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🌑🌒 La DAD atrofizza la mente e spegne i cuori
Molti ragazzi, adolescenti, giovani, grandi frequentatori di piattaforme online, videogiochi e applicazioni mobile, oggi sostengono che studiare davanti a un PC è come stare dentro una bolla e di sentirsi esclusi.
Si trova in Blog / Tabulario
Analfabetismo da tablet in classe
L’analfabetismo di ritorno è terminologia nota e usata per descrivere un fenomeno che vede gli individui perdere nel tempo le competenze assimilate durante percorsi di apprendimento che hanno permesso di acquisire le conoscenze necessarie alla scrittura e alla lettura. L’Italia, come altri paesi del mondo, soffre di analfabetismo di ritorno ma a preoccupare di più è una nuova forma di analfabetismo, quella derivata dall’uso di strumenti tecnologici come smartphone e tablet.
Si trova in MISCELLANEA
Anno scolastico al termine, tempo libero e smartphone
Con giugno finisce l’anno scolastico 2019 e migliaia di ragazzi disporranno di maggiore tempo libero. I genitori potrebbero suggerire buone idee su come riempirlo. Magari lontano dal dispositivo tecnologico o usandolo in modo creativo.
Si trova in Blog / TECNORAPIDI e TECNOVIGILI
Apprendere con i social: gli studenti protagonisti o vittime?
La tecnologia, la sua pervasività e l'uso che ne viene fatto stanno creando nella scuola un divario crescente tra molti insegnanti e i loro alunni. Il divario si manifesta come un camminare su due sponde diverse di un baratro dove per ora gli adulti riescono a comunicare urlando qualcosa, mentre i ragazzi sono intenti e concentrati a interagire, anche in classe, con i loro dispositivi mobili. Il rischio è che il divario si vada approfondendo sempre più rendendo sempre più difficile per un insegnante, forse per un adulto, trovare interessi comuni di comunicazione intergenerazionali. Senza interesse può diventare complicato provare a far nascere in loro il desiderio del sapere, trasmettere la luce che solo un insegnante può accendere e far nascere la curiosità per misteri che nessun social network è in grado di svelare. Il problema è che oggi, nell'era tecnologica e digitale, tutto l'amore che un insegnante può dedicare all'insegnamento e al sapere non sembra più sufficiente per chiudere il divario generazionale e riattivare l'attenzione dei ragazzi. Primo punto di partenza per tutto il resto.
Si trova in MISCELLANEA
Buone pratiche frutto esclusivamente della passione, della creatività e dell’impegno di singoli docenti [6]
Se si vuole una scuola moderna e aggiornata bisogna essere pronti a mettere in discussione i paradigmi utilizzati finora, per preparare ragazzi ai quali la società richiede competenze molto diverse rispetto al passato e che bombarda sempre più i giovani con una quantità incredibile di stimolanti informazioni digitali. Ma niente paura, questo non vuol dire rinnegare tutto ciò che si è fatto sinora, semmai significa arricchirlo. Alla sesta intervista SoloTablet ha incontrato Roberta Martino.
Si trova in MISCELLANEA
Cittadini digitali consapevoli
Andando per librerie, quelle ancora esistenti e resistenti, può capitare di incappare in piccoli tesoretti nascosti. Tesoretti perché nella forma di piccoli libri, per pagine e dimensioni, ma così pieni di contenuti, conoscenze e stimolazioni da rendere ricchi, satolli e soddisfatti. Piccoli tesori nascosti capaci di attirare e farsi trovare, di suggerire, in un’epoca regressiva e densa di oscurantismo, di non rinunciare mai a cercare, di continuare a porsi delle domande, di coltivare e alimentare intelligenza e conoscenza, e di impegnarsi agendo contro la paura, la brutalità linguistica e l’ignoranza.
Si trova in Blog / Tabulario
Condurre o lasciarsi condurre? (Kosmè De Maria)
Un piccolo contributo, il racconto di un'esperienza vissuta a scuola, condivisa con l'intento di suggerire una riflessione sul significato dell'attesa e dell'ascolto in ambito educativo.
Si trova in MISCELLANEA
Didattica digitale: quando la presenza non ha nulla a che fare con lo spazio.
La pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione delle nostre attività, moltissimo, inaspettatamente. E l’impatto non è stato solo nella dimensione “tempo”; ancora di più, è stato nella dimensione “spazio”.
Si trova in MISCELLANEA
DOV’È IL SORRISO?
Come tutte le cose terrene, anche la pandemia avrà una fine. Poi tornerà il sorriso e rispunterà sui nostri visi con una forza nuova e la consapevolezza di quanto esso sia importante. Ma al momento? Cosa possiamo fare, se non vogliamo solo sentire la sua mancanza? Certamente non ci basta il sorriso degli occhi che trapela dal bordo della mascherina, non ci rasserenano i sorrisi che ci rimandano le videocamere dei nostri computer collegati in videoconferenza, non ci bastano le immagini sorridenti di Instagram o Pinterest. Ma soprattutto siamo preoccupati per la sparizione del sorriso sul viso di tanti amici, conoscenti e anche dei nostri bambini.
Si trova in Blog / Recinti aperti
E se smettessimo di parlare di tecnologia e parlassimo di didattica e apprendimento?
Per chi la vede da fuori la scuola italiana è un mondo tutto da scoprire e soprattutto da comprendere. Anno dopo anno si parla di riforme e cambiamenti ma tutto sembra ridursi (grazie anche al contributo dei media) a semplici scontri ideologici e politici tra progressisti e conservatori, riformatori e conservatori. Da anni si parla di rendere la scuola tecnologica ma il risultato è la semplice introduzione di nuove terminologie in lingua inglese e di alcuni nuovi dispositivi in classe.
Si trova in MISCELLANEA