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Fallimenti digitali - un’archeologia dei nuovi media

Fallimenti digitali - un’archeologia dei nuovi media

14 Aprile 2018 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un testo che raccoglie vari esempi di idee, tecnologie, pratiche fallimentari nella (seppur breve) storia dei media digitali e ha il principale obiettivo di decostruire alcune delle narrative che sostengono la digitalizzazione. Il riferimento all'archeologia è legato a un lavoro di riscoperta e scavo nella storia recente dei nuovi media.

Il libro FALLIMENTI DIGITALI - Un’archeologia dei ‘nuovi’ media di Paolo Magaudda e Gabriele Balbi è pubbluicato nella collana Mediascapes, Edizioni Unicopli


I media digitali sono spesso descritti come il futuro obbligato, il cui successo è dato per scontato. Ma c’è un altro lato della digitalizzazione che viene poco considerato e che una puntuale analisi storica aiuta a mostrare: anche le tecnologie digitali a volte non funzionano o vengono abbandonate dagli utenti, i processi d’innovazione che sembrano inevitabili s’interrompono, alcuni mezzi che saranno nelle case di tutti domani diventano presto obsoleti.

In poche parole i media digitali possono fallire. Questo è il tema di Fallimenti digitali, un libro che raccoglie contributi originali dedicati a differenti settori mediali (dalla fotografia alle reti, dalla TV alla radio, dalla stampa alla realtà virtuale, dal cinema ai videogiochi) al fine di esplorare e decostruire la categoria di fallimento nell’universo digitale. Il risultato è un lavoro “archeologico” di riscoperta e scavo nella storia recente di quelli che (spesso in maniera impropria) vengono definiti nuovi media.

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