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Pensiero critico? Dipende…
Il pensiero critico ha una data di nascita: il 1781, anno della pubblicazione della prima delle tre critiche di Immanuel Kant. Il Maestro di Königsberg intendeva col termine “critica” quel tribunale della ragione che distinguesse , in termini chiari e distinti, ciò che è possibile conoscere da ciò che non lo è, ovvero che è solo pensabile, il ché non è la stessa cosa. In effetti, possiamo pensare qualunque cosa, ma la nostra effettiva conoscenza del mondo è limitata dalla portata dei nostri sensi e della nostra esperienza. Dunque, posso “pensare” Dio, ma non lo posso conoscere.
Si trova in Blog / FilosoFare
Il dialogo filosofico online è possibile, anzi coltivabile (Alessandro Mattioli)
Il dialogo socratico, indagatore e che si pone in maniera critica rispetto al mondo, dovrebbe, a parer mio, essere insegnato a tutti e fin da subito nella scuola, affinché ognuno di noi possa avere i mezzi e gli strumenti necessari per mettersi un poco di più in discussione, sia nei confronti di sé che dei propri modelli e paradigmi di vita, sia nei confronti degli altri e dei rapporti che si intrattengono col cosmo tutto. In consulenza filosofica, il dialogo socratico e pertanto l’arte maieutica, fatta di domande e risposte che vadano a scavare nelle profondità del nostro essere, è fondamentale per la buon riuscita della seduta, proprio perché, anche grazie a essa, è possibile mettere a nudo e lasciar cadere quei paradigmi e stereotipi che continuamente indirizzano il nostro modo di essere e di pensare.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
L'assenza di autentico dialogo è problema centrale del nostro tempo ( Stefano Zampieri)
Non c’è singola consulenza filosofica o laboratorio di pratica filosofica che non mi abbia imposto una riflessione, che non mi abbia posto delle domande teoriche alle quali era necessario dare risposta. Credo sia proprio specifico del lavoro filosofico il mettersi costantemente in questione. Il filosofo non è mai arrivato alla fine del suo percorso. La filosofia è proprio un viaggio senza termine ultimo, o se vogliamo è proprio quella “analisi interminabile” di cui parlava Freud. Per usare una formula la guida del nostro lavoro non può che essere l’indicazione socratica del non sapere.
Si trova in Blog / Tecnologia e dialogo socratico
MA COS’E’ QUESTA CRISI! 🍒🍒
La crisi attuale è causa di effetti dolorosissimi ma anche effetto di una decomposizione in atto da tempo, tutta occidentale, di modelli sistemici, istituzionali, economici, sociali ed etici. Altre civiltà non ne sono escluse, la mega-crisi in atto è globale, travalica confini nazionali e aree geopolitiche. Per questo siamo tutti un po’ spaesati per non riuscire a prendere i ritmi di una società in crisi e intimoriti perché il motore della crescita sembra ingolfato. Per questo parliamo d’altro.
Si trova in TECNOCONSAPEVOLEZZA
TUTTI DISINFORMATI E CONTENTI 🍒🍒
Disinformati è il titolo dell’ultimo libro di Jacques Attali. Un libro dedicato al giornalismo ma che parla di libertà. Una libertà a rischio, nell’epoca del surplus di informazione prodotto da piattaforme social che tanto hanno contribuito a confondere verità, opinione e credenza, a far crescere false verità, a diffondere verità alternative, ad accettare passivamente pervasività e ruolo di algoritmi scritti da altri e a sottostare volontariamente al potere tentacolare di poche società tecnologiche. La tecnologia di tutto questo non è responsabile, ma gli effetti che ne sono derivati obbligano tutti a interrogarsi, a porsi delle domande, a elaborare un pensiero critico, a riflettere, a dialogare e a confrontarsi. Con la (tecno)consapevolezza di quanto sia urgente farlo e la responsabilità, anche etica, di esercitarlo.
Si trova in TECNOCONSAPEVOLEZZA
Lo sapevi che la post-verità offusca la verità?
Viviamo dentro una realtà offuscata e manipolata dall'uso che viene fatto dei dati con cui siamo stati profilati, identificati e trasformati in merce e caratterizzata da un surplus informativo fatto da informazioni fuorvianti, ambigue, confuse e tanto data trash. In assenza di regole e di leggi, di azione politica e giurisprudenziale, non resta che auto-difendersi. Il primo passo è cognitivo, guidato dalla capacità critica, dalla consapevolezza e dalla responsabilità. Verso sè stessi in primis!
Si trova in Tecnopillole
Tutto sommato la tecnologia è stata un grande vantaggio
La pervasività e la diffusione della tecnologia è tale da rendere impensabile pensarla in negativo. Al momento non sembra esistere alcuna sfiducia nelle sue capacità e opportunità ma cresce la riflessione critica che mette in guardia contro la sua volontà di potenza o chiede di adottare una prospettiva realistica sui suoi risultati, una maggiore capacità di considerarne i rischi e gli effetti collaterali e suggerisce la validità di una scelta che ne limiti l’utilizzo. Tutti però credono che tutto sommato la tecnologia è stata un grande vantaggio.
Si trova in MISCELLANEA
Scuola, tecnologia e futuro dei ragazzi
In una realtà in costante e dinamico cambiamento compito della scuola dovrebbe essere quello di dotare bambini e ragazzi di nuovi strumenti, concetti, abilità e capacità di pensare in modo diverso e critico, in modo che possano affrontare le novità emergenti e i cambiamenti in arrivo. Purtroppo la realtà racconta una storia molto diversa, legata ai ritardi con cui la scuola si sta adattando al nuovo.
Si trova in MISCELLANEA
La realtà tecnologica cambia, i concetti usati per comprenderla no!
Fino a quando nelle scuole non verranno dedicate delle ore finalizzate all’educazione digitale è difficile coltivare una visione ottimistica del futuro. Avere una cultura sulle tematiche inerenti alla tecnologia e ai suoi effetti non può essere solo priorità di alcune classi sociali o culturali. Questi argomenti hanno la stessa importanza delle materie canoniche studiate normalmente negli istituti.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Rivolte del pensiero
Rivolte del pensiero: Un'altra storia fatta dagli uomini, un ebook in formato Kindle scritto da Mario Galzigna, un filosofo, docente universitario e scrittore. Un'opera nella quale l'autore partendo da Foucault ci rocorda come l'esercizio stesso del pensiero si connotava come gesto di rivolta. Un libro contro l'anestesia intellettuale e il conformismo dilaganti che sottoliena il ruolo del pensiero nella sua vocazione insorgente, spaesante e sovvertitrice.
Si trova in Tecnobibliografia