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SEO per allargare gli orizzonti
Internet ci ha regalato la libertà, forse anche l’illusione di averla. Online a farla da padrone sono gli algoritmi, di Google Search e non solo. Sono loro a determinare quale contenuto sia più attraente, adeguato, interessante e quale sia il migliore per rispondere alle esigenze del navigante online. Per renderli felici sono proliferate negli anni numerose pratiche SEO (Search Engine Optimization) che coinvolgono migliaia di persone e società. Numerosi sono anche coloro che ritengono inutile la SEO o vi si oppongono credendo di essere dotati di conoscenze e pratiche migliori.
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SEO per gli umani, non per le macchine
Internet ci ha regalato la libertà, forse anche l’illusione di averla. Online a farla da padrone sono gli algoritmi, di Google Search e non solo. Sono loro a determinare quale contenuto sia più attraente, adeguato, interessante e quale sia il migliore per rispondere alle esigenze del navigante online. Per renderli felici sono proliferate negli anni numerose pratiche SEO (Search Engine Optimization) che coinvolgono migliaia di persone e società. Numerosi sono anche coloro che ritengono inutile la SEO o vi si oppongono credendo di essere dotati di conoscenze e pratiche migliori.
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Social media per le aziende e loro inutilità
Nell'era della cosiddetta new o net economy il mantra delle aziende era avere un sito web, oggi avere una presenza sulle piattaforme social. Da tempo molte aziende hanno compreso che avere una vetrina online è inutile se non ci sono strategie articolate di storytelling, content marketing e per la generazione di opportunità. Quante aziende hanno già compreso che forse anche i media sociali sono inutili, o quantomeno insufficienti?
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Social media, ricerca di attenzione e distrazioni varie
L'uso dei media sociali può essere visto come la ricerca di attenzione e di gesti affettivi ed emotivamente coinvolgenti da parte degli altri. La distrazione è solitamente associata al surplus cognitivo e alla difficoltà a concentrarsi e focalizzarsi. Un'attenzione catturata dai click e dai like rischia di aumentare la distrazione e la difficoltà di concentrazione. Le due cose non sono comunque in contrapposizione tra loro ma due facce della stessa medaglia rappresentata da contesti interconnessi, virtualizzati dalla tecnologia e molto digitali
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Social Media: il fenomeno Pinterest
Lo si può amare o odiare ma non è possibile mettere in dubbio il suo successo come nuovo social media per le masse. Poco noto in Italia, Pinterest ha già raggiunto decine di milioni di utenti mensili e si prepara con nuovi modelli di business alla sfida con Facebook.Da semplice social network Pinterest è diventato anche strumento potente di marcheting, il tutto in pochi mesi.
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Social network, vita comunitaria e solitudine
Per un’autrice come Sherry Turkle le nuove tecnologie ci illudono di vivere insieme ad altri e al tempo stesso alimentano la nostra solitudine. Sullo stesso tema ha scritto anche la rivista The Atlantic mettendo in evidenza come la facilità con cui è possibile costruire reti sociali e collegarsi con altre persone non è garanzia sufficiente al superamento dell’isolamento in cui molte persone oggi si percepiscono. Quella che sembra essere venuta meno è la vita comunitaria, sia quella fuori dalla Rete, sia quella esperita attraverso le tecnologie digitali.
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SPEGNETE FACEBOOK E BACIATEVI
L'invito del titolo suggerisce un approccio tecnofobo ma il testo non lo è. Crepet riconosce alla tecnologia il ruolo di motore dell'innovazione e di essere stata protagonista di una straordinaria rivoluzione. Spegnere la rete o lo smartphone per un bacio significa semplicemente fare un uso della tecnologia dettato dal buon senso. Una scelta che dovrebbe essere fatta spesso per evitare l'effetto anestetico dell'affettività e della sfera emotiva a cui può portare una tecnologia vissuta come fine e non come mezzo. Il testo può risultare utile in particolare a genitori con figli piccoli il cui sguardo è già incollato al display di un dispositivo invece di essere puntato, anche con il loro aiuto, verso il cielo.
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Trasformazioni silenziose e pratiche rumorose
La situazione contingente della crisi che viviamo, obbliga tutti noi a nuove e più approfondite riflessioni. Chi opera nel marketing è chiamato ad interrogarsi sulla validità attuale dei modi di intendere e praticare la sua attività e ad identificare nuove pratiche e nuove filosofie. Le conclusioni potrebbero non essere quelle desiderate. Soprattutto se si è abbarbicati al passato e timorosi di un cambiamento che comunque arriverà.
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Un libro per comprendere gli effetti dei 'deep media'
Il consumatore di media non è più passivo nè sedentario ma mobile, attivo, partecipe, disposto allo scambio e alla collaborazione. Un libro da poco uscito di Frank Rose ce lo racconta in dettaglio. Un libro utile per lettori interessati ma anche per manager d'azienda sensibili a ciò che accede nei mercati in cui operano e disponibili a reagire ed agire nella maniera più appropriata.
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