MISCELLANEA /

Cyberbullismo e media sociali: dipendenze, senso di inadeguatezza stress e ansietà

Cyberbullismo e media sociali: dipendenze, senso di inadeguatezza stress e ansietà

29 Luglio 2017 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Molte indagini giornalistiche e scientifiche sembrano avere individuato in applicazioni sociali come Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat un potenziale problema reale per ragazzi tra i 14 e i 25 anni di età e per la loro salute mentale. Gli effetti derivanti dall'uso di queste applicazioni, in particolare di Instagram, sono un aumento di sentimenti negativi legati al senso di frustrazione e di inadeguatezza e all'ansia che ne deriva.

La negatività nasce dal fatto che queste applicazioni tecnologiche, per il modo con cui sono utilizzate, possono esacerbare percezioni negative già esistenti sul proprio corpo e sulla propria immagine di bambini e adolescenti ancora in fase di ricerca di una loro sicurezza e stabilità emotiva e mentale. Possono sfociare in comportamenti di bullismo, creare situazioni ansiogene che impediscono di dormire, dare origine a forme di depressione e solitudine (isolamento) che sembrano reclamare maggiore attenzione e interventi concreti da parte di istituzioni, insegnanti, politici, medici, genitori e adulti in generale. In particolare per comprendere ed evitare fenomeni come il sexting, il cyberbullismo, le dipendenze tecnologiche che possono sfociare anche in atti di autolesionismo e di suicidio o alimentare il fenomeno degli hikikomori.

E' significativo che tra le applicazioni considerate da alcuni più pericolose ci siano Instagram e Snapchat, applicazioni visuali basate sulla comunicazione e condivisione di immagini. Contenuti che sembrano governare e condizionare più di altri sentimenti, emozioni provocando reazioni di ansietà e inadeguatezza e generando effetti sul sonno, sull'autostima, su comportamenti di bullismo e sulle paure individuali.

Non tutti gli psicologi e gli psichiatri condividono una visione negativa su strumenti tecnologici che possono certamente provocare sentimenti alienati e di infelicità ma offrono anche grandi opportunità e benefici reali. Il problema non è tanto negli strumenti tecnologici quanto nell'inadeguatezza o pigrizia di molti genitori e adulti nel formare e istruire le nuove generazioni a un uso critico e consapevole delle tecnologie. Una maggiore conoscenza sui media sociali e sui loro potenziali abusi da parte di bambini e adolescenti potrebbe aiutarli a un uso diverso e a essere preparati per le evoluzioni tecnologiche prossime venture. Il problema che molti si pongono oggi è di cancellare contenuti inadeguati o violenti o di renderli invisibili. Ciò che servirebbe invece è l'educazione dei giovani a una migliore conoscenza dei mezzi tecnologici e dei rischi a essi associati e ad apprendere modalità intelligenti per gestirli.

Su questi temi numerosi sono le indagini e i paper scientifici così come i libri e gli e-book. Un e-book che può essere menzionato è quello di Carlo Mazzucchelli, Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi, pubblicato nella collana Technovisions di Delos Digital.

COP tecnorapidi

 

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database