
I dati sono stati prodotti e distribuiti da Flurry, una società di analisi focalizzata sul mondo del Mobile, e sottolineano come già oggi la domanda sia maggiormente rivolta ad applicazioni mobili native e ad application store potenti, robusti e ricchi di applicazioni. La ricerca ha evidenziato come già oggi il tempo dedicato dagli utenti ad applicazioni native è di 81 minuti al giorno, mentre quello speso con applicazioni Web di 74 minuti. Un dato capovolto rispetto ad un anno fa. Fenomeni di tendenza come questo richiedono solitamente del tempo per affermarsi. Quello che si evidenzia è che la speranza dei sostenitori dell'HTML5 di unificare il mondo dei dispositivi mobili è probabilmente destinata a non essere soddisfatta rapidamente.
L'indagine ha coinvolto utenti di piattaforme iOS, Android, BlackBerry, Windows Phone e J2ME. Su tutte il tempo maggiore degli utenti è ancora dedicato al gioco (47%) e al social networking (32%).
Più che una risposta alla diatriba APP/Web App, quello che emerge dall'indagine di Flurry è che gli utenti non sposano soltanto una piattaforma o un dispositivo mobile ma vogliono stare all'interno di un ecosistema nel quale risulti semplice e rapido poter accedere ad applicazioni di terze parti. Apple ha pavimentato la strada con l'Apple Store modificando e formando nuovi gusti e comportamenti che incidono nelle scelte di acquisto dei consumatori e delle aziende. I risultati dell'indagine non suggeriscono il prevalere di una tendenza ma l'affernarsi di un modello e in esso il prevalere di alcuni ecosistemi quali ad esempio iOS e Android. L'approccio Web che garantisce una minore frammentazione nella distribuzione e accesso alle applicazioni potrebbe valere meno se a prevalere sono sistemi e mondi chiusi come quelli sopra menzionati.
Nulla è però definitivo e non è detto che quella che sembra oggi la preferenza diffusa degli utenti si trasformi domani in nuovi bisogni da soddisfare con approcci più aperti, web-based e HTOML5.