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Pad-agogia: tablet e didattica
Segnaliamo un testo di Roberto Franchini dal titolo completo di "Pad-agogia: tablet e didattica nei centri di formazione professionale". Un testo che fornisce un utile approfondimento sul tema dell'impiego del tablet a scuola e una fotografia interessante delle barriere che ancora ostano ad un pieno utilizzo delle nuove tecnologie nella scuola italiana.
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Più che il tablet meglio premiare l’immaginazione
L’isola che non c’è esiste e si chiama Waldorf School of the Peninsula. Si trova nella Silicon Valley, il territorio digitale per definizione e il centro del potere tecnologico che ha cambiato le vite di tutti, comprese le loro abitudini, comportamenti e modi di pensare e di apprendere. E’ un’isola strana ma interessante nella quale è bandito l’uso del tablet, dello smartphone e dei display digitali e viene premiata la capacità immaginativa. E’ un’isola in formato scuola e aperta ai figli dei dipendenti, ipertecnologici, delle numerose aziende che popolano la Silicon Valley.
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Scuola e tecnologia, cosa pensano gli insegnanti [1]
La tecnologia va bene ma non deve invadere gli spazi che sono e devono rimanere "umani". Insegnare in una scuola tecnologicamente attrezzata non implica necessariamente un rinnovamento della didattica perché, ancora, non tutti i docenti sono disponibili al cambiamento o hanno le competenze richieste; inoltre, ogni azione didattica che preveda l'uso delle ICT è necessario sia supportata da una struttura progettuale che stabilisca obiettivi, tempi e modalità ben definite che rispettino la naturale evoluzione del processo di crescita dei ragazzi ed i ritmi di apprendimento.
Si trova in MISCELLANEA
Scuola, tecnologia e futuro dei ragazzi
In una realtà in costante e dinamico cambiamento compito della scuola dovrebbe essere quello di dotare bambini e ragazzi di nuovi strumenti, concetti, abilità e capacità di pensare in modo diverso e critico, in modo che possano affrontare le novità emergenti e i cambiamenti in arrivo. Purtroppo la realtà racconta una storia molto diversa, legata ai ritardi con cui la scuola si sta adattando al nuovo.
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Serve un approccio pragmatico e utilitaristico. Scuola e tecnologia, parlano gli insegnanti [2].
Alla seconda intervista sul tema scuola e tecnologia SoloTablet ha incontrato Giuseppe Corsaro, Insegnante di Lettere alla Secondaria di primo grado: "Gli insegnanti che usano il digitale sono pochi e fra questi ancor meno sono coloro che lo usano in classe per l’attività didattica. E’ necessaria una rivisitazione del ruolo del docente. Non si può introdurre la tecnologia per continuare a fare didattica alla vecchia maniera o esclusivamente per la produttività personale del docente o per gli aspetti amministrativo-burocratici. "
Si trova in MISCELLANEA
Serve un piano di formazione sull'utilizzo critico delle nuove tecnologie per i docenti - Scuola e tecnologia
SoloTablet intervista Roberto Sconocchini, insegnante elementare da tempo impegnato nel promuovere l'introduzione delle nuove tecnologie difitali a scuola e a produrre informazioni e conoscenze per facilitare un utilizzo critico della tecnologia nella didattica. Attraverso il suo blog raccoglie e mette a disposizione dei colleghi documentazione teorica, informazioni, materiali e racconti utili a conservare la memoria di quello che viene fatto e a permettere la replicabilità delle buone pratiche.
Si trova in MISCELLANEA
Tablet a scuola: deconcentrazione garantita e istituzionalizzata
Considerati i risultati molti si interrogano se valga ancora la pena andare a scuola. Se lo chiedono soprattutto i nativi digitali che grazie alla loro abilità nell'uso delle tecnologie hanno accesso a fonti di conoscenza e di sapere alternativi in grado di fornire loro strumenti e materiali per una formazione personale e professionale adeguata ai tempi. Nel frattempo le istituzioni scolastiche reagiscono alla immobilità istituzionale introducendo nuovi gadget tecnologici a scuola.
Si trova in MISCELLANEA
Tablet e nuvole: La sostenibile leggerezza della rivoluzione digitale
Segnaliamo un articolo ineterssante di Mario Natalino Agati. Un testo scritto per condividere un punto di vista sulla scuola come agenzia di sintesi e di ricomposizione olistica della possibile frammentazione cognitiva. Una riflessione che sottolinea le grandi opportunità offerte dalla tecnologia agli insegnanti per porsi e agire come avanguardia illuminata pronta a guidare il cambiamento.
Si trova in Tecnobibliografia
Tecnofila, tecnofoba ed anche un po’ tecnoscettica. SoloTablet intervista Flavia Giannoli [5]
Docente di Fisica e Matematica al liceo Volta di MIlano, Flavia Giannoli racconta che introducendo le nuove tecnologie in classe ha spiazzato i suoi studenti: “Prof, ma veramente possiamo usare i cellulari in classe?”; “Prof, ma possiamo andare su internet?”. Sostenitrice della didattica collaborativa, delle mappe comuni e condivise, della classe virtuale è convinta che la ricchezza della scuola, in termini di professionalità e competenze, potrebbe trarre grande vantaggio da un utilizzo intelligente della tecnologia e dei suoi prodotti innovativi.
Si trova in MISCELLANEA
Tecnologia a scuola: come cambia la didattica, in formato e-book
Un libro sulla didattica e sui cambiamenti dettati dall'influsso potente delle nuove tecnologie. Il tablet è entrato prepotentemente nella scuola italiana rivoluzionando modelli e metodologie didattiche e suggerendo nuove forme di apprendimento. Non tutti sostengono questa rivoluzione, ma tutti sono chiamati ad una riflessione critica sugli effetti della tecnologia nella scuola e sulla formazione delle nuove generazioni. Un libro utile per insegnanti che vogliono provare a cambiare, divertendosi!
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