatribe infine tra tecnofobi e tecnofili o dare origine a grandi opportunità per recuperare alla lettura e alla cultura quanti sono precipitati nell'analfabetismo di ritorno e per facilitare i giovani ad emanciparsi dall'ignoranza liberando il loro potenziale, la loro creatività e ingegnosità e aprendosi mille nuove possibilità di crescita, di successo e di ricchezza.

Tutti gli altri libri si stanno imponendo nella loro poliedricità con personalità multiple, cartacee e digitali. Leggere l'ultimo libro di Umberto Eco su carta o su un eraeder non dovrebbe fare molta differenza. I contenuti multimediali di libri di questo tipo sono minimi e si prestano solo ad una lettura lineare, spesso agevolata dalla bellezza della scrittura o dalla curiosità e urgenza di arrivare alla fine. La scelta della carta o del digitale dipenderà dai gusti, dalle manie o semplicemente dalle necessità del lettore. Il lettore che invecchia potrebbe trovare conveniente usare un tablet per ingrandire le lettere a piacimento e non affaticare la vista. Un lettore forte che ha nel proprio stìudio tutti i libri di Eco, acquisterà sicuramente anche l'ultimo in forma cartacea. Il lettore a corto di soldi ma appassionato di fantasy, noir (romanzi neri) o giallistica troverà più conveniente l'acuqisto in digitale, così potrà leggere in modo seriale i libri di Martin o i 25+  volumi già pubblicati in Italia da Lansdale.

Chi crede che la diffusione degli eb-book darà impulso alla lettura di massa non tiene conto di una cosa elementare nella sua semplicità. Leggere costa fatica. è una attività che richiede impegno, di tempo, di risorse, di attenzione e di motivazione. Mentre la navigazione veloce su pagine web o di APP mobile può indurre pigrizia e scarsa concentrazione, la lettura di un libro, nella forma cartacea o digitale, obbliga a concentrarsi e a prestare attenzione, comporta un impegno continuativo, richiede apprendimento costante perchè leggere non è qualcosa di naturale. Non è un caso che pochi leggano e che molti ragazzi crescano svnataggiati per non avere mai provato il desiderio di leggere e l'innamoramento per il testo scritto ("La lettura scatirusce da anni di percezione, di crescita intellettuale e sviluppo sociale, e di continui incontri con la lingua parlata e scritta" - Proust e il calamaro di Maryanna Wolf).

Inutili i rimpianti, l'e-book cambierà lettori, editori, librai e le loro abitudini

L'e-book trasformerà radicalmente anche la nostra consuetudine a frequentare librerie e punti vendita. Cambieranno i modi di acquisto, i criteri e le modlaità di ricerca così come il processo decisionale. Navigare nella immensa libreria babelica di Amazon toglie la sopresa della scoperta casuale su uno scaffale impolverato, impedisce il passarola casuale tra lettori davanti allp scomparto dei libri di fantascienza o di cogliere recensioni volanti fatte in libreria su libri sconosciuti, di piccoli editori e per nulla publicizzati. L'assortimento delle librerie online sembra immenso ma nella realtà è limitato e 'manipolato' dai motori di ricerca incentivati o istruiti a proporr una catena di libri tra loro simili da logiche commerciali e poco legate ai bisogni che hanno motivato la ricerca del lettore. Online sparisce la magia della scoperta legata ad un acquisto impulsivo che fa scoprire autori fantatstici mai sentiti nominare.

Il futuro non può non essere digitale. Ce lo diciamo tutti e molti lo sperano. Molti lettori però in realtà si augurano che questo passaggio a digitale avvenga con calma e lentamente, spera che i due mondi vonvivano e di poter continuare a trarre vantaggio in modi diversi da entrambe le tipologie di libro. Per loro l'addio al libro di carta sarà molto lungo e per alcuni non avverrà mai. I loro libri di carta però sono probabilmente destinati alle bancarelle dell'usato, al macero o al caminetto di casa di molti nativi digitali che faranno fatica a trovare posto per libri cartacei e ebook sullo stesso scaffale. Dei primi darà fastidio la fisicità e lo spazio occupato, dei secondi verrà apprezzata la leggerezza, la volatilità, la usabilità e la ricchezza connettiva.

A testimoniare gli effetti della rivoluzione in corso sranno proprio i nativi digitali e le generazioni nuove che seguiranno. Saranno loro a disporre di un nuovo codice genetico generato dalla rivoluzione tecnologica attauale. Il loro cervello potrebbe essere capace di stabilire nuove connessioni e collegamenti tra circuiti e strutture modificate tecnologicamente, di attivare nuovi processi di lettura e di apprendimento per attingere al sapere e alla conoscenza in modi diversi, di creare nuovi automatismi di apprendimento e comprensione della parola parlata e  scritta e di permettere al lettore di superare ciò che è dato dal testo e dall'autore per dare forma a nuova creatività.

Noi nel frattempo possiamo continuare a scrivere ebook e a collezionare libri caratcei! Dopo o sarà il diluvio o probabilmente un grande nuovo inizio!

Tutto dovrebbe avvenire con grande lentezza.......
 


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