
Usando una APP da scaricare sul dispositivo sarà possibile cedere la capacità di calcolo dello smartphone quando è a riposo perché in carica. L’pplicazione è stata sviluppata dalla università di Berkeley e permetterà di contribuire a vari progetti di ricerca, dalla medicina alla fisica e alla scoperta dello spazio.
Moto g a 100 milioni
La nuova APP si chiama BOINC (Berkeley Open Infrastructure for Network Computing), come il progetto della università creato per sostenere 50 progetti in tutto il mondo. BOINC è una soluzione software che permette di sfruttare la potenza di calcolo di computer individuali messi a disposizione dai loro proprietari per l’analisi di dati, la simulazione e altri calcoli che potrebbero richiedere supercomputer e costi proibitivi per molte realtà di ricerca nel mondo.
La nuova applicazione per pittaforme Android è disponibile da fine luglio 2013 ed è compatibile con la versione 2.3 e quelle successive. L’applicazione servirà a sostenere vari progetti come Einstein@Home, per la ricerca di di dati e segnali radio interstellari, FightAIDS@Home, impegnato nella ricerca di nuove cure per terapie anti AIDS, World Community Grid. Altri progetti supportati sono Asteroids@home, della Charles University di Prague; OProject@Home; e Yoyo@home.
Il progetto punta sul fatto che ci sono più di un miliardo di dispositivi Android in giro per il mondo e che la somma complessiva della loro capacità di calcolo è superiore a quella del più grande supercomputer convenzionale oggi esistente.
Lo sviluppo dell’APP è stato finanziato dal Max Planck Institute impegnato nel progetto Einstein@Home, da Google e da National Science Foundation, IBM ha contribuito alla creazione della interfaccia utente a alle fasi di testing della versione beta.
L’applicazione entrerà in funzione solo quando il dispositivo è in carica ed avrà superato il 95% di capacità. Comunicherà con l’applicazioni BOINC via internet su connessioni Wi-Fi.
Presto disponibile anche una versione dell'applicazione per piattaforme iOS.