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La tecnologia affascina. Più affascinante è la questione del nostro destino (Marco Salucci)
L’abuso di qualunque tecnologia diventa dannoso. Chiaramente un incidente d’auto a 100 km/h avrà conseguenze più gravi che a 30 km/h. L’introduzione di ogni nuova tecnologia ha sempre suscitato profezie di sventure, da parte di alcuni: anni fa si discuteva della questione della dipendenza dalla televisione, oggi di quella da cellulare. Intendo dire: discussioni simili esistevano già prima della diffusione dei dispositivi informatici. Immaginiamo un musicofilo che stia sempre chiuso nel suo studio ad ascoltare melodrammi: lo stimolo culturale a cui si espone sarà certamente migliore di quello accessibile compulsando ossessivamente un telefono cellulare ma i suoi rapporti umani e il rapporto con la realtà saranno comunque patologici. Alla fine abbiamo due problemi non uno: quello delle relazioni umane surrogate e quello dei contenuti. E il problema del mezzo viene dopo questi.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
Stai perdendo la memoria? Ti serve un motore di ricerca cognitivo!
Giovani o vecchi, quando si percepisce di cominciare a perdere la memoria la sorpresa è grande e la preoccupazione ancora di più. Dimenticare o non ricordare tutto fa bene alla memoria e all’esistenza ma dimenticare il nome del gatto o dove si sono nascosti gli ori di casa durante una vacanza, può diventare una tragedia. In rete il problema non esiste. La memoria delle cose è lì, distribuita ma raggiungibile attraverso motori di rierca. E se ce ne fosse uno anche per navigare nella nostra memoria?
Si trova in Blog / Tabulario
Lavoro precario oggi, lavoro ceduto ai robot umanoidi domani!
Quanti anni ci separano da un mondo del lavoro dominato da robot e machine in grado di prendere i nostri posti di lavoro? Pochi, secondo Ray Kurzweil ed altri scienziati tecnofili che vedono la possibilità come molto vicina (2029). Ciò nonostante le molte limitazioni dei robot attuali.
Si trova in MISCELLANEA
Il bluff tecnologico di Jacques Ellul
Una breve recensione delle opere di Jacques Ellul, che con la sua visione del mondo alimentata da anarchismo e cristianesimo, ambientalismo e politiche ecologiche è stato uno dei principali precursori della teoria della decrescita. E' stato maestro di Ivan Iliich e José Bové. Tutta la sua opera è stata incentrata sulla denuncia degli eccessi della società tecnologica moderna attraverso una critica serrata e violenta contro il progresso tecnico.
Si trova in Blog / Tabulario
Ipoteche sul futuro
Stiamo scivolando in un futuro aperto a scenari apocalittici. C’è già chi scommette, se non arriverà prima l’apocalisse, che entro il 2050 dovremo comunque farci da parte. “Qualsiasi cosa ci renda umani, come il genoma o le funzioni cognitive, verrà mappata e resa virtuale dai computer [...] I nostri meccanismi non biologici avranno la meglio, mentre quelli biologici verranno meno. La coscienza, in quanto tale, sarà il risultato di una precisa combinazione di microchip e nanobot”.
Si trova in Blog / Falsos amigos
La vita è diventata mobile, il futuro liquido! Entrambi sono ibridati dalla tecnologia.
Due libri pubblicati nel 2013 possono servire a comprendere meglio i tempi rivoluzionari di cambiamento che stiamo vivendo. Tempi caratterizzati dalla globalizzazione e dalla elevata mobilità di cose, merci e persone, da scenari futuri sempre meno prevedibili e liquidi nella loro indeterminatezza e dal potere della tecnologia che sta ridisegnando le nostre vite individuali così come quelle di aziende, nazioni e interi continenti.
Si trova in Blog / Tabulario