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La singolarità è vicina (Kurzweil Raymond)
Il libro ha ricevuto una infinità di recensioni, sia entusiastiche sia fortemente negative. Tutti i lettori hanno l'opportunità di cogliere e comprendere l'idea del libro e le sue affascinati tesi, sposte con grande competenza e rigore scientifici ma anche in modo avvincente e immaginifico. Il testo di Kurzweil è ricco di informazioni dettagliate e di lucide quanto visionarie e plausibili previsioni. Il merito dell'autore è di porre all'attenzione di tutti una nuova idea dell'evoluzione umana e del ruolo che nel prossimo futuro giocherà la tecnologia. Suo è anche il merito di avere raccolto e integrato, in un solo voluminoso libro, tutti i filoni di ricerca e di studio che hanno alimentato il meme della singolarità negli ultimi decenni. Chi non amerà il tecno-ottimismo dell'autore potrà trarre vantaggio dall'integrità intellettuale nell'esporre le sue tesi e condividere le sue opinioni. Sicuramente non potrà non condividere le aspettative di Kurzweil sulla longevità della vita umana e sul ruolo che la tecnologia potrebbe avere nel garantirla.
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La società automatica
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Si parla tanto di Intelligenza artificiale, meno dei suoi effetti. Il libro di Stiegler, "Farmacologo della tecnologia" che ha contribuito con i suoi studi alla riflessione su scuola e innovazione nell’era digitale, morto a 68 anni nel 2020, offre alcuni motivi validi per farlo. L'autore si interroga e invita a interrogarsi su quali avrà l’intelligenza artificiale sull’occupazione e sugli scenari apocalittici che potrebbero presentarsi. Saranno confermati o smentiti? A affrontare questo tema non è solo Bernard Stiegler ma anche altri studiosi come Dunia Astrologo, Piero Terna, Andrea Surbone e molti altri.
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La società della mente
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - Il cervello umano è una vasta società organizzata, composta da molte parti diverse. Dentro il cranio dell'uomo sono stipati centinaia di tipi diversi di motori e organizzazioni, meravigliosi sistemi evolutisi e accumulatisi nel corso di centinaia di milioni di anni. Alcuni di questi sistemi, ad esempio le parti del cervello che ci fanno respirare, funzionano in modo pressoché indipendente. Ma nella maggioranza dei casi queste parti di mente devono convivere con le altre, in un rapporto che è a volte di collaborazione, ma più spesso di conflitto. Ne cosegue che le nostre decisioni e azioni non hanno quasi mai spiegazioni semplici e univoche, ma sono in genere il risultato delle attività di grandi società di processi in continuo rapporto di sfida, di contrasto o di sfruttamento reciproco. Le grandi possibilità dell'intelligenza derivano da questa enorme diversità, e non da pochi principi semplici. (Marvin Minsky)
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La società della trasparenza di Han Byung-Chul
L'autore è sconosciuto ai più ma si è guadagnato una schiera crescente di lettori affezionati e la curiosità di numerosi intellettuali, sorpresi per l'originalità e lucidità del suo pensiero, in grado di offrire spunti per una riflessione critica che spazia dalla tecnologia, all'amore, al potere e all'economia. Il testo è da leggere perché riesce a svelare il mito della trasparenza e la pornografia della società dell'informazione che, con la sua assoluta trasparenza, abolisce il segreto, rende obsoleta la politica e distrugge il desiderio. L'analisi del filosofo può non essere condivisa ma le sue argomentazioni forniscono uno sguardo diverso sulla nostra società diventata molto tecnologica.
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La società della trasparenza
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - La società contemporanea è al servizio della “trasparenza”: da una parte le informazioni sulla “realtà” sembrano alla portata di tutti, dall’altra tutti sono trasparenti – cioè svelati, esposti – alla luce degli apparati che esercitano forme di controllo collettivo sul mondo postcapitalista. Cosí ilvalore “positivo” della trasparenza maschera, sotto l’apparente accessibilità della conoscenza, il suo rovescio: la scomparsa della privacy; l’ansia di accumulare informazioni che non producono necessariamente maggiore conoscenza, se manca un’adeguata interpretazione; l’illusione di poter contenere e monitorare tutto, anche grazie alla tecnologia.In questo saggio, Byung-Chul Han interpreta la trasparenza come un falso ideale, come la piú forte delle mitologie contemporanee, che struttura molte delle forme culturali piú pervasive e insidiose del nostro tempo.
Si trova in Tecnobibliografia / Filosofia e tecnologia
La società dello spettacolo
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - La società dello spettacolo è un testo del 1967 scritto dal filosofo francese Guy Debord. E' stato abusato e banalizzato ma continua a mantenere una sua attualità come strumento di filosofia sociale nella comprensione della nostra società. Molteplici anche le sue implicazioni, anche in termini di ricerca sociologica.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica / Fondamenti
La solitudine tecnologica
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - Una riflessione su quanto la società sia cambiata con la dilagante onnipresenza delle tecnologie del computer. Dedicato a tutti gli operatori sedotti e abbandonati dal computer, che, usandolo quotidianamente, ne sono quotidianamente usati.
Si trova in Tecnobibliografia / Social e Cyberbullismo
La stanza intelligente (Weinberger David)
La validità del testo è garantita dal suo autore, co-autore del Cluetrain Manifesto che ha aperto mente e spazi di opportunità a intere generazioni di innovatori tecnologici, blogger e abitanti del Web. L'argomento è interessante, la continua trasformazione in corso delle idee e dell'informazione, intesa sia come dato elementare sia come conoscenza. A differenza di altri autori preoccupati del surplus informativo (Clay Shirky ad esempio) la paura di Weinberger è di non avere l'informazione che serve quando se ne ha bisogno. L'informazione in circolazione è troppa, siamo ben consapevoli che lo è e per questo abbiamo necessità di filtri adeguati per trovare quella necessaria. Internet non ha però gli strumenti che servono per creare la conoscenza della quale abbiamo bisogno.
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La tecnologia dell’umiltà di Jasanoff Sheila
La tesi dell'autrice è che la crescita e il successo delle scienze e delle tecnologie abbia creato nuove contraddizioni nella governance delle istituzioni. Non esiste solo un problema economico e di costi ma di partecipazione, di amministrazione e di interazioni tra lavoratori della conoscenza. Tutto sta avvenendo in contesti nei quali istituzioni moderne continuano a operare con modelli concettuali superati che impediscono di apprendere la ricchezza del contributo sociale, della partecipazione e della trasparenza. La partecipazione dovrebbe essere trattata come elemento standard della moderna democrazia ma in assenza di normative adeguate rischia di condurre a nuove conflittualità e difficoltà gestionali. La soluzione sta nell'adozione di tecnologie dell'umiltà per indirizzare la scienza e la tecnologia verso nuove mete, in modo da prestare maggiore attenzione alla componente sociale e partecipativa dei processi decisionali e agire nell'interesse delle persone ( da un approccio can do a uno should do). Il cambiamento di approccio permetterebbe di guardare al soggetto umano come elemento attivo, immaginativo, fonte di conoscenze, di conoscenza, di memoria e di competenze.
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La vetrinizzazione sociale di Codeluppi Vanni
La vetrinizzazione non è un fenomeno nuovo, ha origini lontane nel settecento inglese quando i commercianti iniziarono a mettere in scena nelle vetrine dei loro negozi o banchi di vendita i loro prodotti, creando vere e proprie spettacolarizzazioni e scenografie degli stessi. Il termine viene usato da Codeluppi per raccontare la vetrinizzazione sociale, prevalentemente di tipo comunicazionale e che si esprime con l'occupazione dei molteplici display di cui ogni persona oggi è dotata. Attraverso di essi le persone si mettono in vetrina, anzi si mettono in scena rappresentando
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