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Genitori dell’era digitale in cerca di identità
Viviamo l’era dell’incertezza nella quale qualsiasi scelta o azione può apparire sia giusta sia sbagliata. Giusta prima e sbagliata poi o viceversa. E’ una incertezza che attanaglia in particolare i genitori, membri di coppie di adulti che ancora hanno il coraggio di fare figli, nella loro esperienza educativa senza più modelli di riferimento e molto preoccupati per il futuro dei loro figli. Essere genitori oggi comporta un certo livello di follia e al tempo stesso una grande fatica nello stare al passo con le nuove tecnologie digitali.
Si trova in Blog / TECNORAPIDI e TECNOVIGILI
La relazione con la tecnologia e profili tecnologici
La tecnologia non ha necessariamente migliorato il mondo, ma ha sicuramente creato una miriade di nuovi comportamenti, emozioni, nuove ideologie e modi di pensare, gusti e mode consumistiche che possono essere classificati e categorizzati in profili identitari dalle caratteristiche e proprietà condivise. Tutti o quasi si sono dotati di un loro profilo digitale online ma qual'è il loro profilo come utilizzatori di strumenti tecnologici e che tipo di relazioni intrattengono con la tecnologia? Quanti possono definirsi tecnofobi e quanti si sentono da sempre tecnofili. Esistono ancora i tecnoluddisti e i tecnoutopisti? Chi si identificherebbe con i tecnocritici o i tecnocicnici?
Si trova in Blog / Tabulario
Dal Golem ad AlphaGo
C’è un’intera corrente di pensiero – grosso modo ispirata ai modelli computazionali della mente - la quale ritiene che, sì, è possibile che robot e computer possano avere una mente per la buona ragione che la mente non è vincolata al supporto materiale: sia un’anima che un software per computer hanno un rapporto accidentale con il corpo in cui si trovano. E ciò stabilisce una singolarissima alleanza fra i vecchi dualisti che credono nell’esistenza dell’anima immateriale e i contemporanei cognitivisti che pensano che la mente sia un software per computer.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
DEEPFAKE
Un audio o un video modificati e manipolati per essere reali e credibili. La pericolosità del deepfake sta proprio nella credibilità del risultato, in termini di immagini e/o video, da esso prodotto. Un risultato capace di convincere facilmente le persone portandole a credere alle storie, messaggi o teorie a esso collegate. Gli effetti dl deepfake possono essere enormi, sia sui comportamenti delle persone sia in termini di impatti politici e finanziari. Del deepfake ne esiste anche una versione in tempo reale che consente di cambiare l’immagine di un volto con un altro soggetto esistente o immaginario durante l’utilizzo estemporaneo di applicazioni video.
Si trova in Tecnopillole
Dal Golem ad AlphaGo
C’è un’intera corrente di pensiero – grosso modo ispirata ai modelli computazionali della mente - la quale ritiene che, sì, è possibile che robot e computer possano avere una mente per la buona ragione che la mente non è vincolata al supporto materiale: sia un’anima che un software per computer hanno un rapporto accidentale con il corpo in cui si trovano. E ciò stabilisce una singolarissima alleanza fra i vecchi dualisti che credono nell’esistenza dell’anima immateriale e i contemporanei cognitivisti che pensano che la mente sia un software per computer.
Si trova in Blog / Biblioteca Filosofica
🍒 🍒 IN VIAGGIO ALLA RICERCA DI AUTENTICITA’
Alcuni giorni di trekking nel deserto del Sahara mi hanno messo a confronto con realtà umane lontane anni luce dalle nostre. Ne è nata una breve riflessione sull’autenticità. Su quanto essa sia vissuta e raccontata nella nostra era tecnologica nella quale prevale l’individualismo a scapito dei vincoli collettivi. Vincoli, legami, esperienze ben presenti in realtà dove non manca lo smartphone ma prevalgono ruoli sociali riconosciuti, sincerità, norme condivise e sentimenti di comunità.
Si trova in TECNOCONSAPEVOLEZZA
Uno, nessuno, centomila
Passa il tempo e Pirandello continua ad essere di una contemporaneità a dir poco disarmante.
Si trova in MISCELLANEA
Sta nascendo un inconscio digitale?
La pervasività dello smartphone e il suo essere diventato protesi tecnica, esattamente come lo è stata la mano nel passaggio dell'essere umano alla posizione eretta, sta creando una nuova realtà fatta di interconnettività, trasparenza, nuovi linguaggi e nuove forme di civiltà. Cambia anche la percezione della realtà e quella di se stessi.
Si trova in MISCELLANEA