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Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica

Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica

26 Novembre 2015 Redazione SoloTablet
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LIBRI DI TECNOLOGIA - Una delle opere più importanti per comprendere la nuova era della tecnica e l'evoluzione della tecnologia che stiamo tutti sperimentando. Si continua a pensare che la tecnica sia un semplice strumento neutrale a nostra disposizione, ma nella realtà la tecnica è diventata l’ambiente che ci circonda e ci determina secondo regole sue, espresione della sua razionalità e del suo potere. E' una razionalità che tende a misurarsi in termini di criteri legati alla funzionalità e all'efficienza facendo perdere di vista che l'essere umano ha anche altre esigenze, fprse per l'uomo più vitali e importanti. Inconsapevoli degli effetti e entusiasti dei benefici che la tecnologia ci offre, ci muoviamo ancora come facevamo prima della rivoluzione tecnologica attuale. Il libro di Galimberti può aiutare a cambiare prospettiva e punto di vista, a dotarsi di maggiori conoscenze e informazioni. A partire dalla tecnologia ma attraverso ambiti più a,pi quai la natura, l'etica, la olitica, la religione e la storia.

Umberto Galimberto, Psiche e techne. L'uomo nell'età della tecnica - Feltrinelli


Al centro del discorso filosofico di Galimberti c’è la tecnica, diventata il tratto comune e caratteristico dell’occidente. La tecnica è descritta da Galimberti come il luogo della razionalità assoluta, un luogo nel quale non troavano spazio  passioni o pulsioni ma che è finalizzato alle funzionalità e alla organizzazione che guidano l’azione.

Noi continuiamo a pensare la tecnica come uno strumento a nostra disposizione, mentre la tecnica è diventata l'ambiente che ci circonda e ci costituisce secondo quelle regole di razionalità (burocrazia, efficienza, organizzazione) che, misurandosi sui soli criteri della funzionalità e dell'efficienza, non esitano a subordinare le esigenze dell'uomo alle esigenze dell'apparato tecnico. Inconsapevoli, non ci rendiamo conto che il rapporto uomo-tecnica si sia capovolto, ci muoviamo ancora con i tratti tipici dell'uomo pre-tecnologico che agiva in vista di scopi iscritti in un orizzonte di senso, con un bagaglio di idee e un corredo di sentimenti in cui si riconosceva.

Il tema di fondo è la consapevolezza che quanto ci ha guidato nella storia (sensazioni, percezioni, sentimenti) risulta oggi inadeguato e insudfficiente. Agiamo come anafebti tecnologici ma anche emotivi assistendo all'irrazionalità che scaturisce dalla perfetta razionalità dell'organizzazione tecnica, ignorandoe gli effetti e sottovalutandone le conseguenze. La sottovalutazione nasce dalla mancanza dei mezzi intellettuali necessari per una migliore cmprensione della rivoluzione tecnologica e per comprendere la nostra posizione nel cosmo. Finiamo per affidarci ciecamente alla tecnica e per subirne gli influssi adagiandoci nelle comodità che la tecnica ci offre.

Latecnica non tende a uno scopo, non promuove un senso, non apre scenari di salvezza, non redime, non svela verità: la tecnica funziona. E poiché il suo funzionamento diventa planetario, questo libro si propone di rivedere i concetti di individuo, identità, libertà, salvezza, verità, senso, scopo, ma anche quelli di natura, etica, politica, religione, storia, di cui si nutriva l'età umanistica e che ora, nell'età della tecnica, dovranno essere riconsiderati, dismessi o rifondati alle radici.

 

Umberto Galimberti - Filosofo, psicoanalista, docente e editorialista, è stato dal 1976 professore incaricato di Antropologia Culturale e dal 1983 professore associato di Filosofia della Storia. Dal 1999 è professore ordinario all’università Ca’ Foscari di Venezia, titolare della cattedra di Filosofia della Storia. E' oggi in Italia il maggior traduttore e divulgatore della filosofia di Karl Jasper. Le sue opere più importanti: “Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'Occidente” (Il Saggiatore, 1975), “Il corpo” (Feltrinelli, 1983), “L'uomo nell'età della tecnica” (Feltrinelli, 1999),“Psiche e techne” (Universale, 1999), “L'ospite inquietante - il nichilismo e i giovani” (Feltrinelli, 2007), “I miti del nostro tempo”, (Feltrinelli, 2009), “Il viandante della filosofia” (Aliberti, 2011).

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