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Condurre o lasciarsi condurre? (Kosmè De Maria)
Un piccolo contributo, il racconto di un'esperienza vissuta a scuola, condivisa con l'intento di suggerire una riflessione sul significato dell'attesa e dell'ascolto in ambito educativo.
Si trova in MISCELLANEA
Dagli occhi alla mente, passando per un touch
Segnaliamo un resocnto sul convegno “Dagli occhi alla mente, passando per un touch: la didattica con il tablet con gli studenti di oggi”, tenutosi a gennaio che è servito a molti operatori per riflettere sull'uso del tablet e delle nuove tecnologie a scuola.
Si trova in Tecnobibliografia
E se smettessimo di parlare di tecnologia e parlassimo di didattica e apprendimento?
Per chi la vede da fuori la scuola italiana è un mondo tutto da scoprire e soprattutto da comprendere. Anno dopo anno si parla di riforme e cambiamenti ma tutto sembra ridursi (grazie anche al contributo dei media) a semplici scontri ideologici e politici tra progressisti e conservatori, riformatori e conservatori. Da anni si parla di rendere la scuola tecnologica ma il risultato è la semplice introduzione di nuove terminologie in lingua inglese e di alcuni nuovi dispositivi in classe.
Si trova in MISCELLANEA
E se vietassimo tablet e smartphone in classe...
....almeno fino a quando gli insegnanti non avranno compreso come le nuove tecnologie stanno programmando la mente e condizionando i comportamenti degli studenti? Una opzione che in molti cominciano a suggerire. Molti studi e analisi sembrano dimostrare in modo eveidnete come le nuove tecnologie digitali stiano avendo effetti 'deleteri' sul nostro cervello in termini di memoria, scrittura, lettura, attenzione e capacità di concentrazione e sulla nsotra vita sociale in termini di vita di coppia, empatia e relazioni umane.
Si trova in MISCELLANEA
Generazione APP
AVREI POTUTO INTITOLARE QUESTA STORIA: TWELVE. Sì perché sembra che il caso abbia concentrato la sua attenzione sul 12: sui dodicenni, quelli nati nel nuovo millennio, iniziato proprio dodici anni fa…
Si trova in MISCELLANEA
Gioie e dolori del docente digitale
Insegnare nella Scuola Digitale per Competenze richiede competenza tecnologica, ma soprattutto competenza didattica, conoscenza dei nuclei fondanti della propria disciplina, capacità di creare percorsi formativi flessibili ed efficaci, capacità di coinvolgere gli studenti nelle attività didattiche in classe affinché si creino i presupposti per l’apprendimento costruttivista, il cooperative learning e lo sviluppo delle competenze trasversali oltre a quelle disciplinari.
Si trova in MISCELLANEA
Il cervello che legge e le nuove tecnologie digitali
Non siamo nati per leggere ma siamo dotati di un cervello straordinariamente plastico. La cultura è figlia del cervello che legge, ma la lettura è un fenomeno recente nella storia dell’evoluzione umana (6000 anni fa). Oggi l’avvento della cultura digitale e il suo privilegiare l’immagine rispetto alla scrittura fa sorgere nuove domande e ci obbliga a più approfondite riflessioni.
Si trova in MISCELLANEA
Il GPS ha cambiato il nostro mondo e sta cambiando la nostra testa!
La storia del GPS e il suo impatto sugli istinti naturali degli umani è oggetto di studio da tempo per le affascinanti implicazioni e gli effetti collaterali, questi ultimi non sempre percepibili nelle loro conseguenze di lungo periodo. Grazie alla pervasività dello smartphone chiunque è in teoria capace di orientarsi, anche in località sperdute, semplicemente attivando il GPS del suo dispositivo e le APP ad esso associate. Ma cosa succederà in futuro quando, avendo dimenticato o perso lo smartphone, si coprirà di avere dimenticato o perso anche le capacità umane di mappatura dell’ambiente e di orientamento?
Si trova in MISCELLANEA
L’insegnante si limita a dare dei consigli di lettura, il vero insegnante diventa il libro di testo
Le nuove tecnologie vanno usate quando permettono un reale potenziamento dell’attività didattica, non per moda o per esibizione. LIM, tablet ed altri strumenti vanno utilizzati in questo senso; non devono essere utilizzati nei casi in cui le metodologie tradizionali si dimostrano ancora al momento più efficienti. A sostenerlo è il Prof. Leonardi Fratini, intervistato da SoloTablet. Una intervista interessante, si parla poco di tecnologia e molto di didattica.
Si trova in MISCELLANEA
La scuola che vorrei … Insegnare oggi
L'insegnamento è annoverato fra le professioni più appaganti (insieme a quella di infermiere e di pompiere), ma la scarsa considerazione da parte degli amministratori pubblici, l'aumento della burocrazia e la penuria di risorse concrete per l'innovazione didattica mina profondamente la fiducia dei docenti.
Si trova in MISCELLANEA