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Quello che la tecnologia ci dice
Siamo immersi in un mondo tecnologico che ci obbliga a cercare di capire cosa stia succedendo, nella vita privata individuale così come in quella professionale, aziendale e sociale. La tecnologia evidenzia il caos presente e le emergenze in atto. Ci racconta anche molto di ciò che siamo diventati, di come lo siamo diventati e di quanto sia diventato difficile comprendere le numerose rivoluzioni in atto. Grazie alla tecnologia pensiamo di possedere il mondo, di essere diventati più informati e sapienti ma in realtà siamo sempre più dei semplici robottini che agiscono, interpretano e pensano, condizionati dai sistemi tecnologici che frequentiamo. E ciò che è forse più grave è l’impossibilità di evadere da una realtà della quale non possiamo più fare a meno.
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2019 e Tecnologia: l’anno delle domande!
Tutti usano la tecnologia e molti ne parlano. Non è detto però che la conoscano o siano consapevoli dei suoi effetti sulla vita delle singole persone, della società e delle sue possibili evoluzioni. Il 2018 ha fatto emergere tutta una serie di problematiche. Il 2019 potrebbe essere l’anno giusto per cominciare a porsi utili domande. E come si sa, le domande sono spesso più difficili delle risposte!
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Algoritmi e software si stanno mangiando il mondo
La pervasività tecnologica non è solo quella visibile e tangibile che si manifesta nei numerosi dispositivi che ci portiamo appresso ma soprattutto quella invisibile che li anima e li fa funzionare. E’ una invisibilità garantita da software e algoritmi sempre più evoluti e potenti, capaci di velocizzare l’elaborazione di ogni cosa ma anche di sostituire processi e procedure, dotare di capacità intelligenti robot e macchine tecnologiche e di digitalizzare praticamente ogni cosa
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Sharing economy e disoccupazione giovanile
L’avvento dei social network, con le loro funzionalità di condivisione, i MiPiace, le reti sociali sempre interconnesse, ha favorito l’affermarsi della cosiddetta sharing economy o economia della condivisione. Tutto sembra essere diventato condivisibile ma nessuno fa caso agli intermediari della condivisione. La loro trasparenza e presenza fissa li rende particolarmente felici e ricchi per le opportunità che il loro ruolo garantisce loro. Felici sono anche gli utenti, spesso ignari che nello scambio in cui sono coinvolti più che guadagnarci stanno rinunciando a prendere possesso della loro sorte in un mercato sempre più caratterizzato dalla precarietà e dalla stagnazione dei redditi.
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