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Nell'acquario di Facebook - Le resistibile ascesa dell'anarco-capitalismo di Ippolita
Il libro è disponibile anche in forma gratuita per il download. La riflessione di Ippolita analizza il fenomeno del social networking attraverso la piattaforma di Facebook con un approccio di tipo sociologico, sociale e molto politico. L'acquario di Facebook serve come perfetta metafora per mettere in luce le false promesse tecnologiche e i suoi reali meccanismi economici e di monetizzazione. È un testo diverso, non paragonabile ai molti libri che hanno celebrato o raccontato l'avventura di Zuckerberg, tutto centrato sul ruolo dei nuovi spazi sociali digitali e della loro pretesa di trasparenza assoluta nello sviluppo capitalistico attuale. Una fase di sviluppo nella quale giocano un ruolo fondamentale i proprietari delle piattaforme digitali e il loro anarco-capitalismo.
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La rete è libera e democratica: falso di Ippolita
Quello del gruppo di hacker libertari che compongono il collettivo di Ippolita è un nuovo pamphlet di critica stringente e radicale alla mitologia di Internet, una mitologia fatta di molto conformismo intellettuale e numerosi luoghi comuni. Ippolita mette in dubbio che la Rete sia intrinsecamente democratica ma anche che disporre di maggiore informazione significhi essere più liberi. Il bersaglio e l'oggetto dell'analisi non è più una sola componente del mondo digitale come era avvenuto nei libri precedenti di Ippolita ma la Rete intera nelle sue componenti Web, software e umane. Ippolita smonta la realtà percepita indicando al tempo stesso le potenzialità che una Rete realmente libera, democratica, gratuita, trasparente e imparziale potrebbe avere. Una visione utopica che merita di essere conosciuta, anche solo attraverso una semplice lettura.
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Anime elettriche - Riti e miti social di Ippolita
Un testo fondamentale per capire i meccanismi del dominio tecnologico e dei produttori che lo incarnano. Un dominio retto su algoritmi e macchine computazionali capaci di trasformare e formare i soggetti che le usano e su piattaforme applicative finalizzate alla completa trasparenza in modo da potere avere accesso a dati e informazioni, capaci anche di disegnare e profilare i caratteri delle persone che le usano. Catturando la nostra attenzione illudendoci con le loro proposte ludiche queste piattaforme finiscono per trasformarsi in confessionali manipolatori e colonizzatori, e di indurre una complicità assimilabile alla servitù volontaria. Chi non ha mai elaborato alcuna riflessione sulla sua frequentazione online di spazi digitali come Facebook dovrebbe mettere questo libro in testa alle sue priorità. È breve, si fa leggere facilmente e contiene un numero elevato di provocazioni e spunti di riflessione che fanno bene alla mente e al benessere personale.
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My mother was a computer di Hayles Katherine
Un libro di non facile lettura e non per tutti ma pieno di spunti attrattivi, illuminanti e ricco di analisi critiche sul monismo tecnologico moderno. Un testo ammirabile per profondità di analisi che offre una visione aperta e coinvolgente dei numerosi ambiti intelletuali e artistici visitati.
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Manifesto Cyborg di Haraway Donna
I testi della Haraway raccolti in questo libro manifesto hanno quasi venti anni ma mantengono tutti la loro originalità e rilevanza nella riflessione sulla tecnologia, la scienza e il ruolo di genere. Un libro che è diventato un punto di partenza fondamentale per la teoria post-femminista e per la cybercultura. Molta parte del libro è usata, dalla biologa e storica della scienza Haraway, per criticare il valore universale assegnato alla categoria di natura e collocarlo nelle ideologie dominanti. Una rilettura che porti a nuovi linguaggi e approcci interpretativi permetterebbe di ottenere risultati diversi. Il ricorso a nuovi linguaggi porterebbe ad impatti importanti anche nel modo in cui guardiamo biologicamente ai comportamenti umani. Il lavoro di destrutturazione e reinterpretazione serve alla Haraway per suggerire una nuova teoria del femminismo capace di opporsi al feticismo dell'obiettività scientifica dominata ideologicamente così come lo è quella sociale e politica. Per illustrare le sue tesi l'autrice ricorre al Cyborg, un organismo cibernetico, un ibrido di organismi umani e macchine tecnologiche che rappresenta oggi sia una finzione sia una realtà perché tutti siamo ormai stati trasformati in cyborg. Grazie al cyborg sparisce anche la differenza di genere così come perdono valore le categorie universali ad essa legate. Una riflessione che ha avuto grande impatto sul pensiero moderno e che può essere letta ancora oggi come una anticipazione di quanto oggi molte donne stanno sperimentando. Per dirla con Haraway: "meglio essere un cyborg che una dea".
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La società della trasparenza di Han Byung-Chul
L'autore è sconosciuto ai più ma si è guadagnato una schiera crescente di lettori affezionati e la curiosità di numerosi intellettuali, sorpresi per l'originalità e lucidità del suo pensiero, in grado di offrire spunti per una riflessione critica che spazia dalla tecnologia, all'amore, al potere e all'economia. Il testo è da leggere perché riesce a svelare il mito della trasparenza e la pornografia della società dell'informazione che, con la sua assoluta trasparenza, abolisce il segreto, rende obsoleta la politica e distrugge il desiderio. L'analisi del filosofo può non essere condivisa ma le sue argomentazioni forniscono uno sguardo diverso sulla nostra società diventata molto tecnologica.
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Mobilitazione totale di Ferraris Maurizio
Un libro nel quale si parla di ARMI (Apparecchi di Registrazione e Mobilitazione dell'Intenzioanlità). Non armi convenzionali per guerre da combattere sul territorio ma armi più sottili, intelligenti e subdole di un apparato Web che sta determinando la vita di tutti senza che se ne sia consapevoli. Web, socal network e dispositivi tecnologici hanno definito i nuovi contesti nei quali viviamo con vincoli, opportunità, chiamate e altre forme di interazione che ci hanno reso complici di ciò che la tecnologia ci sta facendo ma soprattutto ci tengono in uno stato di continua mobilitazione. Uno stato inquietante che si impone con un potere assimilabile a quello esercitato in guerre più convenzionali e forse meno mobilitanti e offensive. Soprattutto per gli effetti che generano nei confronti degli stessi protagonisti che, con la loro partecipazione e complicità, le rendono possibili.
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Per un'ermeneutica del cyberspace di De Feo Linda
Un viaggio narrativo e storico-filosofico nel mondo della cibernetica e del vrtuale, una esplorazione attenta dell'era delle tecnologie fatta di tanti interrogativi filosofici sul rapporto uomo-macchina. La macchina analizzata è quella hardware degli automi che evolvono verso la forma di Androidi grazie all'evoluzione della loro componente software di intelligenza artificiale. Manufatti artificiali nella forma di Cyborg che vengono da lontano e che oggi sembrano avere la capacità di replicare sia la mente sia il corpo degli umani. L'approccio storico-filosofico serve alla De Feo per elaborare nuovi itinerari di pensiero che sono proietatti nel futuro ma sempre saldamente ancorati alla tradizione. Le riflessioni che ne derivano offrono a chi legge una maggiore comprensione della realtà digitale e dei suoi risvolti ed effetti.
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Homo pluralis di De Biase Luca
Un testo rivolto a chi non ha rinunciato all'apertura mentale e alla capacità di ampliare il proprio sguardo oltre l'orizzonte conformistico dei media moderni. Un invito a essere umani nell'era tecnologica in modo attivo, continuando a porsi quelle domande che le macchine non sono capaci di porsi, a mettere in discussione il sistema dell'informazione nel quale si è immersi, a elaborare pensiero critico coltivando una sana autonomia di giudizio sui sistemi di personalizzazione, trasparenza e filtraggio di Google e Facebook ma anche su se stessi e sul modo con cui si interagisce con la tecnologia.
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Techgnosis di Davies Erik
Un testo ritenuto un classico della letteratura tecnologica sul rapporto tra tecnologie, spiritualità e scienze dell'occulto. Un libro controcorrente che predilige una lettura spirituale, irrazionale, mistica, misteriosa e nascosta della tecnologia rispetto a quella razionale e tutta centrata sulla precione matematica, meccanica e computazionale. Il libro è un'esplorazione di come questa lettura paradossale sia possibile attraverso un viaggio che parte dall'uomo di Neanderthal evidenziando il ruolo trasformativo della tecnologia sull'ambiente, la vita e la mente degli esseri umani. La tecnolcultura che ne deriva è a tutti gli effetti cultura, misurabile nei molteplici effetti collaterali che la tecnologia produce. Effetti spesso magici, perché pochi sanno veramente come funziona un prodotto tecnologico, e tali da dare forma a nuove mitologie (il bug dell'anno 2000, la paura di Internet, il Grande Fratello e la sorveglianza panottica, l'invasione delle macchine, ecc.). La lettura è interessante per le infinite fonti a cui l'autore fa riferimento, non soltanto tecnologiche ma esoteriche, eclettiche e religiose/spirituali. Il pensiero di fondo che emerge è che la tecnologia non è uno strumento neutrale che noi creiamo, ma una forza difficile e strana da comprendere come lo è comprendere se stessi come esseri umani. Tecgnosis non è un libro contro la tecnologia ma il tentativo di mapparne i miti e le mitologie.
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