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Verso fine anno con tablet in classe
Se Renzi volesse cambiare-verso dovrebbe regalare al ministro della scuola un tablet, insegnarle ad usarlo ma soprattutto spiegarle quanto sarebbe buona l’idea di renderlo obbligatorio in tutte le scuole, dalle elementari alle superiori. L’obbligatorietà dovrebbe attivarsi dopo che le scuole sono state dotate di tablet!
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La Scuola del Futuro disegnata dai Protagonisti: la 2E
Vi presentiamo il terzo episodio nel nostro viaggio nella scuola del futuro, raccontato attraverso i progetti realizzati dal "mondo dei dodicenni", le impressioni che hanno espresso e la sintesi della loro esperienza nella didattica aumentata
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Convitto Nazionale “Paolo Diacono”: il tablet diventa realtà nelle classi prime dei Licei.
Cividale del Friuli – 6 maggio 2014 – I tablet stanno per entrare in classe. Recentemente sono stati consegnati a tutti gli alunni delle classi prime dei 5 Licei annessi al Convitto Nazionale “Paolo Diacono”; circa 130 studenti distribuiti tra Liceo scientifico, classico, linguistico e delle scienze umane, che avranno la possibilità di familiarizzare con un nuovo supporto a vantaggio della metodologia di apprendimento-studio. Potenziata l'innovazione didattica con l’uso delle tecnologie informatiche.
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Scuola e tecnologia, cosa pensano gli insegnanti [1]
La tecnologia va bene ma non deve invadere gli spazi che sono e devono rimanere "umani". Insegnare in una scuola tecnologicamente attrezzata non implica necessariamente un rinnovamento della didattica perché, ancora, non tutti i docenti sono disponibili al cambiamento o hanno le competenze richieste; inoltre, ogni azione didattica che preveda l'uso delle ICT è necessario sia supportata da una struttura progettuale che stabilisca obiettivi, tempi e modalità ben definite che rispettino la naturale evoluzione del processo di crescita dei ragazzi ed i ritmi di apprendimento.
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Serve un approccio pragmatico e utilitaristico. Scuola e tecnologia, parlano gli insegnanti [2].
Alla seconda intervista sul tema scuola e tecnologia SoloTablet ha incontrato Giuseppe Corsaro, Insegnante di Lettere alla Secondaria di primo grado: "Gli insegnanti che usano il digitale sono pochi e fra questi ancor meno sono coloro che lo usano in classe per l’attività didattica. E’ necessaria una rivisitazione del ruolo del docente. Non si può introdurre la tecnologia per continuare a fare didattica alla vecchia maniera o esclusivamente per la produttività personale del docente o per gli aspetti amministrativo-burocratici. "
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La tecnologia fa parte della quotidianità degli studenti. Scuola e tecnologia, parlano gli insegnanti [3].
Dalla terza intervista con gli inseganti su scuola e tecnologia, emergono le difficoltà di una scuola italiana alle prese con mancanza di risorse e problemi organizzativi e infrastrutturali. Secondo Maria Cristina Cristini servirebbero soldi ma soprattutto soldi ben spesi.
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Usare la tecnologia ma con cautela. Scuola e tecnologia, parlano gli insegnanti [4].
Dare voce agli insegnanti permette di scoprire quanto ricca di esperienza e disponibilità sia la scuola italiana. Ad essere carenti sono i mezzi e a mancare sono le risorse e la capacità di visione di chi la scuola dovrebbe gestire a livello politico e strategico. La nostra quarta intervista condotta con Marina Prete, insegnante di inglese di una scuola primaria a Carbonara, evidenzia la grande apertura alle novità e le difficoltà con cui gli insegnanti devono confrontarsi ogni giorno. Per la tecnologia in classe ad esempio servirebbe maggiore formazione.
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Tecnofila, tecnofoba ed anche un po’ tecnoscettica. SoloTablet intervista Flavia Giannoli [5]
Docente di Fisica e Matematica al liceo Volta di MIlano, Flavia Giannoli racconta che introducendo le nuove tecnologie in classe ha spiazzato i suoi studenti: “Prof, ma veramente possiamo usare i cellulari in classe?”; “Prof, ma possiamo andare su internet?”. Sostenitrice della didattica collaborativa, delle mappe comuni e condivise, della classe virtuale è convinta che la ricchezza della scuola, in termini di professionalità e competenze, potrebbe trarre grande vantaggio da un utilizzo intelligente della tecnologia e dei suoi prodotti innovativi.
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Buone pratiche frutto esclusivamente della passione, della creatività e dell’impegno di singoli docenti [6]
Se si vuole una scuola moderna e aggiornata bisogna essere pronti a mettere in discussione i paradigmi utilizzati finora, per preparare ragazzi ai quali la società richiede competenze molto diverse rispetto al passato e che bombarda sempre più i giovani con una quantità incredibile di stimolanti informazioni digitali. Ma niente paura, questo non vuol dire rinnegare tutto ciò che si è fatto sinora, semmai significa arricchirlo. Alla sesta intervista SoloTablet ha incontrato Roberta Martino.
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A Bollate inizio anno scolastico con il tablet
Una disponibilità limitata che non potrà soddisfare il desiderio di ognuno dei 6000 studenti di Bollate. Cento classi a tempo pieno potranno però disporre ognuna di un tablet. Un investimento da 30000 euro ha permesso l'introduzione del tablet in tre Istituti Comprensivi bollatesi. A partire dal primo giorno di scuola.
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