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Il bluff tecnologico di Ellul Jacques
Il libro Il bluff tecnologico, che fa parte di una trilogia composta da La Technique ou l'enjeu du siécle - Le Système technicien - Le Bluff technologique, non ha una edizione italiana. Jacques Ellul è quasi sconosciuto in Italia ma meriterebbe di essere recuperato e tradotto. Non per la sua visione tecnofoba ma per una riflessione ritica bisognosa come non mai di pensoero anarchico e libero come quello di Ellul.
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Mobilitazione totale di Ferraris Maurizio
Un libro nel quale si parla di ARMI (Apparecchi di Registrazione e Mobilitazione dell'Intenzioanlità). Non armi convenzionali per guerre da combattere sul territorio ma armi più sottili, intelligenti e subdole di un apparato Web che sta determinando la vita di tutti senza che se ne sia consapevoli. Web, socal network e dispositivi tecnologici hanno definito i nuovi contesti nei quali viviamo con vincoli, opportunità, chiamate e altre forme di interazione che ci hanno reso complici di ciò che la tecnologia ci sta facendo ma soprattutto ci tengono in uno stato di continua mobilitazione. Uno stato inquietante che si impone con un potere assimilabile a quello esercitato in guerre più convenzionali e forse meno mobilitanti e offensive. Soprattutto per gli effetti che generano nei confronti degli stessi protagonisti che, con la loro partecipazione e complicità, le rendono possibili.
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Anima e iPad di Ferraris Maurizio
Uscito subito dopo l'arrivo sul mercato del tablet di Apple (2010) il libro ne ha saputo cogliere la carica rivoluzionaria e magnetica, alimentando una riflessione più ampia di quella semplicemente tecnologica che ha accompagnato il successo commerciale del dispositivo. Il titolo leggero e il testo discorsivo possono trarre in inganno. I contenuti sono filosofici e profondi, alla ricerca di verità per trovare l'anima di un dispositivo tecnologico destinato a fare da strumento di scrittura, di registrazione e di documentabilità, ma anche da specchio dell'anima, per accrescere la nostra memoria e il nostro pensiero.
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La società della trasparenza di Han Byung-Chul
L'autore è sconosciuto ai più ma si è guadagnato una schiera crescente di lettori affezionati e la curiosità di numerosi intellettuali, sorpresi per l'originalità e lucidità del suo pensiero, in grado di offrire spunti per una riflessione critica che spazia dalla tecnologia, all'amore, al potere e all'economia. Il testo è da leggere perché riesce a svelare il mito della trasparenza e la pornografia della società dell'informazione che, con la sua assoluta trasparenza, abolisce il segreto, rende obsoleta la politica e distrugge il desiderio. L'analisi del filosofo può non essere condivisa ma le sue argomentazioni forniscono uno sguardo diverso sulla nostra società diventata molto tecnologica.
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Nello sciame - Visioni del digitale di Han Byung-Chul
Un testo innovativo su argomenti già trattati ma che offre spunti per uno sguardo diverso sulle interazioni tecnologiche e sugli effetti della tecnologia sul nostro essere e vivere quotidiano. Dopo avere coniato concetti quali la società della stanchezza e la società della trasparenza in questo libro Byung invita a riflettere sul medium digitale come medium dell'eccitazione, sulla società dell'indignazione che si esprime nel sensazionalismo della Rete. Un invito da cogliere da parte di tutti coloro che non hanno rinunciato, nello sciame, a essere individui che pensano.
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Manifesto Cyborg di Haraway Donna
I testi della Haraway raccolti in questo libro manifesto hanno quasi venti anni ma mantengono tutti la loro originalità e rilevanza nella riflessione sulla tecnologia, la scienza e il ruolo di genere. Un libro che è diventato un punto di partenza fondamentale per la teoria post-femminista e per la cybercultura. Molta parte del libro è usata, dalla biologa e storica della scienza Haraway, per criticare il valore universale assegnato alla categoria di natura e collocarlo nelle ideologie dominanti. Una rilettura che porti a nuovi linguaggi e approcci interpretativi permetterebbe di ottenere risultati diversi. Il ricorso a nuovi linguaggi porterebbe ad impatti importanti anche nel modo in cui guardiamo biologicamente ai comportamenti umani. Il lavoro di destrutturazione e reinterpretazione serve alla Haraway per suggerire una nuova teoria del femminismo capace di opporsi al feticismo dell'obiettività scientifica dominata ideologicamente così come lo è quella sociale e politica. Per illustrare le sue tesi l'autrice ricorre al Cyborg, un organismo cibernetico, un ibrido di organismi umani e macchine tecnologiche che rappresenta oggi sia una finzione sia una realtà perché tutti siamo ormai stati trasformati in cyborg. Grazie al cyborg sparisce anche la differenza di genere così come perdono valore le categorie universali ad essa legate. Una riflessione che ha avuto grande impatto sul pensiero moderno e che può essere letta ancora oggi come una anticipazione di quanto oggi molte donne stanno sperimentando. Per dirla con Haraway: "meglio essere un cyborg che una dea".
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My mother was a computer di Hayles Katherine
Un libro di non facile lettura e non per tutti ma pieno di spunti attrattivi, illuminanti e ricco di analisi critiche sul monismo tecnologico moderno. Un testo ammirabile per profondità di analisi che offre una visione aperta e coinvolgente dei numerosi ambiti intelletuali e artistici visitati.
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Anime elettriche - Riti e miti social di Ippolita
Un testo fondamentale per capire i meccanismi del dominio tecnologico e dei produttori che lo incarnano. Un dominio retto su algoritmi e macchine computazionali capaci di trasformare e formare i soggetti che le usano e su piattaforme applicative finalizzate alla completa trasparenza in modo da potere avere accesso a dati e informazioni, capaci anche di disegnare e profilare i caratteri delle persone che le usano. Catturando la nostra attenzione illudendoci con le loro proposte ludiche queste piattaforme finiscono per trasformarsi in confessionali manipolatori e colonizzatori, e di indurre una complicità assimilabile alla servitù volontaria. Chi non ha mai elaborato alcuna riflessione sulla sua frequentazione online di spazi digitali come Facebook dovrebbe mettere questo libro in testa alle sue priorità. È breve, si fa leggere facilmente e contiene un numero elevato di provocazioni e spunti di riflessione che fanno bene alla mente e al benessere personale.
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La rete è libera e democratica: falso di Ippolita
Quello del gruppo di hacker libertari che compongono il collettivo di Ippolita è un nuovo pamphlet di critica stringente e radicale alla mitologia di Internet, una mitologia fatta di molto conformismo intellettuale e numerosi luoghi comuni. Ippolita mette in dubbio che la Rete sia intrinsecamente democratica ma anche che disporre di maggiore informazione significhi essere più liberi. Il bersaglio e l'oggetto dell'analisi non è più una sola componente del mondo digitale come era avvenuto nei libri precedenti di Ippolita ma la Rete intera nelle sue componenti Web, software e umane. Ippolita smonta la realtà percepita indicando al tempo stesso le potenzialità che una Rete realmente libera, democratica, gratuita, trasparente e imparziale potrebbe avere. Una visione utopica che merita di essere conosciuta, anche solo attraverso una semplice lettura.
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Nell'acquario di Facebook - Le resistibile ascesa dell'anarco-capitalismo di Ippolita
Il libro è disponibile anche in forma gratuita per il download. La riflessione di Ippolita analizza il fenomeno del social networking attraverso la piattaforma di Facebook con un approccio di tipo sociologico, sociale e molto politico. L'acquario di Facebook serve come perfetta metafora per mettere in luce le false promesse tecnologiche e i suoi reali meccanismi economici e di monetizzazione. È un testo diverso, non paragonabile ai molti libri che hanno celebrato o raccontato l'avventura di Zuckerberg, tutto centrato sul ruolo dei nuovi spazi sociali digitali e della loro pretesa di trasparenza assoluta nello sviluppo capitalistico attuale. Una fase di sviluppo nella quale giocano un ruolo fondamentale i proprietari delle piattaforme digitali e il loro anarco-capitalismo.
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