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Nel paese degli algoritmi
BIBLIOTECA TECNOLOGIA - Codici ed equazioni matematiche governano ormai profondamente la nostra vita. il mondo digitale, cui dedichiamo larga parte del nostro tempo, opera sostanzialmente in base ad algoritmi: gli algoritmi dei siti di vendita, dei social network, quelli per la geolocalizzazione o per l'assegnazione dei posti all'università. Il libro pone molte domande e offre numerosi spunti per una riflessione critica sulla realtà mediata tecnologicamente e sempre più governata da algoritmi.
Si trova in Tecnobibliografia / Il potere degli algoritmi
Breve e universale storia degli algoritmi
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un libro divulgativo, chiaro e divertente alla lettura. Contiene definizioni, esercizi alla fine di ogni capitolo (le soluzioni sono in fondo al libro), schede storiche esempi chiari che raccontano gli algoritmi delle piattaforme tecnologiche e molto altro.
Si trova in Tecnobibliografia / Il potere degli algoritmi
Il crepuscolo delle macchine di John Zerzan
Cominciamo con ogni probabilità ad assistere al crepuscolo effettivo del paradigma tecno-industriale, o almeno ai suoi primi segnali. Le promesse dell’illuminismo non sono state mantenute; la modernità non solo non funziona, è un disastro in continua crescita e ora chiaramente visibile. La spoliazione della vita quotidiana va di pari passo con quella dell’ambiente fisico e la crisi si acuisce. L’ultima ideologia sembra essere quella della tecnologia stessa. Ma la tecnologia sta peggiorando le cose, dalle malattie resistenti agli antibiotici alla crescente vacuità e freddezza della tecno-cultura. Siamo tutti condizionati e addomesticati da una tecnologia che continua ad avanzare. E lungo la strada spunta la verità più segreta: un’esistenza completamente mediata, protesica, non è vivere per davvero.Ci dev’essere un’alternativa e siamo al punto in cui non è più possibile evitare questa discussione.La situazione drammatica in cui versiamo ci indirizza verso una soluzione: l’abbandono volontario della modalità di vita industriale che non è una rinuncia, bensì una regressione salutare.Il rifiuto di una rottura totale corona e solidifica un pessimismo che spinge al suicidio. I nostri primi passi verso la liberazione possono essere guidati solo da visioni che non siano definite dalla realtà attuale. Non possiamo permetterci di continuare ad agire alle condizioni dettate dal nemico.
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LINK di Albert-László Barabási -
È probabile che la maggioranza degli attuali frequentatori compulsivi dei numerosi spazi di social netwoking esistenti non abbiano letto questo libro e forse oggi non ne hanno neppure bisogno. Quando è uscito nel 2005 però ha marcato, con il suo contributo, il passaggio delle reti sociali da semplice oggetto di studi sociologici a pratica sociale e strumento di analisi. Chi volesse andare oltre la comprensione dei Like potrebbe scoprire, leggendo questo libro, che siamo in realtà tutti connessi (tutto fa parte del tutto), che tutta la nostra vita racconta una storia affascinante di concatenazioni, non necessariamente tecnologiche, che la realtà è complessa e che le reti sono ovunque.
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Internet è il nemico di Julian Assange
Il titolo in italiano è molto creativo, anzi sbagliato! Per Assange Internet non è il nemico, lo è chi ne fa un uso finalizzato al dominio e al controllo. Internet è anche uno strumento potente di libertà come dimostra la stessa Wikileaks. Il libro non ha un valore particolare, è una semplice chiacchierata tra persone che si conoscono tradotta in una operazione commerciale. È menzionato tra i libri da leggere perché suggerisce una riflessione sulla informazione libera, sulla libertà di espressione, sulle censure esistenti e quelle più pervasive che verranno e sollecita agli utilizzatori superfiiali delle tecnologie odierne nuovi approfondimenti e conoscenze.
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Farsi vedere di Aubert Nicole, Claudine Haroche
Un libro corale con contributi diversi che illustrano quanto la visibilità sia diventata nella nostra società una vera e propria forma tirannica per sentirsi esistere e uno strumento potente per attirare l'attenzione. Un modo di affermare se stessi, riconoscersi e farsi riconoscere. Un libro per gli amanti dei selfie e per quelli che non li sopportano ma soprattutto per comprendere quanto l'esigenza della visibilità si accompagni a tutte le espressioni umane in termini esistenziali, lavorativi, cognitivi, sociali, percettive, relazionali e di interazione con gli altri.
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Solitudine digitale di Spitzer Manfred
Dall'autore di Demenza Digitale un nuovo lavoro che condanna gli eccessi della tecnologia mettendo in guardia dalle numerose patologie da essi generati. Eccessi che vissuti in modo compulsivo, nel tempo finiscono per diventare un veleno potente e al quale ricorrere come si fa con il metadone.
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Lo schermo, l'Alzheimer, lo zombi di Stefano Tani
Un libro che richiede un po' di concentrazione ma è di facile lettura e regala spunti di riflessione interessanti sull'evoluzione dell'io riflesso attraverso fonti d'acqua, specchi, ritratti artistici, scatti fotografici, schermi televisivi e cinematografici fino ad arrivare ai display più piccoli ma più potenti degli smartphone, phablet e tablet attuali.
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La conversazione necessaria di Sherry Turkle
È un libro pieno di nostalgia. Più che la riflessione critica sulla realtà tecnologica attuale con i suoi effetti sulle relazioni sociali e umane e sulla conversazione, a suggerire la lettura di questo libro sono l'evocazione e il rimpianto di un'epoca passata. Un'era percepita quasi geologicamente lontana, probabilmente non più recuperabile, nella quale la conversazione umana, la privacy e la discussione complessa qualificavano l'esistenza donandole maggiore complessità e profondità. La nostalgia che emana dalle pagine esprime un sentimento che ispira tecnofobia ma è anche un invito a gustarci fino in fondo ogni attimo che, recuperando il ritmo e la profondità delle conversazioni di una volta, ci venisse dedicato o decidessimo di dedicare agli altri. Meglio se potesse avvenire senza l'ausilio di un dispositivo elettronico, dedicando più tempo a se stessi e al tempo privato che non ha bisogno di rincorerre i MiPiace e il consenso degli altri.
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Il delitto perfetto di Baudrillard Jean
Per essere un testo del 1995 racconta una delle storie più interessanti sulla sparizione della realtà e su chi l'ha uccisa. Il reale come corpo della vittima non è stato trovato e manca il movente. Il delitto descritto è tutto tranne che perfetto ma la perfezione con cui viene praticato è criminale. Il problema da risolvere sta nella identità dell'assassino e nel suo essere la fusione di assassino e vittima insieme. Per capire i mondi simulati e dell'apparire odierni, celati dietro lo schermo di un dispositivo mobile, capire quale sia il delitto perfetto raccontato da Baudrillard potrebbe rivelarsi essenziale.
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