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Esci dalla caverna panottica del muro delle facce e scopri il mondo al suo esterno
Lo spazio digitale disegnato da Facebook e da altri social network è assimilabile alla Caverna di Platone e per estensione cognitiva anche a quella descritta dallo scrittore portoghese José Saramago nel suo libro A Caverna (La caverna). L'una e l'altra descrivono un ambiente panottico nel quale chi vi è imprigionato non sa di esserlo o si illude di vivere esperienze uniche e irripetibili perché sociali e condivise da molti.
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Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi, il mio ultimo e-book sui temi della tecnologia
Un titolo con due nuovi neologismi da me creati per raccontare alcuni degli effetti collaterali dell'uso della tecnologia da parte dei ragazzi nativi digitali. Un e-book pensato per fornire alcuni spunti di riflessione e alcuni suggerimenti nella forma di prontuario per affrontare problemi come la dipendenza tecnologica, da internet e da videogame, il cyberbullismo o bullismo digitale, il sexting e la pedo-pornografia, l'eccessiva esposiaione agli schermi, le frodi e il consumismo digitale, il furto di identità, il suicidio da social networking, lo stalking digitale e la solitudine.
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Genitori tecnovigili per ragazzi tecnorapidi, il mio ultimo e-book sui temi della tecnologia
Un titolo con due nuovi neologismi da me creati per raccontare alcuni degli effetti collaterali dell'uso della tecnologia da parte dei ragazzi nativi digitali. Un e-book pensato per fornire alcuni spunti di riflessione e alcuni suggerimenti nella forma di prontuario per affrontare problemi come la dipendenza tecnologica, da internet e da videogame, il cyberbullismo o bullismo digitale, il sexting e la pedo-pornografia, l'eccessiva esposiaione agli schermi, le frodi e il consumismo digitale, il furto di identità, il suicidio da social networking, lo stalking digitale e la solitudine.
Si trova in Tecnobibliografia / Libri di C. Mazzucchelli
Gentilezza digitale vado cercando
Valori, comportamenti e stili di vita sono solitamente modellati dalla percezione che ognuno ha della propria esistenza. Oggi il valore sul quale viene calibrato il sentimento dello stare bene è quello della sicurezza e della sopravvivenza, in senso darwiniano del termine. Lo si vede in politica con il prevalere di nuovi autoritarismi e bisogni di leader maximi vari, lo si vede online nel proliferare di una miriade di cinguettii, messaggi e post che ne parlano. La focalizzazione corrente ha fatto dimenticare altri valori, ad esempio quello della GENTILEZZA.
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I rischi che corrono i ragazzi tecnorapidi
La genitorialità espressa in un’era tecnologica come la nostra, intesa come rappresentazione di se stessi e dei propri figli e come funzione, è un argomento molto complesso che difficilmente si presta a riflessioni lineari o superficiali. La funzione genitoriale si esprime ed evolve in una relazione circolare genitori-figli che continua lungo tutta una vita ed è condizionata da numerosi fattori quali le storie personali dei genitori (le loro esperienze di genitorialità dei loro genitori), il contesto sociale in cui prende forma, le caratteristiche delle nuove generazioni (nativi digitali), il tipo di investimento fatto sui ragazzi e la disponibilità ad accettare cambiamenti e trasformazioni nello sviluppo della relazione con i figli.
Si trova in Blog / TECNORAPIDI e TECNOVIGILI
Il diavolo veste tecno
La collana Tehcnovisions di Delos Digital ospita il mio nuovo e-book, il nono della serie dedicata alla tecnologia. E’ un e-book che prosegue l’esplorazione del mondo tecnologico e dell’era dell’informazione fornendo una riflessione e utili conoscenze sull’ultima rivoluzione in corso, quella delle tecnologie indossabili o wearable technologies.
Si trova in Blog / Tabulario
Il display come strumento di felicità
Politica, grandi Marche e grandi imprese sono stutte accomunate dallo sforzo di venderci la felicità. I nostri comportamenti e stili di vita online così come le emozioni espresse attraverso libri delle facce o cinguettii vari sono diventati risorse da conquistare, raccogliere, analizzare, vendere con l'unico obiettivo di proporci prodotti, servizi e messaggi finalizzari a farci stare bene. Il consumatore in tutto questo non è più semplice attore passivo e destinatario finale di comunicazioni e messaggi promozionali ma sempre più complice, cognitivamente e nelle pratiche di vita quotidiane. Lo è soprattutto tramite un display e l'uso che ne fa.
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Il display come vetrina
L’era postmoderna con le sue caratteristiche di globalizzazione, iper-consumismo e pervasività della tecnologia ha portato a compimento quella che Vanni Codeluppi, nel suo bel libro La Vetrinizzazione Sociale, ha descritto come processo di spettacolarizzazione degli individui e della società. La vetrina raccontata da Codeluppi è un fenomeno recente legato all’emergere della società dei consumi e che ha seguito e condizionato di pari passo i cambiamenti culturali, sociali e comportamentali degli ultimi secoli.
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Il dispositivo tecnologico si è rimpicciolito, evita di diventare obeso
Negli Stati Uniti, il paese che consuma di più al mondo, un terzo dei bambini e degli adolescenti soffre di obesità, per alcuni anche a causa dell'elevato numero di ore (in media sette) passate davanti al display di uno schermo. Molti sono i tentativi di usare la tecnologia e le sue applicazioni per curare l'obesità dei ragazzi ma la dipendenza dal mezzo tecnologico e dal display rischia di trasportare l'obesità anche nella loro esistenza da adulti.
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Invece di ricaricare lo smartphone, ricarica te stesso
La ricarica dello smartphone, soprattutto ora che è diventata wireless, non è più un problema, lo è invece riuscire a rinunciare a un dispositivo che ha colonizzato la vita reale e quella virtuale in modo pervasivo, incatenando la mente, occupando il tempo e imprigionando l'attenzione di chi lo usa.
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