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Per un'ermeneutica del cyberspace di De Feo Linda
Un viaggio narrativo e storico-filosofico nel mondo della cibernetica e del vrtuale, una esplorazione attenta dell'era delle tecnologie fatta di tanti interrogativi filosofici sul rapporto uomo-macchina. La macchina analizzata è quella hardware degli automi che evolvono verso la forma di Androidi grazie all'evoluzione della loro componente software di intelligenza artificiale. Manufatti artificiali nella forma di Cyborg che vengono da lontano e che oggi sembrano avere la capacità di replicare sia la mente sia il corpo degli umani. L'approccio storico-filosofico serve alla De Feo per elaborare nuovi itinerari di pensiero che sono proietatti nel futuro ma sempre saldamente ancorati alla tradizione. Le riflessioni che ne derivano offrono a chi legge una maggiore comprensione della realtà digitale e dei suoi risvolti ed effetti.
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Velocità di fuga di Dery Mark
La fine del millennio ha visto il fiorire di numerose utopie tecnologiche che Mark Dery aveva in qualche modo anticipato descrivendo la velocità di fuga della tecnologia e le sue promesse di liberazione dalla storia umana e dalla morte. La diffusione di reti e Realtà Virtuali, di protesi tecnologiche e di computer, ha cambiato il modo di comunicare e di sperimentare la realtà, ha rivoluzionato le vite immateriali ma alterato anche quelle materiali. Il libro scritto quasi venti anni fa può servire ancora oggi da guida a chi volesse comprendere meglio la cultura digitale e capire verso quale direzione post-umana si stia indirizzando l'evoluzione tecnologica. Mentre alcuni contenuti e personaggi del libro sono diventati obsoleti e irrilevanti, molti altri mantengono immutata la loro attualità, dal sesso virtuale al cyberpunk, dai cyborg alla musica, fino alla religione zen e alla fantascienza. Il testo non è semplice ma ricco di riferimenti culturali e intellettuali, affascinante e denso di riflessioni approfondite su dove ci sta portando la tecnologia. La cultura digitale descritta da Dery non sta solo cambiando il significato di molte realtà umane ma la natura umana stessa. Il libro offre l'opportunità di riflettere, anche con leggerezza ed ironia, su quanto dalla pubblicazione del libro è nel frattempo accaduto.
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Release 2.0 di Esther Dyson
Il libro contiene molte ovvietà su novità tecnologiche sulle quali tutti possono fare facili previsioni di successo ed evoluzioni future. Il libro è ambizioso e può non corrispondere alle motivazioni che hanno portato al suo acquisto. Contiene comunque numerose informazioni, offerte in modo semplice, sulla vita digitale online. Oggi si possono trovare libri migliori, più approfonditi e utili.
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Vite Mobili di Elliott Anthony e Urry John
Testo essenziale per il contributo che gli autori hanno fornito nella elaborazione del linguaggio utile a interpretare e comprendere la rivoluzione tecnologica Mobile. Senza un linguaggio sarebbe oggi impossibile comprendere il ruolo della mobilità sulle vite individuali e nella costituzione delle identità e più complicato gestirne opportunità, possibilità e rischi.
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Il bluff tecnologico di Ellul Jacques
Il libro Il bluff tecnologico, che fa parte di una trilogia composta da La Technique ou l'enjeu du siécle - Le Système technicien - Le Bluff technologique, non ha una edizione italiana. Jacques Ellul è quasi sconosciuto in Italia ma meriterebbe di essere recuperato e tradotto. Non per la sua visione tecnofoba ma per una riflessione ritica bisognosa come non mai di pensoero anarchico e libero come quello di Ellul.
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Mobilitazione totale di Ferraris Maurizio
Un libro nel quale si parla di ARMI (Apparecchi di Registrazione e Mobilitazione dell'Intenzioanlità). Non armi convenzionali per guerre da combattere sul territorio ma armi più sottili, intelligenti e subdole di un apparato Web che sta determinando la vita di tutti senza che se ne sia consapevoli. Web, socal network e dispositivi tecnologici hanno definito i nuovi contesti nei quali viviamo con vincoli, opportunità, chiamate e altre forme di interazione che ci hanno reso complici di ciò che la tecnologia ci sta facendo ma soprattutto ci tengono in uno stato di continua mobilitazione. Uno stato inquietante che si impone con un potere assimilabile a quello esercitato in guerre più convenzionali e forse meno mobilitanti e offensive. Soprattutto per gli effetti che generano nei confronti degli stessi protagonisti che, con la loro partecipazione e complicità, le rendono possibili.
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Anima e iPad di Ferraris Maurizio
Uscito subito dopo l'arrivo sul mercato del tablet di Apple (2010) il libro ne ha saputo cogliere la carica rivoluzionaria e magnetica, alimentando una riflessione più ampia di quella semplicemente tecnologica che ha accompagnato il successo commerciale del dispositivo. Il titolo leggero e il testo discorsivo possono trarre in inganno. I contenuti sono filosofici e profondi, alla ricerca di verità per trovare l'anima di un dispositivo tecnologico destinato a fare da strumento di scrittura, di registrazione e di documentabilità, ma anche da specchio dell'anima, per accrescere la nostra memoria e il nostro pensiero.
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La società della trasparenza di Han Byung-Chul
L'autore è sconosciuto ai più ma si è guadagnato una schiera crescente di lettori affezionati e la curiosità di numerosi intellettuali, sorpresi per l'originalità e lucidità del suo pensiero, in grado di offrire spunti per una riflessione critica che spazia dalla tecnologia, all'amore, al potere e all'economia. Il testo è da leggere perché riesce a svelare il mito della trasparenza e la pornografia della società dell'informazione che, con la sua assoluta trasparenza, abolisce il segreto, rende obsoleta la politica e distrugge il desiderio. L'analisi del filosofo può non essere condivisa ma le sue argomentazioni forniscono uno sguardo diverso sulla nostra società diventata molto tecnologica.
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Nello sciame - Visioni del digitale di Han Byung-Chul
Un testo innovativo su argomenti già trattati ma che offre spunti per uno sguardo diverso sulle interazioni tecnologiche e sugli effetti della tecnologia sul nostro essere e vivere quotidiano. Dopo avere coniato concetti quali la società della stanchezza e la società della trasparenza in questo libro Byung invita a riflettere sul medium digitale come medium dell'eccitazione, sulla società dell'indignazione che si esprime nel sensazionalismo della Rete. Un invito da cogliere da parte di tutti coloro che non hanno rinunciato, nello sciame, a essere individui che pensano.
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Manifesto Cyborg di Haraway Donna
I testi della Haraway raccolti in questo libro manifesto hanno quasi venti anni ma mantengono tutti la loro originalità e rilevanza nella riflessione sulla tecnologia, la scienza e il ruolo di genere. Un libro che è diventato un punto di partenza fondamentale per la teoria post-femminista e per la cybercultura. Molta parte del libro è usata, dalla biologa e storica della scienza Haraway, per criticare il valore universale assegnato alla categoria di natura e collocarlo nelle ideologie dominanti. Una rilettura che porti a nuovi linguaggi e approcci interpretativi permetterebbe di ottenere risultati diversi. Il ricorso a nuovi linguaggi porterebbe ad impatti importanti anche nel modo in cui guardiamo biologicamente ai comportamenti umani. Il lavoro di destrutturazione e reinterpretazione serve alla Haraway per suggerire una nuova teoria del femminismo capace di opporsi al feticismo dell'obiettività scientifica dominata ideologicamente così come lo è quella sociale e politica. Per illustrare le sue tesi l'autrice ricorre al Cyborg, un organismo cibernetico, un ibrido di organismi umani e macchine tecnologiche che rappresenta oggi sia una finzione sia una realtà perché tutti siamo ormai stati trasformati in cyborg. Grazie al cyborg sparisce anche la differenza di genere così come perdono valore le categorie universali ad essa legate. Una riflessione che ha avuto grande impatto sul pensiero moderno e che può essere letta ancora oggi come una anticipazione di quanto oggi molte donne stanno sperimentando. Per dirla con Haraway: "meglio essere un cyborg che una dea".
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