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La parte abitata della rete (Maistrello Sergio)
Il merito dell'autore è di avere introdotto il concetto di parte abitata della Rete facendo comprendere come il Web abbia una valenza diversa a seconda di come viene vissuto e praticato. La parte abitata a cui il libro, scritto nel 2007 al tempo della Blogosfera, fa riferimento non è solo quella di Facebook o di Instagram ma quella, più solida e ricca composta da siti web e pagine personali, di blog e altri spazi frequentati come comunità online, forum e gruppi di interesse.
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Critica della ragione informatica (Maldonado Tomás)
Un libro con un titolo presuntuoso che sottolinea, già alla fine degli anni novanta, il bisogno di una critica della tecnologia intesa in senso Kantiano come analisi, esplorazione e ricerca di conclusioni. A finire sotto l'analisi critica dell'autore sono il complesso di argomentazioni, concetti e pseudoargomentazioni usate da molti per raccontare le rivoluzione di Internet e delle telecomunicazioni tecnologiche. La critica serve a far conoscere opinioni diverse e controverse, perplessità e dubbi sulle realtà tenologiche emergenti fornendo spunti per una pratica tecnologica ricca di consapevolezza e senza i rischi di una navigazione alla cieca. A essere analizzata è l'informatica e la sua ragione ma l'esercizio di Maldonado sembra suggerire che lo stesso esercizio si debba allargare anche ad altre realtà, anche soltanto per non mettere a riposo l'intelligenza critica umana.
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Capra e calcoli (Malvaldi Marco, Dino Leporini)
l'utente dimentica questa fondamentale differenza." Il computer ci dicono gli autori sono strumenti onnipresenti e potentissimi ma anche l'opportunità di riflettere su come affrontiamo i problemi e ci interroghiamo sulle cose dell'esistenza e del mondo, alla ricerca di un ordine o di una soluzione. Il suggerimento è di fare attenzione ad appaltare, a macchine che funzionano con semplici sequenze binarie, le soluzioni che andiamo cercando e di riflettere sui rischi e gli effetti delle soluzioni che esse propongono. Per capire come fare bisogna adottare un approccio ironico come quello usato dagli autori che, in modo divertente ma istruttivo, illustrano il modo intrigante e inquietante assunto dagli algoritmi nella vita di tutti noi. Il divertimento è inferiore a quello provocato dalla Banda del Barlume dei gialli di Malvaldi ma sempre garantito.
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La nuova rivoluzione delle macchine (McAfee Andrew, Brynjolfsson)
Un viaggio affascinante dentro le macchine tecnologiche e digitali e le loro capacità di trasformare il modo in cui viviamo e lavoriamo. In un futuro già arrivato, macchine intelligenti saranno in grado di sostituirsi agli esseri umani nella diagnosi delle malattie, nella logistica e nella distribuzione, nelle fabbriche e negli uffici e di svolgere sia attività manuali sia cognitive. I due autori forniscono alcune chiavi di lettura per comprendere le trasformazioni in atto e le informazioni utili a valutarne gli impatti, in termini personali, lavorativi, culturali e sociali. All'analisi si accompagna anche una mini guida per la sopravvivenza, fondata prevalentemente sull'educazione e l'apprendimento, due attività che possono preparare alle disruption prossime venture in arrivo.
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Internet non salverà il mondo (Morozov Eugeny)
Eugeny Morozov continua anche in questo testo la sua riflessione critica e tecno-cinica sulla tecnologia criticando la centralità di Internet e la possibilità di risolvere tutti i problemi politici e culturali attraverso la tecnologia. Criticato da molti come responsabile della criminalizzazione della tecnologia, Morozov se la prende con i rappresentanti del mondo tecnologico come Jeff Bezos di Amaxon, Eric Schmidt di Google, Reid Hofman di Linkedin, Gordon Bell di Microsoft ma anche con molti cyber-intellettuali responsabili dell'attuale celebrazione acritica e superficiale della tecnologia. Sotto il mirino finiscono anche i Big Data con il loro lato oscuro e algoritmi legati alla sorveglianza e alle tecniche di social engineering.
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Silicon Valley: i signori del silicio (Morozov Eugeny)
Eugeny Morozov è un autore capace di scatenare reazioni contrastanti per le sue visioni radicali e politicamente scorrette ma anche per la sua capacità nel fornire letture impensabili di molti dei fenomeni della società tecnologica attuale. In questo libro Morozov accentua la sua critica radicale e intellettuale ai grandi produttori tecnologici accusandoli, senza metafore, di essere responsabili della narrazione tecno-liberista prevalente che alimenta la voracità del capitalismo globale contemporaneo e le sue numerose disuguaglianze causate anche dalla sostituzione ostante dello stato sociale con alternative più snelle, rapide e cibernetiche.
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L’ingenuità della rete di Morozov Eugeny
Per anni si è parlato di come rendere Internet più libero oggi si scopre che libero non lo è più. La libertà praticata da molti si scopre oggi essere all'interno di un lungo processo di riallinemento e di un discorso di potere nel quale pochi ci guadagnano e tutti gli altri rimangono al palo. Un libro coraggioso e brillante che mostra le contraddizioni e le percezioni confuse che si hanno di Internet. Le une e le altre stanno travando la strada per emergere dalla foschia della Rete eliminando l'euforia iniziale e suggeredno una riflessione politica di Internet e delle sue molteplici ramificazioni. Una riflessione urgente perché Internet sta diventando un veicolo di depoliticizzazione e de-democratizzazione oltre che uno spazio attraverso il quale esercitare il controllo e abolire, nella pratica, libertà e diritti.
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High tech e rapporti umani (Naisbitt John)
Il concetto contenuto nel titolo del libro era già stato sviluppato in Megatrends per illustrare il rischio che, in una società ipertecnologica, si potessero perdere i contatti umani. Qui è il tema principale del libro, scelto per l'emergere del mercato tecnologico e dei rischi percepiti ad esso associati. Il libro mantiene la sua attualità per le numerose fonti utilizzate (giornali, media, studi sociologici e psicologici, ricerche scientifiche, ecc.) e per la roadmap suggerita a chi volesse disintossicarsi dalla tecnologia o abbandonare momentaneamente gli spazi da essa intossicati. Il distacco dalla realtà, l'accettazione della violenza come normalità, la distrazione sono solo alcuni degli argomenti trattati. In un periodo (anni 90) di Prozac e prodotti farmaceutici simili, il libro rappresentò uno spiraglio luminoso di riflessione critica. Oggi che il prozac è stato sostituito direttamente da prodotti tecnologici come Facebook, il testo di Naisbitt potrebbe suggerire il ritorno al Prozac prima della fuga definitiva.
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Essere Digitali (Negroponte Nicholas)
Un libro che ha fatto la storia e racconta l'evoluzione dei media tecnologici unitamente a una miriade di anticipazioni e previsioni che si sono poi puntualmente realizzate come lo schermo tattile dei dispositivi mobili attuali, i CD-ROM, la televisione ad alta definizione o la carta digitale. Chi non ha avuto modo di leggerlo per la sua giovane età o per aver perso l'occasione di leggerlo alla sua uscita, oggi può trovarlo in versione digitale online, scaricabile anche in forma gratuita. La parte del libro dedicata alle interfacce è didattica e informativa. Vi è raccontata la loro storia a partire da quelle visuali, grafiche, virtuali, ologrammatiche, da quelle usate nelle teleconferenze ma anche offerte da strumenti come il mouse e i sistemi di riconoscimento vocale. Il testo di Negroponte, letto a distanza di venti anni, risulta particolarmente interessante anche per altri tre motivi: la descrizione di cosa significhi essere digitali, il ruolo della tecnologia nell'educazione e il richiamo a fare attenzione agli effetti collaterali della tecnologia.
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Boomerang (Palmerini Nicola)
Un testo curioso e intelligente come può esserlo un oggetto come il boomerang, per chi non lo ha mai usato. Il boomerang è la metafora perfetta usata dall'autore per raccontare l'esperienza tecnologica moderna. È uno strumento che richiede grandi competenze e comporta dei rischi, soprattutto perché non è un semplice strumento ludico. Esattamente come la tecnologia alla quale negli ultimi decenni abbiamo sempre più affidato i nostri desideri, le aspirazioni, i sogni e le ambizioni. Oggi è tempo di fare una riflessione diversa interrogandosi sugli effetti collaterali così come sulle utopie e i sogni svaniti. Serve un approccio alla tecnologia diverso, più consapevole, sostenibile e umano.
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