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Leggere che fatica! Leggere che piacere!
Il nostro cervello non è nato per leggere, ma può imparare a farlo. La pigrizia può essere un impedimento, da vincere scoprendo il piacere della lettura. Sia essa quella cartacea e lineare, sia essa digitale e visuale. Superare la pigrizia non è facile, ma si può essere aiutati nel riuscirci. Genitori, insegnanti, adulti dell’era digitale sono chiamati a una sfida epocale, instillare nei più giovani la voglia di leggere e facilitare l’emergere di motivazioni forti a farlo. Se funziona tutti ne uscirebbero più ricchi, più capaci di comprendere sé stessi, gli altri e il mondo. Consapevoli della fortuna che è loro capitata: la scoperta della lettura.
Si trova in Blog / Tabulario
La fatica della lettura e il piacere di leggere
Come ha scritto Maryanne Wolf nel suo libro Proust e il calamaro, noi umani non siamo nati per leggere. Nella evoluzione della nostra mente e della nostra la capacità di apprendere, leggere non è affatto qualcosa di naturale. E' una realtà nota che può avere effetti drammatici o conseguenze affascinanti a seconda della disponibilità, volontà, determinazione o pigrizia nel perseguire e coltivare la lettura. Sul tema della lettura, Annamaria Testa ha pubblicato un interessante articolo sulla fatica del leggere che suggeriamo ai nostri lettori per una lettura attenta e curiosa.
Si trova in Tecnobibliografia
La fatica della lettura in digitale
Si scrive tanto, anche a sproposito. Si legge sempre di meno, ma si naviga sempre. Si cinguetta più che dialogare. E soprattutto ci si lascia trascinare dalla sequenza binaria stimolo-risposta senza comprendere che sarebbe utile esercitare ogni tanto il pensiero critico, unico strumento capace di sostituire il dubbio alla semplice curiosità. In questo scenario la lettura è diventata strumento potente di comprensione di sé stessi e del mondo ma anche per formare il cervello delle nuove generazioni che verranno.
Si trova in Tecnobibliografia / Cultura