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Che cosa sognano gli algoritmi (Cardon Dominique)
Il libro affronta un tema attuale e cruciale, la pervasività crescente degli algoritmi e la loro natura sempre più politica ed economica. Da meccanismi pensati per facilitare la vita degli spazi online sono diventati strumenti potenti per raccogliere informazioni, influenzare comportamenti, opinioni, giudizi e decisioni. Il tema trattato da Cardon non è nuovo ma è affrontato allo scopo di invitare tutti a riflettere, non tanto sull'uso privatistico che viene fatto degli algoritmi ma su quello politico, fondato sulla capacità di soddisfare i bisogni dell'utente senza apparenti censure o discriminazioni allo scopo di catturarne la complicità e la partecipazione e dare forma a vere e proprie volontà e pratiche collettive. La mutazione antropologica e sociale causata dagli algoritmi porta l'autore a una visione, non necessariamente condivisibile, che può essere il punto di partenza per approfondimenti futuri e soprattutto di maggiore consapevolezza individuale. Bisogna però leggere il libro per acquisirla!
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Umani e umanoidi (Cingolani Roberto)
Un libro per conoscere l'evoluzione dei robot e i loro limiti ma anche per misurare quanto si è pronti a convivere con macchine umanoidi sempre più intelligenti e, a tendere, anche capaci di provare emozioni. Da suggerire a chi è ancora fermo ai robot della letteratura fantascientifica e ai protagonisti C1P8 e C3PO di Star Wars e non si è accorto delle numerose macchine intelligenti che stanno popolando ambiti di vita sempre più numeorosi. Da usare come guida per prepararsi alla scelta futura dei Robot umanoidi da usare come assistenti personali, personale domestico, lavoratori per ambienti manifatturieri e uffici e ... come amanti per esperienze erotiche ancora tutte da immaginare.
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Homo Communicans (Ciofalo Giovanni e Leonzi Silvia)
Un libro per chi è interessato alla evoluzione della comunicazione come fattore di cambiamento e vuole conoscere il suo approdo e attuale. La fase attuale è caratterizzata dall'affermazione di un particolare modello psichico, antropologico e sociale che partecipano tutti insieme alla costruzione e alla definizione della realtà. È una fase nella quale le tecnologie hanno un ruolo determinante dando origine all'io communicans. Un uomo comunicante che riassume in sé lo slancio verso l'innovazione e la resistenza al cambiamento, la ricchezza determinata dalle accresciute opportunità di interazione e relazione ma anche la paura della solitudine.
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L'era dello schermo di Codeluppi Vanni
Un testo breve ma intenso pensato per suggerire un'etica specifica dei media tecnologici in grado di porre dei limiti ai comportamenti dei soggetti coinvolti, ma soprattutto per contribuire all'alfabetizzazione e sensibilizzazione degli utenti. La lettura fornirà maggiore consapevolezza sulla invadenza mediatica dei molteplici schermi all'interno dei quali abbiamo trasferito buona parte della nostra vita personale. Fortunatamente non tutta!
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La vetrinizzazione sociale di Codeluppi Vanni
La vetrinizzazione non è un fenomeno nuovo, ha origini lontane nel settecento inglese quando i commercianti iniziarono a mettere in scena nelle vetrine dei loro negozi o banchi di vendita i loro prodotti, creando vere e proprie spettacolarizzazioni e scenografie degli stessi. Il termine viene usato da Codeluppi per raccontare la vetrinizzazione sociale, prevalentemente di tipo comunicazionale e che si esprime con l'occupazione dei molteplici display di cui ogni persona oggi è dotata. Attraverso di essi le persone si mettono in vetrina, anzi si mettono in scena rappresentando
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Mi metto in vetrina di Codeluppi Vanni
Manualetto di rapida lettura per chi vuole esplorare con l'autore le strategie usate dagli utilizzatori di strumenti tecnologici per stare meglio in vetrina, raccontarsi, condividere i propri autoritratti (selfie) ma anche per riflettere sulla vetrinizzazione (termine che ha dato il titolo a un libro precedente di Codeluppi) della società e della politica. Un fenomeno che coinvolge tutti e che trova un testimone potente anche nel presidente del consiglio in carica.
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L'impero virtuale di Curcio Renato
Il libro di Curcio si presta per una lettura veloce, anche grazie al linguaggio discorsivo utilizzato. È breve ma così ricco di spunti da aprire la strada a numerose riflessioni su tematiche che sono oggi oggetto di analisi approfondite, per l'emergere prepotente di una realtà virtuale con effetti e conseguenze che stanno richiamando l'attenzione di un numero crescente di studiosi. Piscologi, economisti, antropologi, filosofi e sociologi che, come il sociologo Curcio, evidenziano nella realtà fisica della Rete il ruolo della componente digitale e virtuale e i suoi effetti di colonizzazione dell'immaginario individuale, collettivo e di controllo sociale. Dietro i mondi virtuali della Rete è cresciuta una oligarchia tecno-economica esperta nell'esercizio del potere digitale e nell'imporre nuove forme radicali e inedite di sudditanza. Al termine del libro la ricca bibliografia fornita evidenzia quanto i temi trattati siano oggi di interesse generale e offre a chi lo volesse nuovi strumenti per ulteriori conoscenze e approfondimenti.
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Come pesci nella rete di Alessandro Curioni
Il merito di questi libriccino è di spiegare in modo chiaro e in termini didattici e didascalici che in Rete non bisogna mai fidarsi, quasi neppure di colleghi ed amici. Racconta come il mondo digitale sia diventato così complesso dall'essere inconoscibile e soprattutto pieno di rischi per tutti, compresi i professionisti, i manager d'azienda, le organizzazioni e le aziende. Alcuni racconti e il modo con cui sono raccontati inducono all'ironia a al sorriso ma favoriscono quella riflessione che sembra essere assente in molte delle pratiche online. Il messaggio finale del libro è di non pensare mai che non possa toccare anche a noi o che alcune cosa succedano solo nei film!
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Techgnosis di Davies Erik
Un testo ritenuto un classico della letteratura tecnologica sul rapporto tra tecnologie, spiritualità e scienze dell'occulto. Un libro controcorrente che predilige una lettura spirituale, irrazionale, mistica, misteriosa e nascosta della tecnologia rispetto a quella razionale e tutta centrata sulla precione matematica, meccanica e computazionale. Il libro è un'esplorazione di come questa lettura paradossale sia possibile attraverso un viaggio che parte dall'uomo di Neanderthal evidenziando il ruolo trasformativo della tecnologia sull'ambiente, la vita e la mente degli esseri umani. La tecnolcultura che ne deriva è a tutti gli effetti cultura, misurabile nei molteplici effetti collaterali che la tecnologia produce. Effetti spesso magici, perché pochi sanno veramente come funziona un prodotto tecnologico, e tali da dare forma a nuove mitologie (il bug dell'anno 2000, la paura di Internet, il Grande Fratello e la sorveglianza panottica, l'invasione delle macchine, ecc.). La lettura è interessante per le infinite fonti a cui l'autore fa riferimento, non soltanto tecnologiche ma esoteriche, eclettiche e religiose/spirituali. Il pensiero di fondo che emerge è che la tecnologia non è uno strumento neutrale che noi creiamo, ma una forza difficile e strana da comprendere come lo è comprendere se stessi come esseri umani. Tecgnosis non è un libro contro la tecnologia ma il tentativo di mapparne i miti e le mitologie.
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Homo pluralis di De Biase Luca
Un testo rivolto a chi non ha rinunciato all'apertura mentale e alla capacità di ampliare il proprio sguardo oltre l'orizzonte conformistico dei media moderni. Un invito a essere umani nell'era tecnologica in modo attivo, continuando a porsi quelle domande che le macchine non sono capaci di porsi, a mettere in discussione il sistema dell'informazione nel quale si è immersi, a elaborare pensiero critico coltivando una sana autonomia di giudizio sui sistemi di personalizzazione, trasparenza e filtraggio di Google e Facebook ma anche su se stessi e sul modo con cui si interagisce con la tecnologia.
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