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🍒🍒 ESSERE VISIBILI O SCOMPARIRE?
La rete pullula di suggerimenti su come farsi notare ed essere visibili, su come lavorare sul proprio Sé sviluppandolo in modo da essere felici e diventare qualcuno, o raccontarsi di esserlo diventati. E se invece la soluzione fosse di scomparire, dissolversi, lasciarsi andare al flusso della vera vita in modo da riconciliarsi con le sue inadeguatezze, vulnerabilità e negatività? Chi lo dice che dobbiamo per forza di cose inseguire la felicità? Abitando in pianta stabile le piattaforme digitali ci siamo convinti di avere più vite, in realtà “non possiamo uscire dalla nostra vita e rientrarci” come si fa con Linkedin o Facebook. La vita è una sola, sia che la viviamo nella realtà fattuale sia che la rappresentiamo e proiettiamo nelle molteplici realtà virtuali che la tecnologia ci ha regalato.
Si trova in TECNOCONSAPEVOLEZZA
🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
🍒NON SO VOI , MA IO… … di questi tempi mi sento avvolto dalla nebbia che genera confusione e perdita di orientamento. Da montanaro molto difficilmente sono colto dall’ansia o dall’angoscia ma mi rendo conto che viviamo su uno (psico)crinale (da krínō - separare, distinguere) del quale non abbiamo consapevolezza, che richiede di guardare il mondo con occhi diversi, meglio se quelli Altrui, dell’Altro, lontano (oltre, altrove, oltrepassando) dal conformismo del linguaggio, delle parole e delle immagini con cui costruiamo mondi artificiali nella illusoria speranza di stare bene. In realtà continuiamo a ingannarci, a raccontarci storie! Sulla pandemia, sulla guerra, sulla felicità e sulla gentilezza, sull’essere imprenditori di sé stessi, ecc. Oggi anche sul metaverso, di cui tutti parlano pur senza sapere esattamente cosa sia!
Si trova in TECNOCONSAPEVOLEZZA
🍒🍒DISORIENTATI E IN FUGA NEL METAVERSO
🍒NON SO VOI , MA IO… … di questi tempi mi sento avvolto dalla nebbia che genera confusione e perdita di orientamento. Da montanaro molto difficilmente sono colto dall’ansia o dall’angoscia ma mi rendo conto che viviamo su uno (psico)crinale (da krínō - separare, distinguere) del quale non abbiamo consapevolezza, che richiede di guardare il mondo con occhi diversi, meglio se quelli Altrui, dell’Altro, lontano (oltre, altrove, oltrepassando) dal conformismo del linguaggio, delle parole e delle immagini con cui costruiamo mondi artificiali nella illusoria speranza di stare bene. In realtà continuiamo a ingannarci, a raccontarci storie! Sulla pandemia, sulla guerra, sulla felicità e sulla gentilezza, sull’essere imprenditori di sé stessi, ecc. Oggi anche sul metaverso, di cui tutti parlano pur senza sapere esattamente cosa sia!
Si trova in Blog / NOSTROVERSO
“Oltrepassare” di Martino Ciano
La filosofia mi ha insegnato questo; la filosofia fa miracoli, non sbaglia mai. Ti squarcia la mente, disinfetta le ferite dell’anima, ti ridà una carne nuova. Ti inchioda ai disastri che hai provocato; ti percuote con la stessa frusta con la quale hai percosso gli altri. La filosofia ti fa riflettere sul senso della vita e noi, qui, in questo paese, abbiamo vissuto senza dare una direzione alle nostre azioni e ai nostri pensieri.
Si trova in Immagini / I Caffè Filosofici di OLTREPASSARE
AFFETTO [1]
affètto [dal lat. affectus, da afficĕre «impressionare»]. Per analogia amicizia, amore, sentimento, affettuoso, affezionato, attaccato, colpito. Si può essere affetti da stupore, ammirazione, da tubercolosi, da un’ulcera gastrica. Ma anche da debiti su ci grava una ipoteca.
Si trova in Blog / OLTREPASSARE
Alla fonte delle parole
OLTREPASSARE CON UN LIBRO - Nell'antichità ma forse ancora oggi si pensa che ci sia una coincidenza perfetta tra significante e significato, tra parola e realtà. Senza il significante cane, il cane non esisterebbe. Il nome non è casuale, chi non sa che un cane è un cane? Che i greci pensassero questo forse è comprensibile ma cosa dire dei giorni nostri, pieni di post-verità, false verità, verità alternative, ecc.? Oggi è cambiata la lingua, sono cambiati i mezzi di comunicazione, si è dentro flussi continui di parole ma forse abbiamo difficoltà a comprendere che prima di usarle dovremmo prima capirle. Soprattutto quelle che ci bruciano dentro, che ci creano emozioni, reazioni, dubbi, ecc. Con OLTREPASSARE stiamo contribuendo a favorire una maggiore consapevolezza di sè stessi, attraverso una maggiore e migliore comprensione delle parole. Non basta scoprire l'etimologia, bisogna provare andare a fondo dei significati delle parole e scoprirne i loro significati e sensi nascosti.
Si trova in Immagini / I Caffè Filosofici di OLTREPASSARE
AMARE [1]
amare [latino amare]- Provare amore, un sentimento d'amore, un sentimento amoroso, voler bene, volere un bene dell'anima, adorare, idolatrare, essere affezionato, sentire attaccamento per qualche cosa. Sentire e dimostrare amore per qualcuno, nelle varie accezioni che può avere la parola amore.
Si trova in Blog / OLTREPASSARE
AMORE
amóre [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore può indicare l’affetto reciproco, coniugale, la concordia dei sentimenti. Può anche essere rivolto a sé stesso, come manifestazione di egoismo e di egocentrismo. Sentimento che attrae e unisce due persone e che può assumere forme di pura spiritualità, forme in cui il trasporto affettivo coesiste, in misura diversa, con l’attrazione sessuale, e forme in cui il desiderio del rapporto sessuale è dominante, con carattere di passione, talora morbosa e ossessiva.
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AMORE [2]
vita s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione e complessità, e di cui la cellula è considerata unità fondamentale; in essi, un numero elevato di sottosistemi, o organi diversi, concorrono funzionalmente a costituire un tutto unico, per cui si parla di individuo vivente o organismo (e i sistemi viventi formano il mondo organico), che dà luogo a capacità di crescita, sviluppo e movimento autonomo, di autoregolazione, di metabolizzazione, di adattabilità, di reattività e, soprattutto, di riproduzione, agamica o per mezzo di particolari cellule sessuali (gameti). Constatata come proprietà di un numero enorme di specie, è stata ricondotta a un principio unitario dalla teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
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ANGOSCIA [1]
angòscia [latino angŭstia] – Respiro affannoso, stato di ansia e di sofferenza intensa che affligge l’animo per una situazione reale o immaginaria, accompagnato spesso da disturbi fisici e psichici di varia natura. Nell’uso corrente il termine indica in genere uno stato più spinto e più grave dell’ansia: distinzione non accolta se non in parte nel linguaggio della psichiatria, psicologia e psicanalisi, anche perché in altre lingue non sussiste tale duplicità di termini, preferendosi trattare e denominare questo stato come ansia, anche se talvolta persiste qualche incertezza. Nella filosofia esistenzialistica, stato di turbamento metafisico che deriva all’uomo dalla riflessione sulla propria esistenza nel mondo . (Treccani)
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