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Rischiamo di infilarci in una giostra...(dialogo con Mauro Lupi)
Ritengo necessario confrontarci in primis con la nostra intelligenza per gestire correttamente il mondo digitale che ci circonda. È noto che la nostra psiche ha ancora moltissimi lati oscuri anche ai maggiori scienziati del settore, quindi non prossimo pensare di dominarla in toto. Tuttavia, in un mondo che ci sbatte difronte quotidianamente un nuovo strumento, che sia un’opportunità un rischio, dobbiamo coltivare una capacità da autodidatti di infilare (o meno) questo strumento nella nostra vita, nel nostro lavoro, nel nostro tempo. Capendone inoltre limiti e modalità di impiego. Sapendo che non riusciremo mai a dominarne tutte le funzionalità perché quando stiamo quasi per riuscirci è già tempo della nuova versione.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Serve una riflessione critica capace di portare a una coscienza diversa sul ruolo della tecnologia
I nostri sé sono networked: c’è un nucleo stabile, ma differenti aspetti di quel sé vengono enfatizzati in situazioni sociali differenti» (p. 391, edizione Guerini Scientifica). Il problema però è che quegli aspetti iniziano a diventare “personaggi” diversi, assistiamo a una sorta di dissociazione di identità. Un mondo networked può offrire alle persone la possibilità di vivere bene, se però sanno come farlo. Una forte consapevolezza di sé e dei propri valori, un atteggiamento critico e una presa di distanza scettica risultano sempre necessari per evitare di soccombere. Ma questo atteggiamento non è qualcosa di naturale, è qualcosa che va sviluppato e allenato costantemente.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Siamo ormai sottomessi alle categorie dell’ovvio e del necessario (Claudia Faita)
Il futuro dipende da noi, dagli obiettivi che ci poniamo nel costruire tecnologie e porle al servizio dell’uomo. Purtroppo ci stiamo rivelando dei “cattivi filosofi” poiché stiamo edificando un avvenire “a misura di macchina” anziché utilizzare le macchine per un domani “a misura di uomo”. Sono tuttavia convinta che siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Anche se è difficile immaginarlo, un mondo migliore per l’uomo potrebbe essere davvero a portata di mano.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Siamo ormai sottomessi alle categorie dell’ovvio e del necessario (Claudia Faita)
Il futuro dipende da noi, dagli obiettivi che ci poniamo nel costruire tecnologie e porle al servizio dell’uomo. Purtroppo ci stiamo rivelando dei “cattivi filosofi” poiché stiamo edificando un avvenire “a misura di macchina” anziché utilizzare le macchine per un domani “a misura di uomo”. Sono tuttavia convinta che siamo ancora in tempo per invertire la rotta. Anche se è difficile immaginarlo, un mondo migliore per l’uomo potrebbe essere davvero a portata di mano.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Superficiale pensare che umani e intelligenza artificiale siano due fazioni contendenti (Luca Sambucci)
Le macchine sono un mezzo, come il bastone, la pietra o il jet supersonico, per consentirci di raggiungere i nostri obiettivi. Così come un direttore d’orchestra non è irrilevante solo perché i musicisti suonano il loro rispettivo strumento meglio di quanto lui mai saprebbe fare, anche la specie umana non perderà il suo ruolo fintanto che sarà in grado di dirigere gli strumenti che ha creato. Gli esseri umani devono prepararsi a un futuro da direttori d’orchestra, senza però perdere quell’insieme di conoscenze e competenze che ci potranno consentire di rimediare velocemente qualora uno degli strumenti iniziasse a essere stonato.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
Tecnologia: urgente una riflessione critica e etica
Ritengo che la tecnologia abbia un altissimo potenziale di sviluppo e che esso sia legato in buona parte alla creazione di una co-operazione tra uomo e macchina. Per esempio, possiamo immaginare che da qui ai prossimi 20 anni la robotica diventi una tecnologia sempre più utilizzata non solo in ambito industriale ma anche in ambiente domestico. È una tendenza che sembra essere plausibile alla luce dei dati degli ultimi anni che hanno visto il progressivo affermarsi sul mercato di semplici ma funzionali robot, come i robot aspirapolvere.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
The Posthuman Manifesto
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - Per l'autore di questo manifesto post-umanista «oggi gli uomini non sono più la cosa di maggior importanza nell’universo. Questo è qualcosa che gli umanisti devono ancora accettare […]. I corpi umani non hanno confini». Utilizzato per la prima volta nel 1992 il termine postumano è stato usato per mettere a fuoco l’affermarsi di alcune tendenze generali nella costruzione di nuove coordinate di definizione della soggettività, che partendo dall’arte potevano poi avere diramazioni significative nella società e nella cultura in senso ampio. Postumano, da semplice neologismo, usato prevalentemente in ambito artistico, è diventato un termine‐chiave per comprendere alcuni degli snodi principali del mondo tecnologico e digitale attuale. L’idea di fondo degli autori che si richiamano a questo termine è che l’uomo, sotto molteplici riguardi, avrebbe esaurito la sua parabola e che, pertanto, dovremmo prepararci alla strutturazione di una idea di uomo e umanità non più legate alle dicotomie del pensiero tradizionale.
Si trova in Tecnobibliografia / Intelligenza Artificiale
Umano e tecnologico: un tandem necessario (dialogo con Raffaella Iarrapino)
La nostra esistenza è piena di intromissioni e senza dubbio, il nostro modo di vivere è molto cambiato, ma le passioni e i sentimenti, restano intatti, siamo forse più pigri e più deboli di una volta perché siamo abituati a farci sostituire dalla macchina nei lavori pesanti, ma il nostro animo è sempre grande, il nostro sentire, innamorarsi, ridere e piangere, è sempre più umano, il nostro pensiero fervido.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis
We will not be able to set efficient rules framing development and use of AI ( Dr Emmanuel R. Goffi)
Unfortunately, so far, ethical reflections come under what I call COSM-ETICS, namely calibrated narratives aiming at reassuring potential consumers through a specific set of words related to ethics. In other words, current reflections on ethics are not based on ethics per se, but on marketing communication. The vocabulary refers to ethics, but the analysis is all about building trust in order to sell AI-fitted products.
Si trova in Blog / Homo sapiens e Homo digitalis