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Scuola, tecnologia e futuro dei ragazzi
In una realtà in costante e dinamico cambiamento compito della scuola dovrebbe essere quello di dotare bambini e ragazzi di nuovi strumenti, concetti, abilità e capacità di pensare in modo diverso e critico, in modo che possano affrontare le novità emergenti e i cambiamenti in arrivo. Purtroppo la realtà racconta una storia molto diversa, legata ai ritardi con cui la scuola si sta adattando al nuovo.
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Apprendere con i social: gli studenti protagonisti o vittime?
La tecnologia, la sua pervasività e l'uso che ne viene fatto stanno creando nella scuola un divario crescente tra molti insegnanti e i loro alunni. Il divario si manifesta come un camminare su due sponde diverse di un baratro dove per ora gli adulti riescono a comunicare urlando qualcosa, mentre i ragazzi sono intenti e concentrati a interagire, anche in classe, con i loro dispositivi mobili. Il rischio è che il divario si vada approfondendo sempre più rendendo sempre più difficile per un insegnante, forse per un adulto, trovare interessi comuni di comunicazione intergenerazionali. Senza interesse può diventare complicato provare a far nascere in loro il desiderio del sapere, trasmettere la luce che solo un insegnante può accendere e far nascere la curiosità per misteri che nessun social network è in grado di svelare. Il problema è che oggi, nell'era tecnologica e digitale, tutto l'amore che un insegnante può dedicare all'insegnamento e al sapere non sembra più sufficiente per chiudere il divario generazionale e riattivare l'attenzione dei ragazzi. Primo punto di partenza per tutto il resto.
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Analfabetismo da tablet in classe
L’analfabetismo di ritorno è terminologia nota e usata per descrivere un fenomeno che vede gli individui perdere nel tempo le competenze assimilate durante percorsi di apprendimento che hanno permesso di acquisire le conoscenze necessarie alla scrittura e alla lettura. L’Italia, come altri paesi del mondo, soffre di analfabetismo di ritorno ma a preoccupare di più è una nuova forma di analfabetismo, quella derivata dall’uso di strumenti tecnologici come smartphone e tablet.
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Tablet e bambini: come cambia la lettura
L’uso del tablet da parte dei bambini è cresciuto in modo esponenziale e costante. Colpa di genitori a loro volta dipendenti o felicemente coinvolti dalle nuove tecnologie. Il tablet ha cambiato il tempo libero di bambini, ragazzi e adulti, con alcune conseguenze su cui forse conviene fare alcune riflessioni. Ad esempio come cambia la lettura?
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La tecnologia non è più un semplice strumento!
La scelta di introdurre in classe nuove tecnologie e prodotti come il tablet è oggetto di grandi discussioni tra favorevoli e contrari. I primi sono sicuramente dei tecnofili convinti che usare le tecnologie in classe possa avere effetti positivi sull’apprendimento. I secondi, anche se non lo sono, vengono classificati come tecnofobi, conservatori e un po’ retrogradi. Gli uni e gli altri discutono spesso sul ruolo che la tecnologia ha nel cambiare la testa dello studente senza arrivare ad alcuna sintesi valida. Forse perché ad essere sbagliato è il merito stesso della discussione.
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E se smettessimo di parlare di tecnologia e parlassimo di didattica e apprendimento?
Per chi la vede da fuori la scuola italiana è un mondo tutto da scoprire e soprattutto da comprendere. Anno dopo anno si parla di riforme e cambiamenti ma tutto sembra ridursi (grazie anche al contributo dei media) a semplici scontri ideologici e politici tra progressisti e conservatori, riformatori e conservatori. Da anni si parla di rendere la scuola tecnologica ma il risultato è la semplice introduzione di nuove terminologie in lingua inglese e di alcuni nuovi dispositivi in classe.
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Ceci n'est pas une tablette...
Intervista surreale a Maria Montessori: "Gli strumenti di sviluppo che abbiamo messo a punto per esercitare il riconoscimento delle forme, il tatto, la sensazione del colore e musicali sono esperienze reali che danno una tale energia al bambino da renderlo esuberante di fronte ad attività più complesse quali leggere, scrivere e contare."
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Generazione APP
AVREI POTUTO INTITOLARE QUESTA STORIA: TWELVE. Sì perché sembra che il caso abbia concentrato la sua attenzione sul 12: sui dodicenni, quelli nati nel nuovo millennio, iniziato proprio dodici anni fa…
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🙆🏽‍♂️ Recinti aperti 6: Imprevedibilità incontrollabile
Imprevedibilità e incontrollabilità sono 2 elementi discriminanti tra uno stress funzionale a fronteggiare una situazione difficile ed un distress.
Si trova in Blog / Recinti aperti
L’insegnante si limita a dare dei consigli di lettura, il vero insegnante diventa il libro di testo
Le nuove tecnologie vanno usate quando permettono un reale potenziamento dell’attività didattica, non per moda o per esibizione. LIM, tablet ed altri strumenti vanno utilizzati in questo senso; non devono essere utilizzati nei casi in cui le metodologie tradizionali si dimostrano ancora al momento più efficienti. A sostenerlo è il Prof. Leonardi Fratini, intervistato da SoloTablet. Una intervista interessante, si parla poco di tecnologia e molto di didattica.
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