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Facebook: l’inchiesta finale
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Due giornaliste americane hanno raccolto mille ore di interviste coinvolgendo 400 persone tra dipendenti ed ex-dipendenti della piattaforma social che, più delle altre, ha condizionato e sta condizionando le vite delle persone, la società e la politica di tutto il mondo. Ciò che emerge dal libro è quella da esse definita come la brutta verità di un'azienda che non cambierà. La trasformazione, tanto raccontata anche dal fondatore Mark Zuckerberg e tanto richiesta a gran voce da altri, non arriverà. Potrebbe arrivare solo dall'interno ma come fare a rinunciare a un algoritmo che si sta dimostrando perfetto nel generare, business, fatturato e profitti?
Si trova in Tecnobibliografia
Limitare il tempo di esposizione a un dispositivo tecnologico
L'uso di dispositivi tecnologici permette molte esperienze, e certamente anche l'assunzione di utili “vitamine”, ma non è un pasto completo. Sollecita alcuni processi del Sé, ma ne bypassa altri, in particolare quelli di tipo senso-motorio, a scapito del nutrimento delle capacità relazionali.
Si trova in MISCELLANEA
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In metro, verso RHO Fiera e il Salone del Mobile di Milano, deludente, nonostante le cucine di Boeri e gli alberi in vaso (ecologici) rivestiti all'esterno per non mostrare il vaso da pannelli di legno che avranno portato alla morte numerose piante (antiecologico e tipico dello storytelling manipolatorio attuale).
Si trova in Blog / Tabulario
Non lasciare solo il bambino con videogiochi o altri strumenti tecnologici
La tecnologia ha cambiato comportamenti, abitudini, stili di vita e modi di pensare. Sta modificando il modo di relazionarsi agli altri e a sé stessi, la nostra identità, il modo con cui classifichiamo noi stessi e le realtà di cui facciamo esperienza. L'identità del proprio Sé non è un regalo del nostro codice genetico e neppure una destinazione finale. È un viaggio continuo, fatto di impegno e duro lavoro individuale. È un processo che inizia dall'infanzia e dura nel tempo, impegnando funzioni cognitive, emotive, relazionali e processi biologici profondi. Dall’esito di questo viaggio discenderà la capacità del cucciolo umano di soddisfare poi nella vita, in modo indipendente, i propri bisogni di fondo, ovvero la sua salute e benessere. È un processo che vede coinvolti genitori e figli, giovani e adulti, maschi e femmine, che inizia con il differenziare sé stessi dagli altri ma anche con il rispecchiarsi dentro uno specchio. Oggi lo specchio è diventato un display. Il viaggio che porta alla costruzione del Sé avviene in costante compagnia di tecnologie hardware e software che disegnano, con i loro schermi, piattaforme e applicazioni, nuove mappe mentali e relazionali. Creano al tempo stesso nuovi bisogni, sollecitando interrogativi pressanti e suggerendo nuove riflessioni. Chiamati a una riflessione critica e consapevole sono soprattutto i genitori di bambini e bambine, Nativi Digitali, che stanno crescendo e sviluppando il loro Sé in stretta simbiosi con i dispositivi che i genitori hanno loro regalato. Benché sempre connessi e impegnati a rappresentare il loro Sé sul display degli schermi dei loro dispositivi, i bambini digitali sono in realtà alla costante ricerca di rapporti solidi e duraturi con i loro genitori. Per comprendere cosa i bambini Tecnorapidi vogliono veramente bisogna che i genitori diventino Tecnovigili. Un modo per farlo è saper identificare rischi e opportunità delle nuove tecnologie e adottare buone pratiche capaci di prevenire o eliminare i rischi e favorire le opportunità. Ai genitori Tecnovigili questo e-book propone alcune regole o buone pratiche da adottare per contribuire, insieme ai loro ragazzi Tecnorapidi, al loro sviluppo psicobiologico sano ed equilibrato. Alcune semplici regole per un prontuario di sopravvivenza attiva, utili per ridurre la fatica della genitorialità, per conoscere meglio gli effetti della tecnologia sui bambini, per costruire relazioni solide con i propri figli e per contribuire pro-attivamente allo sviluppo del loro Sé.
Si trova in MISCELLANEA
Indossiamo lenti tecnologiche che hanno già deformato la realtà, ma noi non lo vediamo
Pervasività e meccanicità sono i termini che meglio fotografano l’attuale era tecnologica, la tecnologia e quello che è il loro maggiore esponente presente nelle nostre vite, lo smartphone; sono un “prolungamento esistenziale” di umanità sospese ad una notifica, nuovi meccanicismi biologici ed emozionali sono legati a gesti spesso ripetitivi e privi di logica in cerca di un “qualcosa” che deve pervenirci, una notizia, una persona che ci cerca e deve comunicarci qualcosa. In un secondo, in un flash.
Si trova in Blog / Filosofia e tecnologia
La lampadina non è stata creata innovando la candela.
Innovare è importante ma “saper innovare” richiede talento, intuito, visione e un contesto socio-economico che permetta il fiorire del processo creativo senza il timore di fallire o di essere stigmatizzati. Il vero innovatore è come un artista: è in grado di vedere l’opera d’arte imprigionata nel marmo dei nostri pregiudizi. Questa metafora racchiude, secondo me, alcuni elementi imprescindibili senza i quali non sarebbe possibile nessun processo creativo. Il processo di innovazione in Italia è un tema complesso.
Si trova in Blog / Innovazione e tecnologia
Fumetti e tecnologia
Le innovazioni tecnologiche portate dal digitale e da internet stanno sconfinando in tutti i settori, compreso quello del fumetto. Case editrici, distributori, fumetterie e collezionisti, chi più chi meno, sono coinvolti in questo grande cambiamento chiamato: Digital Transformation.
Si trova in Tecnobibliografia
𝕋𝔼ℂ𝕆ℕ𝕆𝕃𝕆𝔾𝕀𝔸: 𝕄𝔸 𝔻𝕀 ℂ𝕆𝕊𝔸 ℙ𝔸ℝ𝕃𝕀𝔸𝕄𝕆?
Una riflessione/provocazione pubblicata sulla piattaforma di professional networking di LInkedin. Una provocazione rivolta in particolare a filosofi, consulenti filosofici e psicologi impegnati, nelle loro attività professionali, con aziende che stanno vivendo e/o implementando la trasformazione digitale.
Si trova in Blog / Tabulario
ZERO, UNO - Donne digitali e tecnocultura
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Uno scritto di Zadie Plant con saggi di Simon Reynolds e IPPOLITA. Venti anni fa la filosofa della CCRU Cyberpunk della Warwick University, la stessa nella quale lavorò Mark Fisher, con i suoi scritti anticipatori criticava il machismo dell'intelligenza artificiale. Il libro a distanza di molti anni le dà ragione. Un libro ma in realtà un manifesto profetico su cui tutti dovrebbero oggi riflettere
Si trova in Tecnobibliografia
La singolarità del vivente
BIBLIOTECA TECNOLOGICA - La rivoluzione tecnologica è ormai avvenuta. Non può più essere fermata. Dobbiamo fare i conti con questa realtà e attrezzarci per difendere la singolarità del vivente contro la singolarità della macchina.
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