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SoloTablet intervista i protagonisti del mercato mobile italiano

SoloTablet intervista i protagonisti del mercato mobile italiano

26 Agosto 2015 Redazione SoloTablet
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SoloTablet incontra Francecso Federico Head of Strategy presso Doxa Digital, società del Gruppo Doxa. Una breve intervista nella quale Federico illustra la sua visione del mercato Mobile e le sue percezioni dei trend che lo caratterizzano ma che è servita anche a condividere con i visitatori di SoloTablet la visione e la proposta di Doxa Digital.

SoloTablet intervista i protagonisti del mercato digitale mobile italiano: Francesco Federico

SOLOTABLET: Ci può raccontare qualcosa di lei, di cosa fa e dirci in che modo la sua offerta si posiziona nel mercato digitale e mobile italiano?

Sono Head of Strategy presso Doxa Digital, società del Gruppo Doxa, e mi occupo di strategia e consulenza per i nostri clienti. La nostra offerta si sviluppa su tre assi principali. Il primo si poggia sulla profonda conoscenza del mercato e del consumatore che da oltre 60 anni Doxa ha sviluppato e che inferisce tutti i progetti di Doxa Digital. Il secondo è il valore di consulenza digitale strategica che come Doxa Digital offriamo ai nostri clienti, tipicamente aziende del FTSE MIB e multinazionali, in modo da trasformare il digitale in vera leva strategica funzionale agli obiettivi di business. Infine, il terzo, è dato dalle realtà digitali parte del Gruppo Doxa che, coordinate da Doxa Digital, garantiscono una execution eccellente dei progetti grazie alle più recenti tecnologie e innovazioni di mercato.

 

SOLOTABLET:  Il tablet, unitamente alle tecnologie Cloud, Social e Mobile è strumento potente della rivoluzione digitale in atto. Lei cosa ne pensa? Semplice evoluzione tecnologica o vera rivoluzione?

Una recente indagine Doxa, presentata in occasione dell’Osservatorio New Media e New Internet del Politecnico di Milano, rivela che oltre il 23% di chi naviga in Internet, lo fa da anche da tablet. Indubbiamente quindi, al pari dello smartphone, il tablet sta rivoluzionando il digitale, ma dovremo ancora attendere un paio di anni per comprenderne davvero le implicazioni, esattamente come è stato per gli smartphone.

Basti pensare, ad esempio, al concetto di “second screen” di cui sentiamo spesso parlare, ma i cui numeri rivelano un fenomeno ancora marginale. Solamente il 50% di chi possiede un tablet lo usa mentre guarda la TV e di questo 50%, poco meno del 20% lo usa per integrare l’esperienza televisiva. La maggior parte dell’utilizzo è infatti appannaggio di attività social ed email. In questo senso, quindi, c’è ancora molto spazio per il player di contenuti che possono sperimentare moltissime occasioni di ingaggio del pubblico, sfruttando i loro tablet e smartphone.

SOLOTABLET: La diffusione di dispositivi mobili, telefoni cellulari, smartphone e tablet hanno drasticamente cambiato il mercato (consumer e business). Il cambiamento ha riguardato anche l’uso del web. Cosa ne pensa e come vede il ruolo delle nuove tecnologie?

Come sempre le tecnologie sono degli abilitatori che, in quanto tali, si diffondono solo nel momento in cui rispondono a bisogni sentiti ed esigenze concrete. Il web è cambiato moltissimo perché oggi assume un “volto” diverso a seconda del device dal quale vi accediamo, è la tecnologia del “responsive design”. Il contesto è oggi l’elemento pivotale che deve essere al centro di qualsiasi strategia digitale.

Pensiamo al sito web di un ristorante. Se acceduto da PC visualizzerà l’insieme completo dei suoi contenuti, mentre da smartphone il focus sarà nel presentare i contatti per prenotare e la mappa per raggiungerlo, da tablet, perché no, l’interfaccia potrebbe trasformarsi in un ricettario per continuare l’esperienza culinaria nella cucina del cliente.

Il contesto non è solo definito dalla tecnologia, ma anche da altri fattori quali il tempo. Pensiamo all’home banking, anche qui possiamo cambiarne l’interfaccia e i contenuti non solo sulla base del device dal quale si accede, ma anche in funzione dell’orario, valorizzando le funzionalità più importanti per il cliente a seconda della frequenza di utilizzo in determinati periodi della giornata.

Come detto, quindi, le nuove tecnologie sono oggi sempre più capaci di rispondere ad esigenze estremamente precise e pragmatiche dei consumatori, la grande opportunità per le aziende sta nel coglierle nel modo più opportuno perché non c’è una ricetta uguale per tutti.


SOLOTABLET: Nonostante la pervasività dei dispositivi mobili, molte aziende non hanno ancora compreso cosa fare dei loro siti web e non hanno chiaro in che direzione muoversi. Ha idee e suggerimenti da dare? Che tipo di approcci si sente di suggerire?

Qualsiasi approccio deve sicuramente partire dal ciclo di vita del cliente, dalla discovery del brand alla advocacy. Solamente prendendo in considerazione tutte le fasi di vita “digitale” del cliente è possibile integrare davvero il digital nell’azienda.

L’azienda deve quindi porsi una serie di domande, ad esempio come farà il cliente a trovarmi online? Una volta che mi ha trovato, le pagine che gli presento sono sufficientemente accattivanti? Quando il mio cliente ha deciso di comprare, che esperienza di acquisto gli sto offrendo? Come gestisco i miei clienti acquisiti? Ho integrato il mio offline con il mio online?

Credo che un elemento oggi molto importante sia l’integrazione cross canale, di cui si parla da tempo ma che solamente oggi vede concrete possibilità di realizzazione. Pensiamo al fenomeno dello showrooming, ovvero dei consumatori che si recano in un punto retail fisico solamente per vedere e provare i prodotti, che poi però compreranno online a minor prezzo e viceversa, ai consumatori che comprano online ma apprezzano la possibilità di ritirare fisicamente presso un punto retail o ricevere assistenza. Gli stessi tempi si ripresentano anche nel modello di servizio, che può essere un misto di tradizionale (es. call centre) con modelli più snelli (es. chat) per tematiche più semplici.


SOLOTABLET: Uno dei vantaggi del Mobile sta nella sua capacità di semplificare tutto. Molte aziende hanno ancora siti legacy costruiti 10 o 15 anni fa. Con la scusa del Mobile possono ripartire da zero, semplificare, alleggerire, cambiare. Quali sono le barriere al rinnovamento e all’innovazione Mobile?

Credo che per molte grandi aziende la vera barriera sia la mancanza di API aziendali aperte a nuovi servizi e nuove applicazioni. Il crearle ovviamente impone investimenti ingenti, spesso poco sostenibili in questo contesto di mercato. In questi casi credo che la soluzione debba necessariamente partire dallo sviluppo di un Enterprise Service Bus che mano a mano che le esigenze dell’azienda crescono, espone verso nuove applicazioni i servizi legacy dell’azienda. E’ un passaggio costoso ma orami imprescindibile per le aziende che vogliono restare leader nei loro rispettivi mercati.


SOLOTABLET: Molte aziende, condizionate dai loro dipartimenti IT, preferiscono attendere di avere una strategia aziendale definita e tutte le risorse disponibili (visione, progetto, budget, risorse, ecc.) Secondo lei quanto è importante oggi la strategia e quanto invece la rapidità di esecuzione? Ha delle buone pratiche da suggerire?

La visione strategica è l’elemento fondante di qualsiasi iniziativa di ampio respiro, ma può essere ampiamente facilitata nei tempi di esecuzione (e quindi nel reperimento del budget necessario) se viene sostanziata da esperienze “tattiche” che, con un time to market brevissimo, dimostrano al management che la direzione intrapresa è quella corretta.

Suggerisco con piacere l’esperienza avuta con diverse grandi aziende applicando una parte del processo di “lean development” che consiste nell’andare per gradi. Si individua un MVP (Minimum Viable Product), ovvero un prodotto “minimo” nelle funzionalità ma comunque sufficientemente completo per essere lanciato sul mercato, e lo si lancia. Sulla base delle reazioni dei clienti finali si itera molto velocemente implementando una o massimo due funzionalità nuove alla volta.

In questo modo si minimizza l’impatto sui costi perché non si sviluppano funzionalità inutili o poco richieste dai clienti e, se i progetto ha buon riscontro, funziona da formidabile volano interno all’azienda per convincere il management ha investire sempre più risorse, trasformando una iniziativa tattica in un piano di sviluppo strategico.


SOLOTABLET:  Cosa pensa dell’attuale mercato Mobile italiano e perché ritiene utile investirvi? Che opportunità ci sono per una agenzia come la vostra?

L’Italia è da sempre ai primi posi di tutte le classifiche sulla penetrazione del mobile e, ora, del mobile internet. Viviamo tuttavia una lacerante dicotomia tra i consumatori che, come detto, sono estremamente attenti al mobile e le aziendi che, al contrario, hanno finora reagito con lentezza e preoccupazione a questi cambiamenti.

Ritengo che ormai il mercato delle aziende sia maturato e abbia compreso il valore del digitale ed, in particolare, del mobile come dimostrato da moltissimi casi di studio recenti. Se 6 anni fa dovevamo convincere le aziende a sfruttare internet a vantaggio del loro business oggi il mercato è completamente cambiato, questa consapevolezza c’è già e a noi di Doxa Digital le aziende si affidano per chiederci come farlo.

 

SOLOTABLET: Quali sono le sfide maggiori che deve affrontare un cliente che vuole pianificare delle iniziative mobile?

Qualsiasi iniziativa, soprattutto quelle più innovative come quelle su mobile, deve partire dalla profonda conoscenza del consumatore finale. La sfida principale è comprendere i bisogni reali del cliente e i suoi problemi pragmatici, perché un brand verrà ricordato con positività dal consumatore solo se riesce a fargli vivere un’esperienza che non solo è immersiva e affascinante, ma risolve davvero un suo problema concreto.

 

SOLOTABLET: Quali sono gli errori da evitare?

Copiare. Credere che qualcosa che ha funzionato per un altro player debba necessariamente funzionare anche per altri. Ogni brand e ogni prodotto hanno un diverso target di riferimento che può variare anche per piccoli dettagli, ma su iniziative mobile anche il dettaglio può fare la differenza.

Il mobile può davvero fare la differenza, aumentare aziende ad aumentare i loro ricavi e la loro efficienza operativa, ma per raggiungere questi obiettivi la strategia deve essere confezionata come un abito sartoriale: su misura.

 

SOLOTABLET:  Cosa pensa di una iniziativa come SOLOTABLET?

Era ora! Penso che quanto i tablet avranno superato alcune pesanti barriere all’adozione (as esempio accesso a device esterni, trasferimento dati e compatibilità con applicazioni esistenti) invaderanno le aziende in modo pervasivo e in molti casi sostitutivo delle tecnologie esistenti.

Fare chiarezza su questa nuova tecnologia, in modo specifico per le imprese, credo sia davvero utile in questo momento storico.

 

SOLOTABLET:   Ha idee da suggerire?

Si potrebbe espandere la sezione Sviluppatori trasformandola in vero e proprio marketplace, una sorta di community in cui aziende incontrano sviluppatori e insieme discutono di come alcune loro esigenze possono essere soddisfatte grazie al mobile.


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