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E se vietassimo tablet e smartphone in classe...
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....almeno fino a quando gli insegnanti non avranno compreso come le nuove tecnologie stanno programmando la mente e condizionando i comportamenti degli studenti? Una opzione che in molti cominciano a suggerire. Molti studi e analisi sembrano dimostrare in modo eveidnete come le nuove tecnologie digitali stiano avendo effetti 'deleteri' sul nostro cervello in termini di memoria, scrittura, lettura, attenzione e capacità di concentrazione e sulla nsotra vita sociale in termini di vita di coppia, empatia e relazioni umane.
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A scuola con il tablet
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All'istituto Pacle di Milano, il tablet si usa come mezzo, non come obiettivo.
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SoloTablet intervista la Professoressa Renata Anelli dell’Isituto Pacle A. Manzoni con l’obiettivo di farle raccontare la sperimentazione dei tablet in classe giunta al suo secondo anno di vita. L’Istituto Pacle è una scuola secondaria di secondo grado che si rivolge a ragazze e ragazzi dai 14 a 18 anni in possesso del diploma di primo grado che proseguono gli studi con un indirizzo linguistico in ambito aziendale. L’istituto rilascia un Diploma a indirizzo Linguistico della Comunicazione Aziendale e dispone di due laboratori di informatica, un laboratorio linguistico, collegamento internet a banda larga e antenna satellitare.
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A scuola con il tablet
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No al tablet a scuola, no a bimbi ciechi e analfabeti!
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Non tutti sono a favore dell'introduzione del tablet a scuola. Facile immaginare che tra chi è contrario ci siano persone adulte, più o meno conservatrici e tecnofobe, cresciute forse sui libri e su una lettura lineare. Più difficile ipotizzare che a schierarsi contro ci sia un nativo digitale. Ne abbiamo scovato uno che con un video YouTube della durata di 20 minuti spiega perchè dovremmo impegnarci per impedire la diffusione del tablet a scuola, ora e per sempre....
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A scuola con il tablet
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E mentre aspettiamo i tablet, la scuola va in malora..
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L’Università Italiana negli ultimi dieci anni ha perso 58.000 iscritti e negli ultimi 5 il 22% di docenti. Nel 2012 tutti hanno ascoltato promesse di investimenti consistenti per introdurre nuove tecnologie a scuola. Ma forse servirebbero prima di tutto riforme strutturali suggerite dalla strategicità della scuola per l’avvenire del nostro paese
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A scuola con il tablet
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Il tablet aiuta a superare il digital divide
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Il digital divide è quello dell’accesso egualitario all’educazione. Obiettivo ancora lontano, non solo nei paesi del terzo mondo e/o emergenti ma anche in paesi ricchi, come gli Stati Uniti, nei quali ancora pochi sono coloro che dispongono delle risorse necessarie per accedere all’educazione e a scuole e università di qualità.
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A scuola con il tablet
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Tablet e effetti cognitivi sull’apprendimento
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Smartphone e tablet sono sempre più diffusi a scuola, nelle università e nella didattica. La popolarità dei nuovi dispositivi non è più discutibile, lo sono invece gli effetti che questi dispositivi possono avere sull’apprendimento e la formazione. Lo segnalano alcune ricerche condotte da università americane.
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A scuola con il tablet
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Le APP didattiche di DIDAPP
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Le nuove tecnologie possono servire ad aiutare nella prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento. Didapp.it lo ha fatto con app didattiche per tablet e smartphone rivolte a bambini e bambine con problemi quali la dislessia. SoloTablet segue con attenzione i progetti italiani dedicati ad un uso intelligente dei tablet e delle APP applicate alla didattica. Il progetto DidApp merita un approfondimento.
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A scuola con il tablet
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Tecnologie per la scuola digitale che verrà
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La crisi economica attuale non sembra permetterlo ma l’urgenza è forte e i mutamenti politici all’orizzonte potrebbero innescare forme di cambiamento reale. L’introduzione di nuove tecnologie nella scuola italiana servirà a ridurre il digital divide europeo e a rilanciare la nostra scuola.
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A scuola con il tablet
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Il cervello che legge e le nuove tecnologie digitali
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Non siamo nati per leggere ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico. La cultura è figlia del cervello che legge, ma la lettura è un fenomeno recente nella storia dell’evoluzione umana (6000 anni fa). Oggi l’avvento della cultura digitale e il suo privilegiare l’immagine rispetto alla scrittura fa sorgere nuove domande e ci obbliga a più approfondite riflessioni.
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A scuola con il tablet
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Il tablet raggiunge il deserto del Kalahari
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La pervasività del tablet è tale da diventare strumento progettuale nei luoghi più diversi. Nel deserto del Kalahari il tablet è stato usato per preservare la cultura e le tradizioni del popolo degli Herero.
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A scuola con il tablet