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Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale

Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale

04 Novembre 2015 Redazione SoloTablet
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SOLOTABLET LIBRI - Secondo alcuni studiosi la cultura e i media digitali stanno rendendo stupidi i ragazzi e distruggendo il loro futuro. I ragazzi sono iperconnessi e sempre in contatto tra di loro ma sempre più ignoranti su argomenti importanti come la storia, l'economia, la cultura e tutto ciò che è importante per una partecipazione civica significativa. Howard Gardner e Katie Davis nel loro libro "Generazione APP" ercano di capire che cosa significhi essere app-dipendente rispetto ad app-attivo e in che modo la vita di questa generazione si differenzi da quella che precede l’era digitale.

Howard Gardner e Katie Davis, Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale - Feltrinelli

Le “app”, o applicazioni software, fanno ormai parte della vita di tutti noi. L’attuale generazione di giovani in particolare è profondamente dipendente dai media digitali. Howard Gardner e Katie Davis non per nulla chiamano i giovani d’oggi la “generazione app” e in questo suggestivo libro cercano di capire che cosa significhi essere app-dipendente rispetto ad app-attivo e in che modo la vita di questa generazione si differenzi da quella che precede l’era digitale.

Tre sono le fondamentali aree dell’esistenza degli adolescenti qui prese in considerazione: l’identità, l’intimità e l’immaginazione. Attraverso innovative forme di ricerca, che comprendono interviste con ragazzi, focus group di quanti lavorano con loro e una comparazione unica nel suo genere di produzioni artistiche giovanili di prima e dopo la rivoluzione digitale, gli autori svelano quali siano gli inconvenienti delle app, che possono ipotecare il senso d’identità, incoraggiare relazioni superficiali con il prossimo e ostacolare l’immaginazione.

D’altra parte le opportunità offerte dalle app sono altrettanto impressionanti: possono al contrario promuovere una forte identità, consentire relazioni profonde e stimolare la creatività. Possono essere un freno o uno stimolo. La sfida consiste nel saper andare oltre le modalità prestabilite di utilizzo.

Solo così il loro potere può diventare un trampolino per una maggiore inventiva e più alti obiettivi.

“I giovani di quest’epoca non solo sono immersi nelle app, ma sono giunti a vedere il mondo come un insieme di app e le loro stesse vite come una serie ordinata di app – o forse, in molti casi, come un’unica app che funziona dalla culla alla tomba.

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