Tabulario /

Pubbliche relazioni nell’era di Google

Pubbliche relazioni nell’era di Google

03 Dicembre 2013 Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
Carlo Mazzucchelli
share
Google sembra amare sempre meno le forme promozionali tradizionali, ma ancora molto usate, praticate da agenzie di PR e di comunicazione, attraverso comunicati stampa. Lo ha raccontato nelle sue linee guida per i webmaster indicando le regole da seguire nella predisposizione dei comunicati e nell’uso dei link. La parte principale delle linee guida è quella che lascia percepire quanto penalizzanti possano essere per i clienti le violazioni della norma da parte delle agenzie!

Dalla sua nascita, SoloTablet è diventato destinatario di numerosi messaggi contenenti comunicati stampa spediti da agenzie di comunicazione e da uffici marketing impegnati nella promozione di prodotti e soluzioni.

Solitamente pubblichiamo quasi per intero questi comunicati stampa in una sezione apposita del nostro portale. Le nuove regole per il pagerank introdotte da Google non sembrano prevedere un grande futuro a queste pratiche consolidate da tempo e praticate dai molti professionisti, che anche in Italia, sono impegnati in attività di comunicazione e di pubbliche relazioni.

Le stesse regole suggeriscono anche a SoloTablet di cambiare approccio e di collaborare con agenzie e professionisti della comunicazione in forme diverse ( per sapere come scriveteci a marketing@solotablet.it ).

Google penalizza lo scambio eccessivo di link ("Collegati a me e io mi collego a te") o la creazione di pagine partner esclusivamente per lo scambio di link.

I dettagli delle nuove regole inserite da Google negli algoritmi preposti alla valutazione (pagerank) dei siti / portali online sono state descritte in questa pagina. Dalle linee guida emerge come Google sia sempre meno propenso a tenere in considerazione l’uso di link e di parole chiave ripetute con l’obiettivo di manipolare gli algoritmi di ricerca. L’uso ripetuto di parole chiave legate al prodotto, di ancore testuali nel testo e di link esterni replicati viene ritenuto una manipolazione da penalizzare. Google non sembra apprezzare neppure la pratica di pubblicare senza alcuna modifica lo stesso comunicato stampa su più siti diversi con l’obbiettivo di catturare maggiore attenzione e un numero maggiore di link.

Google vuole che i contenuti siano unici, che abbiano del valore aggiunto per chi legge e che acquisiscano la loro popolarità nella comunità Internet grazie al gradimento dei cittadini della rete.

E’ come se per Google i comunicati stampa fossero diventati semplice spam.

Sull’inutilità dei comunicati stampa la discussione tra gli operatori è aperta da molti anni e non è destinata a trovare una soluzione neppure ora che Google ha modificato le sue regole.

La mossa di Google crea un problema reale a tutte le agenzie di comunicazione che vivono della creazione di contenuti, articoli, post, messaggi da pubblicare in rete. Tutti questi contenuti sono destinati a promuovere in qualche forma i prodotti dei loro clienti con testi e link ma oggi possono incappare nella legge di Google che penalizza il pagerank ogni qualvolta percepisce che i contenuti siano di natura promozionale e/o che si sia abusato di link e di parole chiave ripetute.

La politica di Google può risultare eccessivamente penalizzante per agenzie di PR e comunicazione ma è anche sospetta. Google e le agenzie di PR fanno lo stesso lavoro, promuovono prodotti e servizi di altri guadagnandoci denari. Google lo fa con i suoi servizi di AdWords e AdSense e le agenzie fornendo servizi di PR e attività di SEO/SEM ai loro clienti. Il problema è che Google non sembra amare molto le attività SEM/SEO, soprattutto se fatte da altri, perché rubano opportunità ai servizi promozionali che lei stessa può offrire per la generazione di traffico in rete.

Tutte le violazioni vengono fortemente penalizzate e i responsabili possono trovarsi scacciati dalle prime posizioni nelle ricerche per lungo tempo.

Peccato che queste violazioni siano valutate tali da Google in base a criteri non sempre conosciuti dalle persone che operano in rete e con scelte discutibili. Una volta applicate,  le penalizzazioni possono durare a lungo, con grande danno per gestori di siti e portali, per agenzie di comunicazione ma soprattutto per i loro clienti.

Difficile non pensare o parlare di Google come un Grande Fratello che ci accompagna e decide per noi cosa fare e cosa non fare. Facile sottolineare come il cambiamento di Google ( non è più un motore di ricerca ) avvenga all’insaputa e nella noncuranza dei più, anche di coloro che la rete la frequentano e la usano professionalmente da sempre.

Al momento non sembrano esistere molte possibilità per contrastare Google e le sue nuove ‘imposizioni’. Con le loro attività ‘tradizionali’ molti uffici stampa e agenzie di comunicazione rischiano di danneggiare seriamente i loro clienti con campagne che invece di generare azioni virali, finiscono per scontentare i consumatori e Google che di questi ultimi si fa paladino.

Gli operatori della comunicazione online devono prendere coscienza che Google è sempre più un loro agguerrito concorrente. Cercare e praticare strade alternative è diventato quasi impossibile! Come direbbe Kevin Kelly, ciò che conta è ciò che vuole la tecnologia e Google è parte integrante dell’evoluzione tecnologica che ci circonda e ci manipola.

Il punto di vista di SoloTablet e nuove pratiche di pubblicazione

Che il comunicato stampa tradizionale sia una pratica superata lo sappiamo da tempo e lo sanno molto bene anche le agenzie di PR e di comunicazione che si sono aggiornate alle nuove regole della rete e del suo 'padre padrone' Mister Google. Bisogna però distinguere tra il comunicato stampa predisposto da professionisti e agenzie che conoscono bene sia la rete che i destinatari delle loro comunicazioni e comunicati stampa costruiti in ottica SEM/SEO. Questi ultimi sono probabilmente il vero obiettivo delle nuove linee guida di Google e delle relative penalizzazioni.

Il comunicato stampa non funziona più, non perchè Google abbia deciso di penalizzarlo online ma perchè giornalisti, progetti editoriali online, blogger, ecc. non lo amano. La loro preferenza va a testi personalizzati e costruiti in modo intelligente per farsi leggere grazie ai contenuti di valore in essi comunicati. Questi testi non sono più semplici comunicati stampa ma strumenti di conversazione e relazione. Solo se concepiti in questo modo possono trovare piena accettazione da parte degli operatori del mercato, sempre più attivi professionalmente online.

Anche i professionisti SEM/SEO sanno che il ricorso eccessivo a link e ad ancore testuali con parole chiave ripetute nel testo, finisce per irritare il motore di ricerca di Google.

Il comunicato stampa e le pratiche SEM/SEO non sono defunte, lo sono quelle che cercano di manipolare il motore di ricerca attraverso comportamenti che l'algoritmo di pagerank di Google è diventato sempre più bravo ad identificare.

Seguici e abita i nostri spazi sociali. Puoi promuovere le tue APP conversando con i nostri lettori: riviste digitali FlipBoard, a scuola con il tablet, comunità Google Plus, gruppo Linkedin, pagina Pinterest, gruppo Facebook, pagina facebook, Scoop.............

Detto questo, SoloTablet continuerà a dare spazio alle informazioni relative al mercato Mobile italiano ma lo farà solo con comunicati stampa che rispettano alcune linee guida che garantiscano la qualità e il valore aggiunto dei contenuti.

Comunicati stampa ripetuti e pubblicati in più luoghi verranno ripresi solo come link al comunicato stampa originale. Non saranno più pubblicati per intero. Pubblicheremo invece volentieri contributi personalizzati che, in occasione del lancio o di annunci vari, porteranno sul nostro portale informazioni utili e nuove conoscenze per i nostri lettori e soprattutto per quelli a noi più fedeli ( +20% del totali dei visitatori giornalieri).

La preferenza di SoloTablet va alla componente sociale e conversazionale della rete, meno alle pratiche SEM/SEO e a quelle tradizionali di PR. La scelta non è causale me fondata sull'idea che il cliente deve sempre essere al centro dell'attenzione cos' come la relazione con lui. Interagire con il cliente, nel nostro caso il lettore, viene più facile nei luoghi sociali ed abitati della rete, luoghi nei quali si possono avviare e praticare sempre nuove conversazioni e forme di dialogo e instaurare nuovi rapporti fiduciari da cui possono nascere collaborazioni e relazioni consolidate.

La traduzione di questa visione in pratiche avviene attraverso i numerosi canali sociali ( non solo online e virtuali) nei quali SoloTablet è presente e nei quali si propone come possibile interlocutore, non con finalità commerciali, ma di scambio e collaborazione. La propensione è all'ascolto e alla condivisione così come alla disponibilità ad aprire il nostro portale alle altrui iniziative e ai contributi di realtà incontrate online o fuori dalla rete.

PS: Su questi punti di vista, visioni e approcci ci piacerebbe sentire il vostro parere!

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database