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Intelligenza Artificiale: primavera o inverno? (dialogando con Piero Poccianti)
Sono 7,5 miliardi gli esseri umani che popolano il pianeta e il numero continua ad aumentare. Io ritengo che vi sia bisogno dell’Intelligenza Artificiale e di tutte le altre tecnologie a disposizione per sopravvivere senza distruggere la “grande astronave” che ospita non solo l’uomo ma anche tutte le altre specie viventi.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
La responsabilità di come una tecnologia viene impiegata è solo e soltanto nostra (Marco Rigamonti)
Ritengo che lo sviluppo e l’implementazione dell’AI vadano assolutamente regolamentati: quello che però mi preoccupa maggiormente non è la possibilità che le macchine prendano il sopravvento sull’uomo, bensì gli effetti e le conseguenze che un utilizzo acritico dell’AI potrebbe avere sulla nostra società, portando a un ulteriore incremento delle disuguaglianze, con tutte le conseguenze che ciò può comportare sulla tenuta delle nostre democrazie.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Intelligenza o stupidità artificiale? (Intervista con Stefano Bargagni)
Si chiama “intelligenza artificiale ” solo perché funziona in maniera simile a processi che si svolgono nel cervello degli esseri viventi ma di fatto, analizzando a fondo questi algoritmi, sono abbastanza “stupidi” e dovrebbero chiamarsi “stupidità artificiale”. La mia definizione di computer rimane ancora quella mutuata da qualcuno di cui non ricordo il nome: è “lo stupido più veloce del mondo”.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Lavoro, automazione e futuro
L’intelligenza è lo strumento che la specie umana ha usato nella sua evoluzione per sopravvivere ed evolvere. Cosa può succedere se questa risorsa preziosa finisse per caratterizzare la specie emergente delle macchine intelligenti?
Si trova in MISCELLANEA
Niente sarà più come prima: la quarta dimensione (virtuale) è realtà!
"Di realtà aumentata e virtuale si parla da tempo, ma solo negli ultimi dieci anni queste discipline hanno preso concretezza, uscendo dall’universo della fantascienza per raggiungere una maturità tale da far presagire una rivoluzione. Al di là dei numeri e delle grandi proiezioni di futurologi e istituti di ricerca, oggi si impone una domanda: come possiamo noi interpretare una tecnologia sul nascere, farla nostra e applicarla nella vita di tutti i giorni? Conoscere, anticipare e cavalcare l’onda della novità tecnologica può infatti dare un enorme vantaggio strategico e insieme procurare la grande soddisfazione di trovarsi a fare le mosse giuste nel momento giusto. Esatto, il momento è proprio adesso! Inizia il viaggio dell’uomo nei mondi ibridi della realtà aumentata e nelle dimensioni parallele di quella virtuale." - Niente sarà più come prima di Antonio Laudazi
Si trova in MISCELLANEA