
Le possibili applicazioni toccano i settori più diversi, dal fashion all’edutainment. Ma anche il mondo dell’arte si sta accorgendo delle sue enormi potenzialità. L’unica frontiera, dunque, è la fantasia di chi la utilizza.
Un tesi che è stata adottata da un gruppo di artisti internazionali, in Italia per l’ultima Biennale di Venezia. Il collettivo, unito sotto il nome di Manifest.Ar, si propone di trasformare lo spazio pubblico e istituzionale attraverso l’installazione di opere virtuali che ne modificano il significato. Insomma un percorso ARtistico, in cui l’Augmented reality diventa il centro propulsore di una nuova dimensione creativa.
OnScreen Communication, ha avviato con il gruppo un dialogo, lavorando sulle nuove opportunità offerte dalla realtà aumentata, consentendo a Rfid Italia di entrare in contatto con John Craig Freeman, uno dei fondatori, che spiega da dove nasce quest’esperienza e il legame particolare che la tecnologia può sviluppare con l’arte.
Un articolo tratto da The Biz Loft portale di riferimento per aziende e professionisti di una moltitudine di settori professionali. Può contare su un potente sistema di disseminazione che comprende il servizio Google News, una rete di account su Twitter, di pagine su Facebook, di profili su Linkedin.