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Siamo davvero liberi di scegliere?

Siamo davvero liberi di scegliere?

14 Febbraio 2017 Biancamaria Cavallini
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Biancamaria Cavallini
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Scegliere è diventato un probema serio, forse lo è sempre stato, sicuramente è una delle questioni più importanti del nostro tempo. Poter scegliere significa essere liberi di scegliere ma la libertà non implica necessariamente poter scegliere. Lo ha raccontato molto bene Edward Rosenthal nel suo libro 'L'età della scelta'. Bisogna sempre fare i conti con la realtà dell'asseza di scelte. Oggi scegliere sembra essere diventato più facile e la consapevolezza che lo è può trasformare la vita concreta di tutti. Ma siamo veramente liberi di scegliere?

Durante gli anni dei miei studi in Psicologia, ci sono state diverse diadi o triadi che hanno fondato il mio sapere: Io-Es-Super Io, mente-corpo, madre-figlio, ingroup-outgroup, solo per citarne alcune.

E insieme a queste, una diade su cui da sempre mi interrogo: stimolo-risposta.

Il comportamentismo ne ha fatto il suo mantra, ma quello che trovo veramente interessante è il terzo elemento invisibile di questa coppia: la scelta. 

“Non si torna indietro. Per questo è difficile scegliere. Devi fare la scelta giusta. Ma finché non scegli, tutto resta ancora possibile.” Mr Nobody

E da qui la domanda che dà il titolo a questa mia riflessione: siamo davvero liberi di scegliere?

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