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🌑🌒 In questo paese non si cambia e non si decide mai
Inizio anno 2021, il senso di smarrimento persiste, ma non è per l’anno bastardo appena trascorso, neppure per la pandemia o l'impossibilità di viaggiare. Il senso di smarrimento è più grande, profondo, nasce dal sentirsi alieno in un paese nel quale non cambia mai nulla e non si decide mai nulla.
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🌗🌘🌑🌒 Ma di cosa parliamo?
L’Italia non cambia mai. Lo si nota analizzando la narrazione mediale prevalente. Una narrazione artificiale, poco responsabile, che non aiuta ad affrontare il periodo che tutti gli italiani stanno vivendo. L’ultimo evento che testimonia artificialità, irresponsabilità e voglia che non cambi nulla è come è stata accolta l’esternazione di un ex presidente del consiglio in sofferenza per non essere amato dagli italiani. Ho provato a tradurre alcuni pensieri in riflessioni scritte. Chissà che non siano condivisi da altri!
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Sardine, gentilezza e odio
La disinformazione non è un fenomeno nuovo, non lo è neppure l’odio sociale e politico. La prima e il secondo trovano però oggi uno strumento potente di diffusione e alimento nelle reti tecnologiche cosiddette sociali. Uno sguardo curioso al fenomeno delle Sardine e alle interazioni online che le caratterizzano permette di comprendere meglio i meccanismi in atto e le azioni deliberate messe in campo per diffondere false notizie e credenze, alimentare la disinformazione e favorire la misinformazione. Dietro queste azioni c’è la convinzione che false notizie e false credenze possano diffondersi come se fossero vere, nonostante gli effetti negativi che possono derivare per coloro che le credono tali. Ciò dipende da fattori individuali ma soprattutto da fattori sociali. Ciò che si crede dipende in grande misura da quello che si conosce e si sa. Per questo la destra populista italiana sta reagendo duramente e in modo isterico al movimento di opinione messo in moto dal fenomeno sociale e Politico delle Sardine.
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La gentilezza delle sardine
Fermare l’odio dovrebbe essere oggi l’obiettivo di ogni cittadino italiano. Farlo è diventato complicato perché viviamo immersi nel buio e nell’ignoranza, nella disinformazione e nella misinformazione. Qualcuno è riuscito a incatenarci in una moderna caverna di Platone nella quale è diventato difficile comprendere la falsa realtà proiettata sulla parete di fondo e resistere alla seduzione da essa esercitata. Ne deriva una coscienza obnubilata che fa fatica a essere risvegliata. Ma poi dal nulla e senza che nessuno lo avesse previsto, molte coscienze individuali cominciano a risvegliarsi, si fanno massa e potere (Canetti) e come tali aprono il futuro a nuove possibilità. Il tutto sta avvenendo con una caratteristica fondamentale: la gentilezza. L’antidoto perfetto per combattere l’odio, la volgarità, il rancore così come la non conoscenza, l’ignoranza e la stupidità dilaganti.
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Centennials: generazione Z, impegno e infedeltà come prassi di consumo
Venerdì 15 marzo saranno protagonisti di una mobilitazione diffusa che li vedranno protagonisti nella battaglia più importante per la sopravvivenza della Terra come pianeta: l’aumento del riscaldamento e il problema del cambiamento climatico. Da tempo sono i nuovi protagonisti dei mondi tecnologici e mediali. Diversi dai Millennial, anche nei loro comportamenti di acquisto. Un dato questo che deve far riflettere Grandi Marche, uffici marketing, produttori e anche i politici rampanti del momento.
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Governo giallo-verde: linguaggio, social media e reputazione
Tutti gli italiani, preoccupati per i loro risparmi, tifosi e curiosi per natura, hanno seguito con attenzione la tragicommedia andata in scena per la formazione del nuovo governo. Quelli che lo hanno fatto con il mezzo televisivo si sono dovuti sorbire ore di dirette, di bersagli mobili e maratone Mentana nelle quali una casta di giornalisti, in prevalenza baby boomers, hanno cercato di raccontare e interpretare ciò che già era stato raccontato e interpretato attraverso altri mezzi di informazione. A governo formato, ora tutti i cittadini italiani potrebbero pretendere che, come avviene sui social network, anche i nuovi politici possano essere valutati ed eventualmente mandati a casa con una sequenza infinita di "MiPiace" o "NonMiPiace". Ipotesi irrealistica e improponibile, ma provate a pensare se dovesse essere applicata e funzionasse!
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Post elezioni e algoritmi, in attesa di un presidente del consiglio!
Da quasi tre mesi l'attenzione dei media è tutta focalizzata sul tentativo dei pentastellati di formare un nuovo governo. L'attenzione è centrata sul programma, sul contratto proposto alla Lega di Salvini e sul premier da trovare. Poco o nulla è stato scritto sul fatto che il cambiamento emergente, i cui effetti positivi o negativi saranno tutti da verificare e valutare, interessa anche gli algoritmi che finora hanno fatto funzionare il sistema Italia e determinato le gerarchie sociali che lo rappresentano.
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Elezioni, Signori del Silicio e nuove utopie
Mentre ci avviciniamo alle elezioni del 4 marzo immersi in un'assenza di dibattito che sconcerta e spaventa, nella società non tutto è fermo o rassegnato, anzi tutto è in movimento. I temi importanti su cui molti si stanno impegnando sono quelli della solidarietà, del lavoro, delle disuguaglianze, dei diritti ma anche quello della tecnologia a essi ormai strettamente collegato. Il 2017 tecnologico sarà ricordato anche per l'emergere di numerose critiche alla volontà di potenza delle tecnologie e alla pretesa di dominio dei Signori del Silicio. Ora in Italia qualcuno propone un movimento "Occupy Silicon Valley".
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La mappa non è il territorio, ditelo anche a Google!
SoloTablet segnala un interessante articolo di Giuseppe Putignano pubblicato su Il fatto quotidiano del 26 settembre 2016. Parla di Google Maps e della filosofia he guida la sua visualizzazione delle mappe. Una visualizzazione che cambia a seconda dello stato in cui si trova chi fa uso dell'applicazione e vuole osservare una mappa. E' un servizio offerto aicittadini della Rete ma non a tutti allo stesso modo. Le imprecisioni e l'incompletezza delle mappe è gisutificata da Google con le difficoltà oggettive legate a situazioni in costante movimento ma ad esempio l'esclusione dalla mappa della Palestina sembra più una scelta politica che un problema dell'algoritmo di mappatura del territorio. Così come alcune lacune nel visualizzare adeguatamente territori come la Crimea, il Kashmir e altre aree contene del pianeta.
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Referendum terremotato
Il passo è lento ma ben misurato e destinato a portare lontano. E’ un passo molto studiato e ancor più pianificato, mai comunicato e ancora meno reclamizzato. Il piano è marketing e mediatico, perfettamente legittimo e politicamente corretto, oltre a essere anche ben gestito e agito. Lo strumento principe non è più il cinguettio, ormai usato solo dai politici, ma è tornato a essere il messaggio televisivo. Tutti possono infatti cinguettare ma pochi posseggono e/o controllano canali televisivi.
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