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Nel pieno di una grande transizione: la formazione di un ecosistema digitale compiuto
Credo che nessuna persona intelligente, orientata eticamente e attenta al bene comune possa avere creduto e potrà credere che la tecnologia sia la risposta a tutto. Anche ai bisogni sociali, culturali, conviviali, emozionali che ci caratterizzano come persone, individui, cittadini. Il problema che abbiamo è restituire umanità e spirito sociale a grandi moltitudini di persone che negli ultimi 30/40 anni sono cresciuti in contesti dominati da un consumismo esasperato, da una esagerata propensione a rincorrere i simboli del successo, a privilegiare le apparenze, le immagini e un agire mai disinteressato e sempre finalizzato.
Si trova in Blog / Sociologia e tecnologia
L'essere umano è il mondo che lo implica (Rossano Buccioni)
La nostra è una società che cresce globalmente e che fa accadere tutto realmente e contemporaneamente. Cioè non c'è una tecnologia che va veloce e degli esseri umani che arrancano, magari si ribellano cercando di adeguarsi e lamentano costantemente il venir meno di un orizzonte sociale consueto, dunque rassicurante. Il Luddismo esisteva in una società non integrata a livello tecno-scientifico, dove la rivendicazione lavorativa faceva tutt'uno con la ricerca di libertà politica. Chi oggi critica le tecnologie le utilizza comunque .... Il web esiste come rete perchè prima si è sviluppata una società reticolare, cioè senza centro e senza vertice.
Si trova in Blog / Sociologia e tecnologia
Mai perdere il difetto umano di pensare, anche sulla tecnologia (Vincenzo Moretti)
Le tecnologie riarredano il nostro mondo, ci “costringono” a cambiare le nostre abitudini, a fare i conti non solo con le possibilità ma anche con l’incertezza che ci assale ogni qualvolta il mondo intorno a noi, quello a cui ci eravamo abituati, cambia. A livello sociale gli effetti in taluni casi possono essere paradigmatici, penso per esempio a quello che è successo con l’avvento dell’iPhone e ancora prima dell’iPod, in altri doloroso, in questo caso viene facile il riferimento alle donne e agli uomini che vedono minacciato dalle tecnologie il posto di lavoro, naturalmente con le mille altre possibilità che ci sono in mezzo. In ogni caso non ne possiamo fare a meno: le tecnologie sono parte di quello che pensiamo, di quello che facciamo, di quello che siamo e del mondo che abitiamo. Dopo di che la grande questione che rimane aperta è, a mio avviso, il livello di consapevolezza con cui le utilizziamo, ma su questo immagino che avremo modo di tornarci su.
Si trova in Blog / Sociologia e tecnologia
Storia dei media digitali: Rivoluzioni e continuità
LiBRI DI TECNOLOGIA - Al centro del volume c'è la storia socio-culturale dei media digitali e le nuomerose rivoluzioni digitali da essi determinate. Una storia che mostra sia la continuità con il passato nel modo di accedere le informazioni e di comunicare, sia le numerose novità. Il testo è stato scritto a quattro mani da Gabriele Balbi, professore assistente in Media Studies presso l’Università della Svizzera italiana di Lugano, e da Paolo Magaudda, sociologo presso l’Università di Padova.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnologia e applicazioni
Impero Facebook e voglia di indipendenza e libertà!
Al massimo della sua espansione ogni impero deve fronteggiare la voglia di libertà e di indipendenza dei suoi sottomessi. L’esempio migliore è quello dell’India che pur avendo tratto grandi vantaggi dalla colonizzazione inglese decise di lottare per recuperare la sua autonomia e indipendenza. E se il fenomeno riguardasse anche gli imperi digitali e globali costruiti dai protagonisti della scena tecnologica?
Si trova in MISCELLANEA
Non c’è nulla di vero tranne le esagerazioni
La tecnologia ci sta riprogrammando e noi non comprendiamo pienamente il radicale cambiamento di paradigma in essere. Lo dice Byung-Chul Han, filosofo tedesco-sudcoreano, nel suo ultimo libro “Nello sciame”. Uno dei numerosi testi che invitano a una riflessione critica sugli effetti del medium tecnologico e i suoi prodotti. Una riflessione che guarda al sociale e al privato ma anche alla sfera del discorso pubblico e alla politica. Nella visione tecno-apocalittica dell'autore la rappresentanza politica non esiste più. Tutto è cinguettare e chiacchierare, naturalemente online!
Si trova in Blog / Tabulario