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Online una rivista di poesia creata interamente da robot

Online una rivista di poesia creata interamente da robot

31 Luglio 2016 Redazione SoloTablet
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Macchine dotate di intelligenza artificiale si sono sottoposte al Test di Turing da decenni, ora lo stanno facendo anche robot capaci di comporre poesie. La tecnologia continua la sua evoluzione verso forme di intelligenza artificiale sempre più umana e i costruttori umani di robot umanoidi le usano scrivendo algoritmi tali da permettere loro di comporre poesie, credibili e convincenti nella loro umanità. Ora la produzione di queste macchine ha dato forma anche a una rivista letteraria.

L’iniziativa è di CuratedAI che ha creato una rivista per la pubblicazione onlin di poesie e composizioni in prosa come parte di un progetto più ampio legato al networking neuronale. Secondo i progettisti dopo avere istruito opportunamente la macchina e averla dotata di adeguati algoritmi, la produzione di poesie è abbastanza semplice. A fare la differenza nella lettura di ogni poesia è il lettore che può focalizzare la sua attenzione e concentrazione sul prodotto della ‘creatività’ del robot, sulla bravura del tecnico che lo ha istruito e dotato di risorse per la composizione ma anche sulle intenzioni (della macchina e/o del suo progettista) che hanno portato alla composizione.

Il progetto fa riflettere per i risultati che è capace di produrre ma anche per come riesce a farlo. Ad esempio gli algoritmi usati per la composizione dispongono di una banca dati di vocali di quasi 200.000 voci, un numero quasi sette volte superiore a quello dei vocaboli di cui disponeva Shakespeare. La ricchezza di vocaboli non aiuta certamente a superare la maestria dell’autore inglese e la magia e profondità delle sue composizioni, ma da la misura del tipo di evoluzione a cui stiamo tutti assistendo e partecipando.

 

Madness by Deep Gimble I

madness in her face and i
the world that i had seen
and when my soul shall be to see the night to be the same and
i am all the world and the day that is the same and a day i had been
a young little woman i am in a dream that you were in
a moment and my own heart in her face of a great world
and she said the little day is a man of a little
a little one of a day of my heart that has been in a dream

Il progetto di CuratedAI può essere guardato anche con occhi diversi. Quelli preoccupati per la capacità dei computer di sostituirsi agli umani rubando loro posti di lavoro e attività. In questo caso si tratta di una macchina intelligente capace di sostituirsi al lavoro cognitivo umano e di cimentarsi anche in attività che sono percepite come specifiche degli usseri umani come la creatività.

La rivista è online e il progetto è aperto a tutti coloro che scrivono software destinato alla produzione di poesie o brevi racconti. Unica condizione è l’intera composizione deve essere opera della macchina senza alcun aiuto umano, se si esclude l’algoritmo creato per istruire la macchina alla composizione.

P1010397.JPG

Non tutte le poesie generate e pubblicate sono comprensibili, alcune sono banali e quasi tutte lontane dal poter essere paragonate alle grandi opere che i lettori conoscono e apprezzano. Ciò che interessa di questo progetto è comunque il nuovo passo in avanti fatto dalla intelligenza artificiale in attività di tipo cognitivo.

Al momento il robot sembra avere minori difficoltà dei poeri in carne ed ossa a produrre nuove poesie. Entrambi condividono sicuramente la difficoltà a produrre buone poesie! Il lavoro da fare è ancora lungo ma il percorso è tracciato….a quando una legge Bacchelli per il robot poeta?

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