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Fermati un attimo a riflettere!
Siamo tutti impegnati come professionisti, manager d’azienda, formatori, scienziati, ecc. Tutti dovremmo anche impegnarci come esseri umani, cittadini di un mondo in crescente fibrillazione e sofferenza. Se lo facessimo la prima cosa da fare ci porterebbe a guardare fuori da noi stessi, rivolgere lo #sguardo altrove, vicino e lontano, OLTREPASSARE.
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𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐭à 𝐯𝐚 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚𝐧𝐝𝐨, 𝐜𝐡'è 𝐬ì 𝐜𝐚𝐫𝐚
«[...] libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.» DANTE
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🌼🌺🌹🥀 𝕊𝕚𝕒𝕞𝕠 𝕥𝕦𝕥𝕥𝕚 𝕚𝕟 𝕝𝕚𝕓𝕖𝕣𝕥à 𝕧𝕚𝕘𝕚𝕝𝕒𝕥𝕒!?
Il caldo non aiuta ma proviamo a fare alcune semplici riflessioni: Quanto tempo passiamo collegati a un dispositivo tecnologico e quanta attenzione ci ruba? Quante scelte e decisioni deleghiamo agli algoritmi, ai motori di ricerca e alle intelligenze artificiali con cui siamo sempre più ibridati? Perché all’algoritmo è concessa piena libertà di espressione e agli umani no? (vedi censure e cancellazioni di profili su Facebook e Twitter)
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A spasso per il bosco
In un’epoca caratterizzata dalla deforestazione selvaggia può risultare difficile immaginare la Terra completamente ricoperta da boschi e foreste. Gli uni e le altre hanno visto l’origine della nostra evoluzione umana, a essi è ancorato il nostro immaginario, da essi è nata la nostra cultura. Boschi e foreste sono dentro di noi, ne sentiamo il richiamo, ne soffriamo la lontananza e sogniamo sempre di poterci ritornare. Anche spostandoci per chilometri, in fuga dalle megalopoli dove negli ultimi decenni ci siamo volontariamente o forzatamente rinchiusi.
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Libertà e prigionia da coronavirus
Senza rendercene conto, per costrizione ma anche con la nostra complicità e collaborazione, ci siamo trovati prigionieri, privati di alcune delle nostre libertà. Una scelta obbligatoria per salvarsi dal contagio ma che sta diventando fastidiosa per la mancanza di certezze e per il modo con cui si è trattati. Da cittadini chiamati a obbedire, destinatari quotidiani di inviti allo stare in casa e a rimbrotti paternalistici perchè non ci si sta. Ma soprattutto tenuti prevalentemente disinformati, anche grazie alla nostra misinformazione, alla quale ci eravamo da tempo assuefatti. Segnaliamo sul tema una intervista alla filosofa Roberta De Monticelli pubblicata su HuffPost.
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👩‍🚒️👩‍🚒️ La libertà de(a)llo schermo
Gli innumerevoli schermi che usiamo sembrano regalarci una libertà illimitata, nella realtà sono filtri potentissimi che costruiscono mondi e visioni della realtà. Mentre lo specchio fa da ponte tra passato, presente e futuro, lo schermo ha annullato passato e futuro precipitandoci in un presente continuo ed eterno.
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Lo smartphone ti fa sentire libero ma sei sempre sottomesso, liberati dallo smartphone
Viviamo tempi di crisi, nel senso etimologico del termine tempi di separazione, selezione, decisione, cambiamento e opportunità. La crisi attuale però è duratura, regressiva e sembra essere diventata una realtà permanente. Come tale rende complicata ogni scelta, decisione, e possibilità di cambiamento, sprofondando molti nell'incertezza e nella 'liquidità' (concetto che il sociologo Zygmut Bauman, morto nel 2017, ha usato per descivere la società postmoderna).
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Le lacrime da coccodrillo dei produttori tecnologici
Il 2018 e il 2019 saranno ricordati come gli anni del disincanto tecnologico ma anche verso i leader, spesso percepiti come maghi e condottieri invincibili, delle aziende della Silicon Valley. Dopo Cambridge Analytica nulla è stato più come prima. Le grandi società tecnologiche se ne sono accorte ma l’ammissione degli errori fatti non può essere la soluzione e neppure il primo passo da compiere.
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Democrazia liberale e tecnologia
Carole Cadwalladr è la cronista dell'Observer che ha scoperchiato lo scandalo di Cambridge Analityca e che per questo motivo è stata cancellata a vita dal social network. In un video la Cadwalladr ha spiegato anche come i social abbiano influito sulla Brexit. Da guardare e ascoltare attentamente. Facebook e altri social network stanno facendo male alle democrazie in ogni parte del mondo. Ma fdorse non ne siamo consapevoli.
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Facebook: le regole non bastano!
Negli ultimi anni Facebook è andato fuori strada. I tentativi recenti di imporre regole, restrizioni e implementare nuovi algoritmi per il controllo dei contenuti non sembrano essere sufficienti. Il social network continua a raccogliere una infinità di contenuti violenti, offensivi e volgari ma soprattutto è diventato strumento potente di lotta politica e diffusione di false notizie create ad arte per alimentarla.
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