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La vetrinizzazione sociale di Codeluppi Vanni
La vetrinizzazione non è un fenomeno nuovo, ha origini lontane nel settecento inglese quando i commercianti iniziarono a mettere in scena nelle vetrine dei loro negozi o banchi di vendita i loro prodotti, creando vere e proprie spettacolarizzazioni e scenografie degli stessi. Il termine viene usato da Codeluppi per raccontare la vetrinizzazione sociale, prevalentemente di tipo comunicazionale e che si esprime con l'occupazione dei molteplici display di cui ogni persona oggi è dotata. Attraverso di essi le persone si mettono in vetrina, anzi si mettono in scena rappresentando
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Mi metto in vetrina di Codeluppi Vanni
Manualetto di rapida lettura per chi vuole esplorare con l'autore le strategie usate dagli utilizzatori di strumenti tecnologici per stare meglio in vetrina, raccontarsi, condividere i propri autoritratti (selfie) ma anche per riflettere sulla vetrinizzazione (termine che ha dato il titolo a un libro precedente di Codeluppi) della società e della politica. Un fenomeno che coinvolge tutti e che trova un testimone potente anche nel presidente del consiglio in carica.
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L'impero virtuale di Curcio Renato
Il libro di Curcio si presta per una lettura veloce, anche grazie al linguaggio discorsivo utilizzato. È breve ma così ricco di spunti da aprire la strada a numerose riflessioni su tematiche che sono oggi oggetto di analisi approfondite, per l'emergere prepotente di una realtà virtuale con effetti e conseguenze che stanno richiamando l'attenzione di un numero crescente di studiosi. Piscologi, economisti, antropologi, filosofi e sociologi che, come il sociologo Curcio, evidenziano nella realtà fisica della Rete il ruolo della componente digitale e virtuale e i suoi effetti di colonizzazione dell'immaginario individuale, collettivo e di controllo sociale. Dietro i mondi virtuali della Rete è cresciuta una oligarchia tecno-economica esperta nell'esercizio del potere digitale e nell'imporre nuove forme radicali e inedite di sudditanza. Al termine del libro la ricca bibliografia fornita evidenzia quanto i temi trattati siano oggi di interesse generale e offre a chi lo volesse nuovi strumenti per ulteriori conoscenze e approfondimenti.
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Come pesci nella rete di Alessandro Curioni
Il merito di questi libriccino è di spiegare in modo chiaro e in termini didattici e didascalici che in Rete non bisogna mai fidarsi, quasi neppure di colleghi ed amici. Racconta come il mondo digitale sia diventato così complesso dall'essere inconoscibile e soprattutto pieno di rischi per tutti, compresi i professionisti, i manager d'azienda, le organizzazioni e le aziende. Alcuni racconti e il modo con cui sono raccontati inducono all'ironia a al sorriso ma favoriscono quella riflessione che sembra essere assente in molte delle pratiche online. Il messaggio finale del libro è di non pensare mai che non possa toccare anche a noi o che alcune cosa succedano solo nei film!
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Techgnosis di Davies Erik
Un testo ritenuto un classico della letteratura tecnologica sul rapporto tra tecnologie, spiritualità e scienze dell'occulto. Un libro controcorrente che predilige una lettura spirituale, irrazionale, mistica, misteriosa e nascosta della tecnologia rispetto a quella razionale e tutta centrata sulla precione matematica, meccanica e computazionale. Il libro è un'esplorazione di come questa lettura paradossale sia possibile attraverso un viaggio che parte dall'uomo di Neanderthal evidenziando il ruolo trasformativo della tecnologia sull'ambiente, la vita e la mente degli esseri umani. La tecnolcultura che ne deriva è a tutti gli effetti cultura, misurabile nei molteplici effetti collaterali che la tecnologia produce. Effetti spesso magici, perché pochi sanno veramente come funziona un prodotto tecnologico, e tali da dare forma a nuove mitologie (il bug dell'anno 2000, la paura di Internet, il Grande Fratello e la sorveglianza panottica, l'invasione delle macchine, ecc.). La lettura è interessante per le infinite fonti a cui l'autore fa riferimento, non soltanto tecnologiche ma esoteriche, eclettiche e religiose/spirituali. Il pensiero di fondo che emerge è che la tecnologia non è uno strumento neutrale che noi creiamo, ma una forza difficile e strana da comprendere come lo è comprendere se stessi come esseri umani. Tecgnosis non è un libro contro la tecnologia ma il tentativo di mapparne i miti e le mitologie.
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Homo pluralis di De Biase Luca
Un testo rivolto a chi non ha rinunciato all'apertura mentale e alla capacità di ampliare il proprio sguardo oltre l'orizzonte conformistico dei media moderni. Un invito a essere umani nell'era tecnologica in modo attivo, continuando a porsi quelle domande che le macchine non sono capaci di porsi, a mettere in discussione il sistema dell'informazione nel quale si è immersi, a elaborare pensiero critico coltivando una sana autonomia di giudizio sui sistemi di personalizzazione, trasparenza e filtraggio di Google e Facebook ma anche su se stessi e sul modo con cui si interagisce con la tecnologia.
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Per un'ermeneutica del cyberspace di De Feo Linda
Un viaggio narrativo e storico-filosofico nel mondo della cibernetica e del vrtuale, una esplorazione attenta dell'era delle tecnologie fatta di tanti interrogativi filosofici sul rapporto uomo-macchina. La macchina analizzata è quella hardware degli automi che evolvono verso la forma di Androidi grazie all'evoluzione della loro componente software di intelligenza artificiale. Manufatti artificiali nella forma di Cyborg che vengono da lontano e che oggi sembrano avere la capacità di replicare sia la mente sia il corpo degli umani. L'approccio storico-filosofico serve alla De Feo per elaborare nuovi itinerari di pensiero che sono proietatti nel futuro ma sempre saldamente ancorati alla tradizione. Le riflessioni che ne derivano offrono a chi legge una maggiore comprensione della realtà digitale e dei suoi risvolti ed effetti.
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Velocità di fuga di Dery Mark
La fine del millennio ha visto il fiorire di numerose utopie tecnologiche che Mark Dery aveva in qualche modo anticipato descrivendo la velocità di fuga della tecnologia e le sue promesse di liberazione dalla storia umana e dalla morte. La diffusione di reti e Realtà Virtuali, di protesi tecnologiche e di computer, ha cambiato il modo di comunicare e di sperimentare la realtà, ha rivoluzionato le vite immateriali ma alterato anche quelle materiali. Il libro scritto quasi venti anni fa può servire ancora oggi da guida a chi volesse comprendere meglio la cultura digitale e capire verso quale direzione post-umana si stia indirizzando l'evoluzione tecnologica. Mentre alcuni contenuti e personaggi del libro sono diventati obsoleti e irrilevanti, molti altri mantengono immutata la loro attualità, dal sesso virtuale al cyberpunk, dai cyborg alla musica, fino alla religione zen e alla fantascienza. Il testo non è semplice ma ricco di riferimenti culturali e intellettuali, affascinante e denso di riflessioni approfondite su dove ci sta portando la tecnologia. La cultura digitale descritta da Dery non sta solo cambiando il significato di molte realtà umane ma la natura umana stessa. Il libro offre l'opportunità di riflettere, anche con leggerezza ed ironia, su quanto dalla pubblicazione del libro è nel frattempo accaduto.
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Release 2.0 di Esther Dyson
Il libro contiene molte ovvietà su novità tecnologiche sulle quali tutti possono fare facili previsioni di successo ed evoluzioni future. Il libro è ambizioso e può non corrispondere alle motivazioni che hanno portato al suo acquisto. Contiene comunque numerose informazioni, offerte in modo semplice, sulla vita digitale online. Oggi si possono trovare libri migliori, più approfonditi e utili.
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Vite Mobili di Elliott Anthony e Urry John
Testo essenziale per il contributo che gli autori hanno fornito nella elaborazione del linguaggio utile a interpretare e comprendere la rivoluzione tecnologica Mobile. Senza un linguaggio sarebbe oggi impossibile comprendere il ruolo della mobilità sulle vite individuali e nella costituzione delle identità e più complicato gestirne opportunità, possibilità e rischi.
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