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Applicazioni potenzialmente pericolose
Vietare l’uso di dispositivi mobili e loro applicazioni non è una scelta proponibile e neppure percorribile. I genitori e gli adulti tecnovigili hanno però il compito di raccogliere informazioni e tenersi aggiornati sull’uso che di questi strumenti tecnologici fanno i loro figli o nipoti tecnorapidi. La necessità di mantenersi aggiornati è tanto maggiore quanto più numerose sono le novità del mercato e le nuove applicazioni che trovano il gradimento dei ragazzi, catturando la loro attenzione, tempo e attività online.
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Bibliografia sul cyberbullismo e il bullismo digitale
Una proposta bibliografica dei libri pubblicati fin qui sul tema del bullismo digitale e che potete trovare in libreria o negli store online. Un elenco di libri con numerosi spunti di riflessione e di approfondmento, con indicazioni concrete per interventi di prevenzione e comprensione del fenomeno. Un elenco per genitori, ragazzi, insegnanti e operatori sociali. Un suggerimento di letture per persone interessate ad una visione più articolata delle problematiche affrontate.
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Cyber bullismo fuori controllo
Una ricerca condotta da Kaspersky Lab e B2B International rivela che il 22% dei genitori non si sente in grado di tenere sotto controllo ciò che i propri figli fanno o vedono online. Percentuale che sale a quasi la metà (48%) se si parla invece di una vera e propria preoccupazione nell’eventualità di dover affrontare il cyber bullismo.
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Cyberbullismo scolastico: suggerimenti e buone pratiche
Il fenomeno del bullismo digitale non si può più ignorare, soprattutto perchè si accompagna a fenomeni di bullismo nella vita reale che ci sono sempre stati e resistono, nonostante la loro più facile identificazione e prevenzione. Il bullismo sociale espresso a scuola non è molto diverso da quello verbale e fisico espresso altrove, oggi sempre più spesso online e negli spazi sociali del muro delle facce o di Instagram e WhatsApp. Il che fare rimane il problema principale, oggi anche complicato dalle nuove forme che il bullismo assume online e nelle vite digitali di molti ragazzi e ragazze.
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Cyberbullismo: “perché lo fanno?”
Segnaliamo un interessante articolo pubblicato da Maria Alessandra Monanni sul suo blog "Sandy e il web, spunti di riflessione". "Perchè lo fanno" è la domanda più normale e più frequente delle vittime di cyberbullismo. Una domanda che rimane spesso senza risposta ma che deve essere ripetuta ad alta voce da tutti, non solo vittime ma anche loro parenti, amici e vicini. La risposta non è facile ma per iniziare è sufficiente interrogarsi sull'impatto e sugli effetti che la tecnologia ha sui comportamenti, le emozioni e le vite delle persone, in particolare di quelle giovani. Il testo qui segnalato contiene molti spunti utili a questo tipo di riflessione necessaria.
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Cyberbullismo: fatti e statistiche 2016/2017
Tutte le statistiche relative alla diffusione del cyberbullismo evidenziano una crescita esponenziale del fenomeno in tutto il mondo. Il dato è confermato anche dall'aumento costante di ricerche Google. Un dato evidenziato da Google Trends.
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Il Cyberbullismo nella vita reale e in quella virtuale
Segnaliamo un articolo di Maria Alessandra Monanni tratto dal suo blog Sandyeilweb.com. Il tema trattato è quello del cyberbullismo, nelle forme in cui si manifesta nella vita reale e nelle molteplici vite virtuali che caratterizzano le esperienze di vita di molti ragazzi e ragazze della generazione Millennium.
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L’abuso online è sempre più diffuso, in particolare quello di genere
Il 40% dei cittadini della Rete ha subito una qualche forma di abuso e il 73% ne è stato testimone. Se questi dati rispecchiano la realtà, significa che qualcosa in Rete non funziona o funziona diversamente da come dovrebbe e che le normali procedure di prevenzione e repressione non funzionano in spazi virtuali abitati da miliardi di persone. E se la responsabilità fosse anche delle società tecnologiche, in particolare di quelle con soluzioni di media sciali e social network?
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