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Homo pluralis di De Biase Luca
Un testo rivolto a chi non ha rinunciato all'apertura mentale e alla capacità di ampliare il proprio sguardo oltre l'orizzonte conformistico dei media moderni. Un invito a essere umani nell'era tecnologica in modo attivo, continuando a porsi quelle domande che le macchine non sono capaci di porsi, a mettere in discussione il sistema dell'informazione nel quale si è immersi, a elaborare pensiero critico coltivando una sana autonomia di giudizio sui sistemi di personalizzazione, trasparenza e filtraggio di Google e Facebook ma anche su se stessi e sul modo con cui si interagisce con la tecnologia.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
How To Fix The Future
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Un testo esemplare per la comprensione dell'era digitale che stiamo vivendo. Un racconto che percorre le molte rivoluzioni tecnologiche che hanno dato forma a un mondo mai visto in nessuna delle epoche precedenti. Un racconto che evidenzia il ruolo che in questo cambiamento hanno avuto smartphone, social media, Internet e altre tecnologie digitali ma che al tempo stesso ricorda come e quanto rivoluzioni precedenti abbiano a loro volta cambiato il mondo. Ciò che conta è la capcità di porre le nuove rivoluzioni al servizio dell'umanità evitando che succeda il contrario.
Si trova in Tecnobibliografia / In lingua inglese
I nuovi poteri forti
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Il libro è uscito in libreria alla vigilia di una nuova discussione Europea sul copyright. E' considerato il libro dell'anno per l'attacco portato ai signori della Silicon Valley e alle loro aspirazioni di potere. Il libro mette in luce il percorso che ha garantito ai colossi della Silicon Valley posizioni monopolistiche, mettendo a dura prova il sistema dell'informazione, ma anche le stesse istituzioni civili e democratiche. Foer che sarà al Festivaletteratura di Mantova l'8 settembre, ci mostra come Google, Apple, Facebook e Amazon pensino per noi, come la rivoluzione nella gestione della conoscenza e dell'informazione, strettamente connessa alla crescita dei monopoli tecnologici abbia avuto effetti enormi sulla società.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnocritica
Il bluff tecnologico di Ellul Jacques
Il libro Il bluff tecnologico, che fa parte di una trilogia composta da La Technique ou l'enjeu du siécle - Le Système technicien - Le Bluff technologique, non ha una edizione italiana. Jacques Ellul è quasi sconosciuto in Italia ma meriterebbe di essere recuperato e tradotto. Non per la sua visione tecnofoba ma per una riflessione ritica bisognosa come non mai di pensoero anarchico e libero come quello di Ellul.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Il cervello aumentato, l'uomo diminuito di Benasayag Miguel
Il testo di Miguel Benasayag è particolarmente utile in un contesto nel quale tutti sembrano avere accettato la visione futura, tutta tecnologica, di un potenziamento umano determinato da macchine pensanti. Una visione che il filosofo smonta con dati scientifici usati per sottolineare la specificità dell'essere umano e i danni che potrebbero nascere da forzature applicative che non tengano conto della sua umanità e dei rischi che sempre nascono dalla sua disumanizzazione. È un libro rivolto a tutti e da tutti comprensibile, anche da un pubblico di non specialisti che però hanno interesse a coltivare la conoscenza, il pensiero critico e la consapevolezza.
Si trova in Tecnobibliografia / Recensioni (120+)
Il chiaroscuro della rete
BIBLIOGRAFIA TECNOLOGICA - Un libro che propone due testi (un intervento filosofico tenuto durante un evento e una intervista del 2013) dell'autore che hanno come tema centrale il rapporto tra le tecnologie digitali e il processo di civilizzazione umana. Una attenzione particolare è posta alle opportunità e ai rischi, alle luci e alle ombre che il Web presenta e manifesta quotidianamente.
Si trova in Tecnobibliografia / Tecnologia e applicazioni
Il crepuscolo delle macchine di John Zerzan
Cominciamo con ogni probabilità ad assistere al crepuscolo effettivo del paradigma tecno-industriale, o almeno ai suoi primi segnali. Le promesse dell’illuminismo non sono state mantenute; la modernità non solo non funziona, è un disastro in continua crescita e ora chiaramente visibile. La spoliazione della vita quotidiana va di pari passo con quella dell’ambiente fisico e la crisi si acuisce. L’ultima ideologia sembra essere quella della tecnologia stessa. Ma la tecnologia sta peggiorando le cose, dalle malattie resistenti agli antibiotici alla crescente vacuità e freddezza della tecno-cultura. Siamo tutti condizionati e addomesticati da una tecnologia che continua ad avanzare. E lungo la strada spunta la verità più segreta: un’esistenza completamente mediata, protesica, non è vivere per davvero.Ci dev’essere un’alternativa e siamo al punto in cui non è più possibile evitare questa discussione.La situazione drammatica in cui versiamo ci indirizza verso una soluzione: l’abbandono volontario della modalità di vita industriale che non è una rinuncia, bensì una regressione salutare.Il rifiuto di una rottura totale corona e solidifica un pessimismo che spinge al suicidio. I nostri primi passi verso la liberazione possono essere guidati solo da visioni che non siano definite dalla realtà attuale. Non possiamo permetterci di continuare ad agire alle condizioni dettate dal nemico.
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Il crepuscolo delle macchine (Zerzan John)
Il testo rispecchia il pensiero anarchico e primitivista dell'autore, da sempre critico di una civiltà votata al disastro ambientale e alla crescente alienazione dei suoi abitanti, quest'ultima determinata da ansia e depressione crescenti e da elevato stress. Una riflessione di stampo deterministico e fortemente pessimista, finalizzata a illustrare l'ideologia della tecnologia e l'addomesticamento crescente degli esseri umani alla voglia di potenza della tecnologia. Una riflessione svolta per sostenere che una vita di questo tipo, completamente mediata e protesica forse non abbia alcun senso. Il pessimismo è grande ma usato per lanciare un ultimo appello alla ricerca di alternative, rese oggi necessarie e possibili dal fatto che a richiederle sia la stessa realtà.
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Il delitto perfetto di Baudrillard Jean
Per essere un testo del 1995 racconta una delle storie più interessanti sulla sparizione della realtà e su chi l'ha uccisa. Il reale come corpo della vittima non è stato trovato e manca il movente. Il delitto descritto è tutto tranne che perfetto ma la perfezione con cui viene praticato è criminale. Il problema da risolvere sta nella identità dell'assassino e nel suo essere la fusione di assassino e vittima insieme. Per capire i mondi simulati e dell'apparire odierni, celati dietro lo schermo di un dispositivo mobile, capire quale sia il delitto perfetto raccontato da Baudrillard potrebbe rivelarsi essenziale.
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Il filtro di Eli Pariser
Un libro per chi è già convinto che Google non è uguale per tutti e per quanti ancora si illudono di raggiungere con il suo motore di ricerca il mondo intero della Rete. Un libro utile anche per coloro che ad ogni domanda cercano una risposta con Google invece che con altri mezzi o con una semplice conversazione. Un libro che si addentra nel concetto della personalizzazione dei risultati di una ricerca e che spiega la bravura di Google nel costruire risposte in base al profilo che si è fatto di ogni utilizzatore del suo motore di ricerca. Le conclusioni e le ricette dell'autore non sono tutte condisibili e/o convincenti ma più di esse conta il tentativo di analisi e il messaggio rivolto a rinvigorire le conversazioni umane al posto di quelle digitali e online. Un modo per evitare o ridurre il ruolo dei numerosi intermediari tecnologici che tutto sono tranne che neutrali.
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