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Chi sono i tecnoannoiati?
PILLOLE DI TECNOLOGIA - In un'epoca caratterizzata e resa elettrica dalle continue novità tecnologiche, parlare di noia può sembrare un'esagerazione. Eppure i tecnoannoiati esistono e continuano a crescere. Anche in luoghi insospettabili come Facebook che vede più della meta della sua popolazione giovanile dichiararsi annoiata della sua esperienza social (la popolazione di Facebook continua a crescere ma quanto alta è la percentuale di coloro che smettono di usarlo?). La noia porta all'abbandono, anche sulla spinta dei comportamenti degli amici che decidono di lasciare Facebook alla ricerca di nuove forme di intrattenimento e di divertimento, se possibile fuori dalla rete. Le soluzioni alternative ci sono (WhatsApp?) ma rischiano a loro volta di stancare e produrre altra noia.
Si trova in Tecnopillole
Chi sono i nativi digitali tecnorapidi?
PILLOLE DI TECNOLOGIA - Come nativi digitali i tecnorapidi sono persone giovani (Generazione Y, Z, Millennial, ecc.) cresciute a diretto contatto da sempre con le tecnologie digitali (Internet, computer, videogiochi, dispositivi e applicazioni mobili, realtà virtuale, media sociali e social network). Sono stati a contatto con questa realtà tecnologica da quando sono nati, acquisendo nel tempo nuove abilità mentali, cognitive e adottando nuovi comportamenti e nuove abitudini.
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Chi sono gli adulti tecnovigili?
PILLOLE DI TECNOLOGIA - Tecnovigili sono genitori e adulti consapevoli dell'inutilità dei metodi autoritari nell'educazione dei loro figli. Sono adulti interessati ad accrescere conoscenza tecnologica e consapevolezza per relazionarsi meglio ai ragazzi. Sono tecnovigili nati o diventati tali per poter continuare a capire e dialogare con i loro ragazzi tecnorapidi, sempre connessi e impegnati in qualche forma di interazione tecnologica. Sono alla ricerca della fiducia dei loro ragazzi, per poter mantenere aperto un dialogo e una comunicazione costante, di tipo bidirezionale. Per diventare interlocutori credibili ed efficaci hanno bisogno di parlare sempre in modo franco e aperto, di essere sempre aggiornati sulle novità tecnologiche e sui relativi effetti positivi e negativi, e di saper predisporre un piano di azioni condivisibile e accettabile anche dai ragazzi.
Si trova in Tecnopillole
Ego surfing - cosa dice di me Internet?
PILLOLE DI TECNOLOGIA - Tutti più o meno avranno usato frequentemente Internet per scoprire informazioni, segreti e notizie su persone note e sconosciute, amici, fidanzate o fidanzati e su personaggi pubblici. Tutti hanno sicuramente usato la Rete per verificare le tracce lasciate, il profilo personale percepito o semplicemente per cercare le informazioni che il Web ha registrato nel tempo e oggi sono disponibili a tutti i naviganti della Rete.
Si trova in Tecnopillole
Era digitale, era della provvisorietà
L'era digitale è il tempo della provvisorietà, della continua relativizzazione, dei confini permanentemente trasgredibili o, il più delle volte, dell’assenza di confini. Quindi in assenza di confini l'emblema è il Portale cioè una soglia, non uno «strumento per passare», ma un luogo subliminale un punto di accesso.
Si trova in Blog / Io abito la possibilità
Il dialogo filosofico online è possibile, anzi coltivabile (Alessandro Mattioli)
Il dialogo socratico, indagatore e che si pone in maniera critica rispetto al mondo, dovrebbe, a parer mio, essere insegnato a tutti e fin da subito nella scuola, affinché ognuno di noi possa avere i mezzi e gli strumenti necessari per mettersi un poco di più in discussione, sia nei confronti di sé che dei propri modelli e paradigmi di vita, sia nei confronti degli altri e dei rapporti che si intrattengono col cosmo tutto. In consulenza filosofica, il dialogo socratico e pertanto l’arte maieutica, fatta di domande e risposte che vadano a scavare nelle profondità del nostro essere, è fondamentale per la buon riuscita della seduta, proprio perché, anche grazie a essa, è possibile mettere a nudo e lasciar cadere quei paradigmi e stereotipi che continuamente indirizzano il nostro modo di essere e di pensare.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
L'assenza di autentico dialogo è problema centrale del nostro tempo ( Stefano Zampieri)
Non c’è singola consulenza filosofica o laboratorio di pratica filosofica che non mi abbia imposto una riflessione, che non mi abbia posto delle domande teoriche alle quali era necessario dare risposta. Credo sia proprio specifico del lavoro filosofico il mettersi costantemente in questione. Il filosofo non è mai arrivato alla fine del suo percorso. La filosofia è proprio un viaggio senza termine ultimo, o se vogliamo è proprio quella “analisi interminabile” di cui parlava Freud. Per usare una formula la guida del nostro lavoro non può che essere l’indicazione socratica del non sapere.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
Perdere tempo su internet
Perdere tempo su Internet è il titolo di un libro di Kenneth Goldsmith che racconta come la generazione dei selfie usi la Rete e le sue applicazioni. Secondo molti critici le nuove tecnologie e i dispositivi mobili hanno reso le persone superficiali, indifferenti alla realtà della realtà e insensibili alle persone reali. Secondo l'autore la situazione è diversa anche se invita tutti ad acquisire una diversa conspaevolezza nell'uso della tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia
La realtà tecnologica cambia, i concetti usati per comprenderla no!
Fino a quando nelle scuole non verranno dedicate delle ore finalizzate all’educazione digitale è difficile coltivare una visione ottimistica del futuro. Avere una cultura sulle tematiche inerenti alla tecnologia e ai suoi effetti non può essere solo priorità di alcune classi sociali o culturali. Questi argomenti hanno la stessa importanza delle materie canoniche studiate normalmente negli istituti.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Indossiamo lenti tecnologiche che hanno già deformato la realtà, ma noi non lo vediamo
Pervasività e meccanicità sono i termini che meglio fotografano l’attuale era tecnologica, la tecnologia e quello che è il loro maggiore esponente presente nelle nostre vite, lo smartphone; sono un “prolungamento esistenziale” di umanità sospese ad una notifica, nuovi meccanicismi biologici ed emozionali sono legati a gesti spesso ripetitivi e privi di logica in cerca di un “qualcosa” che deve pervenirci, una notizia, una persona che ci cerca e deve comunicarci qualcosa. In un secondo, in un flash.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia