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Facebook è come il fuoco
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Leggere l'ultimo libro di Howard Rheingold è una esperienza utile a tutti coloro che sono interessati a conoscere la nuova cultura digitale e a coloro che sempicemente la vivono senza interrogativi e analisi dei propri livelli di coscienza. Il libro, in alcune parti ridondante, ripetitivo e scontato, è ricco di spunti su tutti gli aspetti delle tecnologie che hanno invaso la nostra vita e sulle problematiche private e pubbliche ad esse associate.
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Tabulario
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Forme di sorveglianza di cui non si parla mai
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Il GDPR da poco entrato in vigore ha alimentato la narrazione mediatica sulla privacy e la protezione dei dati sensibili dei cittadini europei. Nessuna o quasi narrazione racconta invece altri diritti calpestati, quelli di altri cittadini, abitanti di paesi totalitari che stanno facendo uso della tecnologia, prodotta quasi esclusivamente nei paesi occidentali e democratici, per sorvegliare, spiare, controllare e reprimere.
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MISCELLANEA
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Generazione Y, social media e APP. Cosa fare per una promozione di successo!
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Hai avuto un’ottima idea, ci hai costruito sopra una fantastica APPlicazione iOS, Android, o Windows 8. e ora? Puoi sfruttare la passione per i social media della generazione Y o Millennial. Ma per farlo devi sapere qualcosa….
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Tabulario
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Il giornalismo è caduto nella Rete.
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Durante la Guerra in Vietnam i giornalisti rischiarono la vita per mostrare gli orrori della guerra; oggi vengono embedded per spettacolarizzare ogni dramma. Ed è sull’onda di questa spettacolarizzazione, dei morti come dei corrotti, dei politici, dei politicanti e dei politicotteri, che è nata l’antipolitica.
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FilosoFare
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Italia(ni) viv(a)i raccontandosi storie!
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Il buon senso vorrebbe che tutti si dotassero di strumenti critici utili per ascoltare e vedere meglio la realtà delle cose, la loro complessità e interdipendenza, e anche per pensare fuori dai binari del pensiero corrente. La pratica più diffusa è al contrario fondata sulla passiva accettazione del senso comune, una tendenza alimentata dalla paura di essere esclusi, dalla difficoltà effettiva a stare fuori dal coro o di esserne espulsi.
Per sentirsi vivi non rimane che raccontarsi storie, felicitarie, consolatorie, furbesche, illusorie, indulgenti verso sé stessi, costruite ad arte per essere accettati e sempre all’interno della narrazione emergente. Ne deriva una schizofrenia crescente, una solitudine diffusa, una infelicità reale e una rabbia crescente. Tante emozioni in ebollizione alla ricerca costante di vie d’uscita per eruzioni liberatorie e libertarie prossime venture.
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Tabulario
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La lingua italiana al tempo dei social media
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Segnaliamo un articolo di Remo Bassetti dal suo Wrog dal titolo Scriparlare, dove va la lingua italiana con gli strumenti digitali? Una riflessione sociolinguistica (e social-linguistica).
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Tecnobibliografia
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Marketing digitale e comunicati stampa
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Il marketing è diventato digitale e mobile ma continua a vivere di comunicati stampa, newsletter ed eventi tradizionali. I social, se usati con intelligenza, sono strumenti potenti per l'immagine, per la visibilità del brand, per lo storytelling e per la fidelizzazione ma usarli richiede tempo, attenzione e un po' di acume. Allora meglio un comunicato stampa, anche se nessuno o quasi lo leggerà.
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Tabulario
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News(paper) Revolution
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Segnaliamo il libro, di recente pubblicazione, "News(paper) revolution. L’informazione online al tempo dei social network ". Scritto da Umberto Lisiero ed edito da Fausto Lupetti Editore, il libro offre una interessante ricostruzione del giornalismo onine, una riflessione sulla nuova professione del giornalista online, un elenco di struemnti disponibili, e soprattutto molte riflessioni sul ruolo che il giornalista può giocare negli scenari che si sono venuti a determinare.
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Tecnobibliografia
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Pratiche di social networking e loro implicazioni
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I dispositivi mobili e le loro applicazioni, i social media e le applicazioni di social networking hanno prodotto profonde trasformazioni nelle modalità di fruizione del tempo libero, nelle dinamiche relazionali di coppia e familiari, nella cultura aziendale e nei rapporti lavorativi. Sono trasformazioni che incidono sulle persone in modo diverso ma con le medesime implicazioni psicologiche.
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Prima di pensare alla SEO bisogna pensare al proprio business.
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Internet ci ha regalato la libertà, forse anche l’illusione di averla. Online a farla da padrone sono gli algoritmi, di Google Search e non solo. Sono loro a determinare quale contenuto sia più attraente, adeguato, interessante e quale sia il migliore per rispondere alle esigenze del navigante online. Per renderli felici sono proliferate negli anni numerose pratiche SEO (Search Engine Optimization) che coinvolgono migliaia di persone e società. Numerosi sono anche coloro che ritengono inutile la SEO o vi si oppongono credendo di essere dotati di conoscenze e pratiche migliori.
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