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La filosofia deve assumersi la responsabilità di far riflettere sulla tecnologia
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In un tempo come il nostro, infatti, diventa a mio avviso sempre più urgente un avvicinamento delle “masse” alle modalità di approccio filosofico al “reale”, incoraggiandone in tal senso una più profonda e compiuta interpretazione. In altre parole, il valore critico positivo della filosofia dovrebbe contagiare anche le persone che non sono filosofe di professione, ma che, come ogni essere umano, sono filosofe per natura.
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Religione e Tecnologia
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Tecnoliquidi in una realtà sempre più solida e piena di muri
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Per anni abbiamo tutti condiviso la metafora del sociologo Zygmunt Bauman sulla società liquida. Oggi di fronte ai numerosi muri che si ergono ovunque nel tentativo di proteggere e separare, rafforzare i confini e ridisegnare zone di influenza, la metafora della liquidità non sembra più essere adeguata a comprendere e a spiegare il nuovo che avanza. In questa realtà tutti devono fare i conti anche con il nuovo e pervasivo ruolo assunto dalla tecnologia. Un ruolo che ha avuto la sua parte importante nel generare liquidità e incertezza ma che ha contribuito anche alla formazione di una nuova categoria di persone, definibili come tecnoliquidi e testimonianza di una liquidità che forse non è ancora stata sconfitta.
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Tabulario
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La tecnologia non ha nessun effetto se noi non lo permettiamo
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Religione e Tecnologia
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Comunicare è relazione
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La tecnologia può annebbiare e trasformarci in zombie, non vedenti e ciechi di fronte alle meraviglie che la vita offre. Può renderci ignari della nostra potenzialità di creatori e co-creatori di realtà, ma può anche risvegliarci proprio perché l’informazione che viaggia sulla nuova tecnologia fino a cinquant’anni rimaneva sotterranea allo strato comunicativo sul quale i media diffondevano quello che doveva essere il sapere comune. Cercare una qualsiasi informazione di vario genere ai tempi era certamente più arduo di ora. Adesso ci basta la barra di ricerca di google per entrare in un universo informativo pressoché senza confini.
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Religione e Tecnologia
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Serve il contatto, guardare il volto dell’altro, la relazione con persone in carne e ossa
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Intervista di SoloTablet al teologo Fabio Cittadini: "Sì, sta cambiando l’interazione tra gli uomini, stanno cambiando i rapporti umani. Siamo Facebook dipendenti, per cui la realtà è letta attraverso la ristretta lente del “mi piace”. Questo implica che la realtà non è giudicata più per la sua complessità. Si va verso un giudizio semplificato, ridotto al minimo, appunto “mi piace”
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Religione e Tecnologia
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La tecnologia non ha aumentato la nostra comprensione di ciò che significa amare l'altro
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Una intervista di SoloTablet con Timothy Radcliffe OP: "La nuova tecnologia è potenzialmente meravigliosa nei suoi effetti. La uso costantemente. Ma è necessario che sia accompagnata da altre forme di attenzione per il mondo, quali il cinema, la letteratura, la poesia. Queste cose 'rinfrescano' la nostra comprensione della complessità del mondo e possono riscattarci dalla realtà semplicistica di un tweet e di uno slogan. Pensiamo al Presidente Trump! "
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Serve uno zaino di competenze sulle tecnologie
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Intervista con Patrizia Morgante: "Per dire chi siamo non è più sufficiente mostrare il nostro documento d’identità, perché siamo una presenza, che lo vogliamo o no, anche digitale. Il nostro vivere lascia tracce di dati nel cyberspazio che, i motori di ricerca e i loro algoritmi, assemblano e danno loro un senso. La domanda è: sentiamo che la nostra identità esistenziale corrisponde con l’identità digitale che ci viene restituita da google? Se non è così essere presenti in rete in modo consapevole ci permette di dire che chi siamo, senza che altri lo facciano al nostro posto o inferiscano informazioni per mancanza di dati."
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Religione e Tecnologia
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Fronteggiare l’incertezza e la precarietà che l’universo tecnologico reca con sè
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Che le nuove frontiere della tecnologia possano offrire un aiuto è indubbio, ma tra i benefici psico-fisici che esse apportano e la crescita della persona in quanto tale resta un “salto” che va al di là della dimensione tecnica e scientifica in quanto tali.
Una intervista con fr Daniele Aucone, frate domenicano, teologo e Promotore dei Mezzi di Comunicazione per la Provincia Romana.
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Religione e Tecnologia
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Non vi è nulla di nuovo sotto il sole
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E' necessario relativizzare l'importanza delle nuove tecnologie e la loro portata, e adottare uno sguardo più ampio, più alto. Uno sguardo non circoscritto e concentrato a guardare di mese in mese i nuovi prodotti e le nuove invenzioni della tecnologia odierna, ma in grado di allargarsi ai secoli passati e di vedere la nostra frenesia attuale come un piccolo punto nella lunga storia dell'umanità e nella molto più lunga storia del pianeta.
Una intervista con Dag Tessore, teologo e autore di libri sulle religioni.
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Internet è un sesto continente elaborato dal bisogno dell'uomo di superare le difficoltà
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È un sesto continente trasversale nel senso che ciascuno degli abitanti di questo nuovo mondo appartiene anche a uno degli altri cinque. Credo che ciascuno debba decidere in coscienza se vuole interagire o no con esso ma, una volta che ha dato una risposta positiva, bisogna sì che si muova con cautela ma sapendo anche che non è una minaccia ma un'enorme opportunità,.
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